Tre responsabili dei sistemi informativi su quattro, in Italia, hanno già introdotto i pc a tavoletta nella propria organizzazione o hanno intenzione di farlo in futuro. Più precisamente il 47% dei Chief Information Officer ha già operativamente sposato il verbo dei tablet e il 27% ha confermato che lo farà prossimamente.
I due dati, emersi stamane in sede di presentazione dell'Osservatorio New Tablet & Business Application della School of Management del Politecnico di Milano, rendono bene l'idea di quanto siano già popolari iPad e simili agli occhi di chi, in azienda, tira le fila dell'adozione di nuove tecnologie. E che il fenomeno abbia preso una certa consistenza anche in termini di volumi lo dice il fatto che la domanda è più che triplicata nella prima metà di quest'anno rispetto al primo semestre 2010 e che entro la fine del 2011 il venduto complessivo possa arrivare a circa 1,5 milioni di dispositivi.
Il quadro di sintesi dell'indagine, che ha interessato 250 Cio delle principali imprese operanti in Italia (oltre 1.000 tra manager e professionisti potenziali utenti di tablet e applicazioni di business in mobilità), è nel dettaglio il seguente: le tavolette sono già utilizzate dal 55% degli Executive e dei C-Level (il 38% di queste due categorie di figure aziendali li adotteranno in futuro) e dal 17% del personale di vendita (la percentuale è destinata a salire al 74%).
Più scettiche, al momento, le imprese i cui addetti sono dediti alla manutenzione sul campo, solo il 10% di queste ha già fornito o fornirà (45%) i tablet alla propria forza lavoro e quelle attive nel campo dei trasporti, che hanno già investito su questi dispositivi solo nel 3% dei casi (il 24% lo farà invece in futuro). Un altro dato interessante fotografato dall'Osservatorio riguarda la presunta cannibalizzazione dei tablet a danno di altri device tecnologici attualmente utilizzati in azienda. Ebbene l'88% dei Cio è convinto che i tablet andranno ad affiancarsi agli smartphone riducendo però il ruolo di questi ultimi per l'accesso a specifiche applicazioni mobili (due manager su dieci ritengono che i New le tavolette ridurranno in modo significativo il ruolo dei telefonini intelligenti) mentre un'equivalente percentuale è dell'idea che iPad e compagnia, con riferimento ad alcune tipologie di addetti, prenderanno il posto dei classici notebook.
Significativo, in un'ottica di grande apertura alle diverse sfaccettature dell'offerta, è il fatto che meno di un quarto dei Cio campionati dall'Osservatorio abbia identificato un unico sistema operativo di riferimento per il futuro, per quanto Apple iOS e quindi l'iPad rappresenti oggi la scelta decisamente più diffusa. Per Google (con Android), Research in Motion (con il PlayBook basato su piattaforma Qnx) e Microsoft (con Windows 8) sembrano quindi esserci buone prospettive per giocare un ruolo importante nei tablet anche in orbita business.
Lo studio ha infine fotografato la posizione dei Cio italiani circa il ruolo di potenziali application store implementati e gestiti direttamente dall'azienda.
Lo studio ha infine fotografato la posizione dei Cio italiani circa il ruolo di potenziali application store implementati e gestiti direttamente dall'azienda.
Tre quarti del campione si è espresso in tal senso favorevole alla possibilità di trasporre il concetto di negozio virtuale "consumer" anche all'ambiente aziendale sottolineando però, nel 60% dei casi, la necessità di considerare alcuni importanti elementi di attenzione. Al momento chi si è avventurato su questa strada è una minoranza – solo il 7% di coloro che si sono detti a favore dell'introduzione di un Enterprise Application Store lo ha già implementato e un ulteriore 6% lo implementerà a breve – mentre il 43% è al momento sicuro che non lo introdurrà affatto.
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