Grazie alla disponibilità dello staff di RIM siamo riusciti a provare in anteprima il BlackBerry PlayBook con OS 2.0, una delle novità più attese del 2012 della Mora. Chiariamolo subito a scanso di equivoci: di nuovo c’è solo il sistema operativo, giacché l’hardware, il pezzo di ferro o come volete chiamarlo, è lo stesso di sempre: un tablet da 7 pollici e 400 grammi di peso con processore dual core da 1 GHz, connettività Wi-Fi (ma non 3G) e fotocamera da 5 megapixel.
Delusi? Non è il caso. I problemi del primo PlayBook – lo hanno detto un po’ tutti – sono sempre stati sul versante del software. Apparso da subito troppo povero di funzioni e di applicazioni per poter competere con iOS e il resto del mercato.
E allora vediamo nel dettaglio cosa cambia con l’arrivo di OS 2.0, un sistema operativo che è stato letteralmente stravolto dai tecnici della casa canadese, soprattutto per ciò che riguarda la parte funzionale.
Arriva la mail, e che mail!
Partiamo ovviamente dalla posta elettronica, forse il più grosso buco del vecchio sistema operativo che – come ricorderete - permetteva di spedire mail solo utilizzando il PlayBook in abbinata a uno smartphone Blackberry. Con PlayBook 2.0 Il problema è stato finalmente risolto con l’arrivo di un client nativo. Anzi, si potrebbe persino dire che quello sviluppato da RIM sia al momento il migliore il sistema di posta finora mai visto su un tablet. Chiarezza, abbondanza di caratteri e possibilità di formattazione, funzionalità multitasking, integrazione one-click dei vari sistemi di posta e dei social network, strumenti di ricerca, gestione degliallegati impeccabile: cosa volete di più? Forse un’email che vi informi di un aumento di stipendio, ma per quello vi conviene chiedere al vostro capo.
Il calendario e i contatti diventano social, e il business ringrazia
Oltre all’email arriva un calendario e un nuovo sistema per la gestione dei contatti, due strumenti che saranno certamente apprezzati dall’utenza professionale che ama riempirsi le giornate di impegni. L’integrazione con Tungle.me, il social calendar acquisito da RIM lo scorso anno, comincia a dare i suoi frutti. Se ne accorgeranno tutti gli utenti che proveranno a fissare un appuntamento sull’agenda digitale, scoprendo che il PlayBook ora è in grado di radunare automaticamente tutte leinformazioni degli utenti che si stanno per incontrare: dati recuperati daGoogle, LinkedIn, Facebook che riguardano ad esempio la posizione lavorativa del contatto, gli aggiornamenti di stato, notizie relative all’azienda per cui lavorano e via dicendo. Il tutto in continuo e costante aggiornamento.
Il PlayBook? Ora puoi (tele)comandarlo dal tuo BlackBerry
Se oltre al PlayBook disponete anche di un cellulare BlackBerry potrete creare una vera e propria simbiosi fra i due dispositivi, e non solo per trasferire i contenuti da uno all’altro. Merito di BlackBerry Bridge, un’applicazione che permette di utilizzare uno smartphone RIM di ultima generazione come fosse un vero e proprio telecomando capace di gestire il tablet in remoto. Ad esempio per mettere in pausa un film quando il BlackBerry PlayBook è collegato a un televisore dotato di connessione HDMI, o per usare la tastiera Qwerty del telefono per comporre un messaggio o un documento sul PlayBook.
Navigare sul Web come sul PC
Molti degli sforzi dei tecnici RIM si sono concentrati sul browser, che in verità non sfigurava nemmeno sulla prima versione del sistema operativo. Con l’aggiornamento a OS 2.0, in ogni caso, il PlayBook fa un grosso salto in avanti. Migliora la modalità di visualizzazione, ancora più pulita, ma soprattutto la velocità di caricamento delle pagine. Per farvi un’idea date un’occhiata a questa comparativa video che mostra il browser del nuovo OS 2.0 a confronto con il suo predecessore.
Applicazioni: c’è ancora molto da lavorare
Installando il nuovo PlayBook OS 2.0 è possibile utilizzare una versione aggiornata dell’ottima suite di produttività Documents To Go nonchéPrint to Go, un’applicazione che consente agli utenti di inviare direttamente dal proprio BlackBerry PlayBook (tramite Wi-Fi), un documento in stampa al proprio laptop o PC. I problemi però nascono allorché si entra nell’App World. Nonostante l’arrivo di alcuni prestigiosi titoli (Angry Birds, Cut the Rope, Groupon, Thomson Reuters, Zinio, per citare i più noti) il bazàr delle applicazioni di RIM resta ancora un po’ carente. Se ad esempio cercate una versione ad hoc di Dropbox per sincronizzare i contenuti on the cloud con il vostro PC o smartphone non troverete alcunché. I responsabili di RIM però rassicurano: la società ha definito una lista di applicazioni prioritarie che verranno inserite a catalogo nei prossimi mesi e sta facendo di tutto per dare aglisviluppatori (di tutte le piattaforme) tutte le risorse necessarie per scrivere applicazioni in modo rapido e ovviamente profittevole.
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