Parker e Choe se la devono essere intesa bene, anche l'artista è un tipo ribelle, che nel corso della sua vita, come racconta il New York Times, ha avuto qualche problemino con la giustizia. Ma anche se non si fossero piaciuti per niente, il dettaglio importante è che Parker offrì al pittore due alternative: accettare, come compenso del suo intervento qualche migliaio di dollari, oppure portare a casa un certo numero di azioni di Facebook. Non si sa esattamente quante, pare una percentuale compresa fra lo 0,1 % e lo 0,25 % del totale delle quote. Fatto sta che, malgrado all'epoca l'idea di Facebook gli sembrasse “ridicola e senza scopo”, come ebbe a dire, Choe scelse la seconda opzione, e mai scelta fu più fortunata: con una quotazione prevista attorno ai 100 miliardi di dollari, al graffittaro senza fissa dimora (per scelta, non per mancanza di soldi) andrebbero più o meno 200 milioni di dollari. Non male, per qualche ora di lavoro. “Non vi è mai capitato di fare un sogno in cui siete coinvolti in un incidente e di capire che non esistono incidenti, che non ci sono incontri casuali, e che tutto ha uno scopo? -ha scritto l'artista euforico sul suo blog, commentando l'incredibile notizia”. La bacheca della sua pagina Facebook, di cui più di 7.500 persone seguono gli aggiornamenti, pullula di commenti e congratulazioni. Ce chi lo invita a tagliare la corda e staccare il telefono per un po' e chi lo avvisa che in futuro molto prossimo dovrà guardarsi da molti nuovi amici, spuntati all'improvviso per cercare di accaparrarsi almeno una fetta della torta. A lui, che è già un pittore di successo, con mostre nei più importanti musei, sembra interessare soprattutto una cosa: con una quotazione di 200 milioni di dollari, è l'artista decorativo più pagato di sempre, davanti aDamien Hirst. via | |
domenica 5 febbraio 2012
David Choe, l'artista che Facebook ha reso milionario
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