In un certo senso Vodafone anticipa così la tendenza dettata dalla Commissione europea, con la responsabile delle Tlc Neelie Kroes che da tempo punta a ridurre e perfino ad azzerare i costi di roaming (l’obiettivo è che l’eliminazione sia ratificata nel 2014 e diventi operativa, indicativamente, dal 2016 ma – a differenza di quanto hanno scritto diversi media di recente – non ci sono al momento né certezze né una road map definitiva; ci sono invece certezze sulla diminuzione del costi del roaming). Smart Passport non è una panacea per tutti i problemi dello smartphone all’estero ma se non altro introduce costi certi e una quantità di dati tale da essere considerata “illimitata”. Insomma, per soggiorni brevi in un Paese europeo si può finalmente tenere abilitato il roaming sul traffico dati senza il timore di sgradevoli sorprese. “Non facciamo beneficenza – ha detto durante la presentazione Stefano Gastaut, direttore consumer mobile di Vodafone Italia – ma l’obiettivo è mantenere alto il livello di soddisfazione dei nostri clienti e conquistarne di nuovi. Se non succede questa seconda condizione, sarà un’operazione in perdita per noi”. Gastaut si è anche detto abbastanza sicuro che nessun concorrente sarà in grado di replicare l’offerta di Vodafone a breve. Resta scoperto il fronte extra-europeo, Stati Uniti in testa. “Ci stiamo lavorando” ha detto il manager dell’operatore inglese.
Gli utenti 3 Italia probabilmente conoscono da tempo l’opzione “All’Estero Come A Casa”, che permette di sfruttare le stesse condizioni italiane (per chiamate, sms e traffico Internet, sia per i piani Ricaricabili che Abbonamento) quando si sotto una rete “3″ straniera. I Paesi sono un numero limitato (Austria, Danimarca, Gran Bretagna, Irlanda e Svezia) ma per chi va spesso a Londra è la soluzione migliore. Attenzione però a verificare di essere sotto copertura “3″, soprattutto per il traffico dati (cautela che per altro gli utenti “3 Italia” dovrebbero avere anche in patria, visto il roaming su rete Tim quando la rete “3″ non è disponibile). Attenzione allo scatto alla risposta però: all’estero è 50,42 cent per le chiamate e 10 cent per Internet. Meno nota è invece forse l’opzione Internet Daily Pass che al costo di 5 euro (dal 1 luglio) mette a disposizione 100 MB da utilizzare quando ci si trova all’estero (dal ricevimento dell’sms di attivazione fino alle 23:59 del giorno successivo) su smartphone, tablet o chiavetta Internet. L’opzione è utilizzabile con gli operatori partner in più di una ventina di Paesi (Belgio, Bulgaria, Croazia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Liechtenstein, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svizzera, Ungheria, Usa).
Insomma, non siamo ancora entrati nel Migliore dei Mondi Possibili in cui viaggeremo per tutto il globo senza preoccuparci dei dati che il nostro smartphone scambia in rete. Ma Vodafone ha aperto una breccia già da oggi, in attesa che l’Unione europea la allarghi a forza. Per un viaggio breve nel Vecchio Continente è possibile non rinunciare più al traffico dati, in cambio di una ventina di euro per una settimana. Non pochissimo in assoluto, ma poco rispetto a quanto avremmo speso finora. Con costi certi e senza ansie e senza brutte esperienze: chiunque abbia dimenticato di disabilitare il roaming sui dati all’estero ha imparato, sulla sua pelle, la lezione.
Tra le altre offerte che l’operatore inglese ha presentato a Milano c’è anche un piano per il traffico dati all’estero dedicato a tablet o chiavette: 6 euro al giornoper 1 GB nelle 24 ore. E uno smartphone, Vodafone Smart Mini, con display da 3.5 pollici e Android 4.1, ad appena 59 euro (fino al 31 luglio, poi 79 euro): un prezzo record che lo trasformerà in un probabile best seller.
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