Google è stato giudicato non colpevole di aver violato due dei brevetti inerenti a Java per i qualiOracle ha mosso una delle più aspre battaglie legali degli utlimi anni. La decisione è stata presa all'unanimità da una giuria federale di dieci persone nel corso della giornata di ieri presso un tribunale di San Francisco; a riportare la notizia è il sito web Bloomberg.
Dal momento che Google è stato dichiarato non colpevole, la giuria è stata sciolta così come è stata cancellata la terza fase del processo che sarebbe dovuta vertere sui danni che Oracle ha chiesto al colosso di Mountain View. Ricordiamo che la società di Redwood Shores ha accusato Google del furto di proprietà intellettuale, con la violazione di due brevetti del linguaggio di programmazione Java durante lo sviluppo del sistema operativo Android.
Resta ancora da stabilire se vi sia una violazione, da parte di Google, dei diritti di copyright: spetterà la prossima settimana al giudice William Alsup a prendere una decisione, partendo dal fatto che qualche settimana fa la giuria ha emesso un parziale verdetto a tal proposito, prevalentemente a favore di Oracle.
Il nodo centrale della questione è capire se 37 API Java siano coperte o meno da leggi di copyright. Nel caso in cui il giudice dovesse esprimere un parere negativo, Oracle riceverà un indennizzo di al massimo 150 mila dollari per ciascun caso. Se, invece, dovesse essere riconosciuta la copertura del copyright per tutte e tre le infrazioni individuate dalla giuria, vi sarebbe un accorpamento delle violazioni che verranno affrontate in un nuovo processo o nel ricorso in appello.
Se Google ha, ovviamente, accolto con favore la sentenza, Oracle non ha abbandonato il sentimento bellicoso, dichiarando di continuare a testa bassa sulla propria strada: "Continueremo a difendere e sostenere il principio fondante di Java "write once, run anywhere" e di assicurare che sia protetto per i nove milioni di sviluppatori Java e per la comunità che dipende dalla compatibilità con Java", si legge nelle dichiarazioni di Oracle.
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