domenica 29 gennaio 2012

Lo strapotere di Apple nel mercato dei tablet? Ha i giorni contati



A voler proprio spaccare il capello in quattro, si potrebbero trovare due piccole crepe nei fantasmagorici risultati del primo quarto 2012 che Apple ha pubblicato martedì. Il primo riguarda la flessione delle vendite dell’iPod (-21% nell’ultimo trimestre), ma questa non è una novità. Cannibalizzato dall’iPhone e dall’iPad, il povero lettore di Apple sarà sempre di più un oggetto per i cultori del genere. Il secondo riguarda l’iPad.
Intendiamoci. Le cifre che girano intorno al tablet di Apple sono tutt’altro che deludenti: 15, 4 milioni di pezzi venduti in tre mesi (per un totale di quasi 40 milioni in un anno) sono roba da far tremare le gambe, tanto più se si considera che allo stato attuale ogni 100 tablet venduti più della metà (56 per l’esattezza) ha una mela stampigliata sul retro. Ma non è questo il punto.
Il problema, se di problema si può parlare, nasce nel momento in cui si guarda il mercato da più lontano, ovvero nella sua interezza. Lo ha fatto in estrema sintesi Strategy Analist, una società di ricerche di mercato che ha incrociato i dati di tutti i principali attori del mondo dei tablet. Mettendo in luce un dato su tutti: nel 2011 Apple ha perso più di 10 puntipercentuali in termini di market share, una quota finita in buona parte fra le fauci di Android, che nello stesso periodo è passato dal 29 al 39,1%.
(Credits: Strategy Analyst)
(Credits: Strategy Analyst)
Si dirà che lo scorso anno di questi tempi i tablet Android erano poco più che dei neonati e che tutto sommato era lecito attendersi una crescita di questa entità. D’accordo. Ma se questo invece fosse solo l’inizio di una cavalcata inarrestabile? Android è tradizionalmente una macchina lenta, che ha bisogno di un po’ di tempo per mettersi in carreggiata. Ricordate l’esordio dei primi smartphone dell’alieno verde? Non fu certo col botto, poi sappiamo bene com’è andata a finire.
Di sicuro il 2012 sarà l’anno della verità, per almeno tre buone ragioni.
Primo: il mercato sta diventando maturo (a proposito, vi abbiamo detto che anche Microsoft si sta gettando nella mischia?)
Secondo: Android ha sviluppato un sistema operativo (Ice Ceam Sandwich) che finalmente buca il video anche sul grande schermo (date un’occhiata al nuovo Asus EEE Transformer Prime per farvi un’idea)
Terzo: il tablet potrebbe presto diventare un prodotto davvero alla portata di tutti. E l’uscita del Kindle Fire – il tablet da 200 dollari diAmazon (anche questo un prodotto Android) – potrebbe cambiare radicalmente lo scenario di mercato.
Certo, Apple non resterà con le mani in mano. L’iPad 3 – di cui si dice un gran bene – potrebbe ristabilire le distanze. E poi, come dice lo stessoTim Cook, l’iPad è un oggetto di un certo livello che non vuole mica mischiarsi con i tablet del popolino…
Ecco come si presenta il primo tablet del colosso americano del commercio elettronico
Amazon Kindle Fire
Ma è chiaro che nell’uno-contro-tutti Apple non può continuare a mantenere questo passo. Il che non significa che diventerà una società più povera, tutt’altro. A Steve Jobs, così come ai suoi discepoli, non è mai interessato gran che essere i numeri uno in termini di quote di mercato, quanto piuttosto curare i margini. Ecco, in questo non credo possa esserci società più forte di Apple almeno per i prossimi cinque anni.
La stessa Samsung, ad oggi forse la società che meglio delle altre si è calata nel ruolo di anti-Apple, pur facendo registrare ottimi risultati di vendita (+54% nell’ultimo quarto), è ancora ben distante dai profitti di Cupertino (4,7 contro i 13,1 miliardi di dollari di Cupertino).
In tutto questo, comunque, l’utente ha solo da guadagnarci. Che, come già abbiamo visto sul fronte smartphone, l’evoluzione cresce di pari passo con la concorrenza.

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