La prova in anteprima dell’iPad dual core e dell’intera famiglia dei notebook Apple con architettura Intel Sandy Bridge.
Come da tradizione, il primo trimestre dell’anno è particolarmente  ricco di novità, non solo per Apple. Il 24 febbraio sono stati  annunciati i nuovi notebook MacBook Pro con tecnologia Intel Sandy  Bridge, un passo importante che ha visto un totale ricambio  dell’architettura interna. Meno di due settimane dopo, l’8 marzo, è  toccato al tablet, con l’annuncio della seconda generazione dell’iPad,  dotato per la prima volta di un processore dual core. Non sono stati  annunci particolarmente in anticipo sui concorrenti, anzi; Apple è stato  uno degli ultimi produttori a effettuare il passaggio a Sandy Bridge,  ma questo gli ha permesso di uscire sul mercato con la versione corretta  del chipset Intel, privo del bug sulle porte Serial Ata. Per un  approfondimento su Sandy Bridge rimandiamo ai numeri  239 e 240 di Pc  Professionale.
L’iPad 2 è arrivato ben oltre il Mobile World Congress di Barcellona,  importante evento dove sono state annunciate decine di tablet Pc e  durante il quale tutti i principali concorrenti di Apple hanno acquisto  notevole visibilità. In questo caso però Apple ha giovato dei ritardi di  Android 3.0, la nuova versione del sistema operativo di Google  destinata ai tablet Pc; fatto sta che al 25 marzo, data dell’effettiva  disponibilità a scaffale dell’iPad 2; molti modelli non erano ancora  disponibili e non lo sono stati neanche nel mese successivo. Mike  Abramsky di RBC Capital News stima che nel 2011 saranno venduti circa 31  milioni di iPad. Solo durante il primo week-end dal lancio, negli Stati  Uniti sono stati venduti 4-500 mila iPad 2, contro i 300 mila circa  della versione originaria, lanciata a gennaio 2010. Scopriamo dunque  come sono cambiati i prodotti di Apple, e iniziamo proprio dall’iPad 2  per proseguire quindi con i MacBook Pro da 13, 15 e da 17 pollici.
Apple iPad 2
Partiamo subito con un commento sui costi: l’iPad 2 viene venduto a  prezzi uguali o inferiori rispetto all’iPad nel momento del lancio sul  mercato. Per esempio, la versione base con 16 Gbyte e senza 3G veniva a  costare 499 Euro, contro i 479 Euro attuali. In generale tutti i modelli  base costano qualche decina di euro in meno, mentre i modelli Wi-Fi+3G  presentano un prezzo invariato. Per questi ultimi va poi considerato  l’acquisto di una Sim Card e del relativo piano tariffario, che può  avvenire direttamente in un Apple Store oppure presso un qualsiasi punto  vendita Tim, Vodafone o 3 Italia. Oltre che nel consueto nero, l’iPad 2  è disponibile anche nel colore bianco.
La confezione è quella classica, minimalista, né cambia il contenuto:  gli accessori forniti sono il caricabatteria, il cavo Usb  dati/ricarica, le istruzioni cartacee.
L’aspetto frontale dell’iPad 2 non è molto diverso dal suo  predecessore, ma basta prenderlo in mano per rendersi conto che lo  spessore e il profilo posteriore sono molto diversi. Il nuovo modello è  spesso 8,8 mm, contro i 13,4 del predecessore. La differenza si sente, e  conta anche il fatto che ora non c’è più un bordo intorno al perimetro:  la linea è molto più sfuggente.
Chi proviene dall’iPad originario potrebbe restare perplesso perché  ora sembra di avere meno “sostanza” tra le mani e l’impugnatura pare  meno salda. In realtà si tratta solo di un fattore psicologico: l’iPad 2  è diventato più maneggevole complice anche una riduzione del peso, che  passa da 730 a 613 gr (per i modelli Wi-Fi + 3G). La differenza si  sente, anche installando la nuova cover magnetica. In ogni caso non  rimane un tablet leggerissimo; nonostante la piccola riduzione di peso,  leggere un ebook può risultare alla lunga stancante per polsi e braccia.  Anche le dimensioni sono diminuite, ma in questo caso la differenza è  di pochi millimetri
fonte: Pc professionale
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