venerdì 16 marzo 2012

Ex di Microsoft: "Windows 8 è migliorabile" un altro caso dopo Goldman e Google

Su un blog, un ingegnere che ha lavorato a Redmond fa il suo personale punto sui difetti del prossimo sistema operativo, ancora non in vendita e in versione preliminare: "I nuovi utenti potrebbero essere spaizzati dall'interfaccia", scrive. Ma non ci sarebbe risentimento per l'azienda: "Il mio tentativo è di essere d'aiuto"


LA RIVINCITA degli "ex" prosegue. Dopo i casi di Goldman Sachs 1 e Google 2negli scorsi giorni, oggi tocca a un ex dipendente di Microsoft esternare il suo pensiero su come vanno le cose nell'azienda per cui non lavora più. Nello specifico Mike Bibik è il nome dell'ingegnere che ha deciso di fare le pulci a Windows 8, prossimo prodotto di punta di Redmond. E lo fa attraverso il blog "Fixing Windows 8 3", scrutinando nel dettaglio un sistema operativo che ancora non è in vendita, e di cui è stata recentemente rilasciata una versione di anteprima. Il blog risulta comunque irraggiungibile da alcune ore, ma la notizia ha trovato modo di uscire ugualmente.

"Metro migliorabile". Bibik è un designer di interfacce utente, e il bersaglio quasi naturale della sua critica è Metro, la nuova interfaccia a schede intelligenti di Windows 8, completamente inedita e nelle intenzioni di Redmond, integrativa del buon vecchio desktop. Secondo Bibik per le operazioni più comuni in cui si impiega un Pc, Metro risulta non intuitivo e rallenterebbe l'utilizzo del computer. La cosa non accade su un tablet, interfaccia in cui Metro presumibilmente troverà la sua applicazione ideale. 

"Troppe cose nascoste". Ma aggiunge Bibik, anche la disposizione di comandi e applicazioni è migliorabile, con le applicazioni che rimangono nascoste all'utente, situazione aggravata da una gestione del multitasking dai comandi completamente nuovi. Spiega Bibik, "In Windows 8 molte cose sono nascoste all'utente. Compreso il pulsante Start". Insomma il nuovo Os sarebbe inficiato da un'interfaccia che gli utenti più esperti potranno comprendere dopo un po' di uso, ma che potrebbe spiazzare completamente i non avvezzi. 
Situazioni tipiche quando un sistema operativo compie un salto generazionale, ma Bibik sembra puntare il dito su errori di progettazione, probabilmente aggiungendo il prevedibile risentimento verso l'ex-azienda. Anche se, specifica l'ingegnere, "Il mio tentativo è di essere d'aiuto e non di spargere negatività".

via repubblica.it

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