domenica 20 novembre 2011

Italiani "smanettoni" su Twitter Ecco chi sono i più influenti

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Si può dire così (versione ufficiale dell'istituto di ricerca GlobalWebIndex): a confronto con Francia, Regno Unito, Germania e Spagna, l'Italia sul web preferisce i siti di micro-blogging (l'11 % della popolazione usa servizi di questo tipo). Oppure si può dire così (versione social-friendly): gli italiani sono dei veri e propri smanettoni di Twitter e Facebook. 

A dire la verità, la ricerca, oltre a questo dato, e in maniera speculare rispetto a questa conclusione, mostra che in realtà, a parte i post di Fb e i cinguettii, non è che gli italiani conoscano molti altri social network. Le altre piattaforme sono pressoché ignorate. Quello che mettono in evidenza i dati è anche che agli abitanti della penisola piace parecchio chattare, tendenza cresciuta di otto punti percentuali rispetto al 2009. 

Un capitolo immenso si aprirebbe poi se si volesse guardare a come gli iscritti usano i social network. Spesso si crea l'account, ma si abbandona poco dopo. Molti lo usano come vetrina per i propri prodotti (e questo vale anche per artisti e intelletuali), molti altri si perdono dietro agli hashtag (parole chiave) del giorno. La rivista Wired ha provato a stilare una classifica delle personalità di spicco da seguire su Twitter. Ci sono giornalisti, blogger, cantanti, esperti di media che cinguettano sì, ma senza trasformare i loro tweet in rumore 2.0. Tra loro Jovanotti, Luca Conti (Pandemia), Riotta, Andrea Sarubbi (Pd).
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