giovedì 1 marzo 2012

Google, sulla privacy: ecco le 5 cose da sapere


Un'immagine della sede di Google a Zurigo (Credits: Google Picasa)
Un'immagine della sede di Google a Zurigo (Credits: Google Picasa)
Nonostante le autorità (americane ed europee) abbiano cercato fino all’ultimo di prendere tempo per provare a capirne di più, Google ha deciso: da oggi entrano ufficialmente in vigore le nuove regole sullaprivacy. Ma cosa cambia in concreto per gli utenti? Proviamo a spiegarvelo in cinque punti:

1. L’Universo dei servizi (e dei dati) di Google si raduna intorno al tuo account

Fino ad oggi i vari servizi di Google hanno operato in modo pressoché indipendente gli uni dagli altri e questo anche per motivi di privacy. Fino a ieri, spiega Google, chi cercava una ricetta di cucina su Google Search poteva finire su YouTube ma da qui non avrebbe mai potuto utilizzare i dati (ad esempio i siti raccomandati) provenienti dal motore di ricerca. Con le nuove regole Google può invece raccogliere e utilizzare i dati relativi ai vari prodotti del suo portfolio come se provenissero da un’unica fonte. Il risultato è che i dati provenienti dai singoli servizi potranno essere incrociati per offrire un’esperienza Web senza soluzione di continuità. Se il tuo capo ti scrive su Gmail per convocare una riunione alle due del pomeriggio, ad esempio, Google potrà fissare il meeting per te su Google Calendar; e stai guidando con il tuo cellulare Android, potrebbe magari avvisarti sulle condizioni del traffico per arrivare in orario all’appuntamento.

2. Google non venderà i tuoi dati a terze parti

Precisazione doverosa, giacché in molti collegano la parola privacy al concetto di “mettere tutto in pubblica piazza”. Google dunque non cederà i tuoi dati agli inserzionisti. Si limiterà (come sempre) a utilizzare le informazioni del tuo profilo per indirizzare con più precisione le sueinserzioni pubbliciatarie. Significa, per esempio, che se nell’ultima settimana hai cercato per 50 volte un modello di scarpe da tennis, ti capiterà con tutta probabilità di vedere calzature un po’ ovunque mentre navighi sul Web, o di ricevere suggerimenti mentre guardi un video su YouTube o mentre scarichi la posta di Gmail.

3. Come eliminare la pubblicità mirata

Se tutto ciò non ti piace, ovvero se non digerisci l’idea che Google utilizzi i tuoi dati per mostrarti annunci su misura, puoi sempre chiedergli di non farlo. Per fare il cosiddetto opt-out devi andare sulla pagina Preferenze annunci e da qui cliccare su disattiva. Puoi anche rimuovere e modificare i dati in modo parziale intervenendo sulle singole categorie commerciali o sui cosiddetti dati demografici (età, sesso) e, sempre dalla stessa pagina, scaricare un plug-in di disattivazione permanente degli annunci personalizzati.

4. Un “cruscotto” per tenere d’occhio le informazioni personali

Per sapere quali sono e in che modo Google gestisce i tuoi dati personali puoi utilizzare il cosiddetto dashboard, ovvero un pannello di controllo che riporta tutti i dati acquisiti dalla grande G sui vari servizi della sua costellazione: i siti Web che hai collegato al tuo Google account, le applicazioni che hai scaricato sul tuo cellulare Android, i contatti di Gmail, le impostazione del profilo di Google+ e tante altre cose.
Google, inoltre, mette a disposizione una pagina per cancellare la memoria storica delle tue ricerche: da qui puoi rimuovere l’intera cronistoria della tua navigazione Web o eliminare in modo chirurgico le singole pagine visitate. Questa operazione, però, non eliminerà fisicamente le informazioni dai database dei server di Mountain View.
Va ricordato, inoltre, che se utilizzi Chrome come browser puoi utilizzare la funzione di navigazione in incognito che permette fra le altre cose di non registrare nella cronologia le pagine web aperte e i file scaricati e di eliminare i cookie alla chiusura delle finestre di navigazione.

5. Non ti piacciono le regole sulla privacy? Non registrarti (o elimina l’account)

A conti fatti Google sa cosa cerchi, sa dove sei, sa con chi ti relazioni, sa il tuo numero di telefono, il tuo indirizzo IP, conosce i dati del tuo conto corrente bancario e molto altro ancora: insomma sa tutto di te. E si tratta – beninteso - di informazioni che non ti sono state sottratte o rubate con l’inganno: sei stato tu ad autorizzare Google. Se stai cercano un modo per tornare indietro sappi che non esiste. O, meglio, non esiste un meccanismo di opt-out che impedisca a Google di raccogliere e utilizzare i tuoi dati.
Non ti restano che tre alternative: primo, non registrarti sul tuo account Google (ma a questo punto non potrai accedere ad alcuni servizi, ad esempio Gmail); secondo, non utilizzare i servizi di Google; terzo,elimina del tutto l’account Google. Se dovessi decidere per quest’ultima drastica opzione il consiglio è quantomeno quello di salvare tutti i dati attraverso il tool di liberazione dei dati fornito dalla stessa Google.

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