martedì 19 giugno 2012

Apple "chiama" TomTom dopo l'addio a Google Maps

ochi giorni fa la notizia del "divorzio" fra i dispositivi Apple e l'applicazione Google Maps ha fatto il giro del mondo. Troppo grandi le aziende coinvolte per non far parlare di un'autentica dichiarazione di guerra nel mondo dell'elettronica di largo consumo. Ad apparire non del tutto chiara è invece la strategia che attende adottare il colosso fondato dal compianto Steve Jobs dopo una decisione così importante. Strategia i cui tasselli si stanno però disponendo rapidamente, come ha confermato l'annuncio di ieri relativo all'accordo raggiunto fra Apple e TomTom. Quest'ultima è la nota società olandese specializzata nella realizzazione di hardware e software dedicati alla navigazione satellitare. Competenze perfette, dunque, per fornire alla "mela morsicata" il know-how necessario per camminare senza Google Maps. 




In particolare, è prevedibile che TomTom fornirà all'azienda di Cupertino mappe e informazioni che andranno a potenziare l'ambizioso progetto annunciato all'inizio della settimana durante la Worldwide Developer Conference di San Francisco, ovvero un nuovo sistema di localizzazione 3D integrato con il comando vocale Siri, che lo renderà utilizzabile anche senza l'utilizzo delle mani. Siri, di cui è atteso presto il rilascio anche in lingua italiana, è un software che nelle intenzioni di Apple deve andare ben al di là del semplice riconoscimento vocale. Infatti è predisposto, oltre che per fornire piantine e indicatori stradali, anche per sentire musica, compilare agende e comporre messaggi di testo.

Della bontà dell'accordo con Apple si sono mostrati subito convinti gli investitori olandesi, se è vero che il titolo TomTom ha fatto registrare un maxi progresso del 16,5 per cento alla Borsa di Amsterdam. Un rimbalzo salutare dopo i continui ribassi causati dalla crisi dei navigatori satellitari, le cui funzioni vengono sempre più spesso svolte dagli smartphone. Una situazione che ha penalizzato fortemente proprio TomTom, leader del settore in Europa, con il conseguente crollo del 40% del valore dell'azione negli ultimi 12 mesi fino all'entrata in scena di Apple.


via unita.it

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