martedì 3 gennaio 2012

Si affidano all'ultrasottile le speranze di ripresa dei pc

Tanti nuovi modelli di Ultrabook al Ces 2012 per resistere ai tablet
TORINO
La crociata di Intel per contribuire al rilancio del pc entra in una fase cruciale con l'avvicinarsi del Consumer Electronics Show, che si terrà a Las Vegas la settimana prossima. Al salone saranno presentati tra i 30 e i 50 nuovi modelli di Ultrabook, ultima generazione di eleganti portatili che contenderanno l'attenzione dei consumatori a tablet e smartphone.

Il termine, coniato dal gigante del microchip, identifica una categoria di laptop snelli e sempre più orientati verso la filosofia "mobile". In gran parte ispirati a prodotti di successo, come il MacBook Air e l'iPad di Apple, campioni di design e molto apprezzati per caratteristiche come l'avvio rapido, la durata delle batterie , il touch screen, i nuovi portatili ultrasottili ambiscono a rinvigorire un mercato i cui tassi di crescita sono ormai superati dalla domanda per altri tipi di dispositivi.

Per le vendite mondiali di tablet, per esempio, la società di ricerca Gartner prevede quest'anno un aumento del 63 per cento, con più di 103 milioni di unità, mentre la percentuale che riguarda i computer dovrebbe aggirarsi solo attorno al 4,5 per cento, con 370 milioni di unità. Nelle stime di Intel, scrive il Wall Street Journal, gli Ultrabooks rappresenteranno circa il 40 per cento delle vendite di pc portatili nel 2012.

Fondamentale sarà la questione dei prezzi: si parte da 899 - 1.400 dollari, ma i produttori, tra cui Dell, Lenovo e Acer, si aspettano di poterli abbassare alla fascia media, intorno ai 699 dollari o anche meno. Una mossa che potrebbe fare la differenza.
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Tablet: la concorrenza avanza, l'iPad 3 prende forma


Tablet: la concorrenza avanza, l'iPad 3 prende formaTablet: la concorrenza avanza, l'iPad 3 prende forma
Alla vigilia della vacanze natalizie molti analisti erano convinti del fatto che, fra i tablet, i best seller dello shopping sotto l'albero negli Stati Uniti sarebbero stati l'iPad di Apple, il Kindle Fire di Amazon e il nuovo Nook di Barnes&Noble. I dati di vendita ufficiali ancora non ci sono – Idc ha stimato per la tavoletta della Mela uno spedito di oltre 14 milioni di unità a livello mondiale e per quelle Android di 9,5 milioni - ma la sensazione è quella che la previsione di cui sopra si sia effettivamente concretizzata. Con significativi impatti nell'economia del mercato globale delle tavolette.
Mercato che alla fine del terzo trimestre vedeva Apple accaparrarsi oltre il 61% della domanda, con 11,1 milioni di iPad venduti, e lasciare ai produttori di dispositivi equipaggiati con il sistema operativo di Google una fetta di circa il 32%. Il grande salto in avanti del quarto trimestre (oltre 23,6 milioni di tablet complessivamente venduti nel mondo) è marcato anche da queste cifre: un quarto dei personal computer distribuiti sul mercato (95 milioni la stima per il quarto trimestre) sono oggi tablet e in soli tre mesi, da ottobre a dicembre, gli utenti hanno acquistato più tavolette che in tutto il 2010.
In questo scenario, è nel segmento dei tablet Android che si sta registrando un evidente mutamento dei rapporti di forza: a tirare la volata non sono i prodotti di Samsung o Acer bensì quelli – sebbene altamente personalizzati e per certi versi blindati - delle new entry Amazon e Barnes&Noble, il cui successo, dicono gli analisti, dimostra come esista un reale appetito dei consumatori per prodotti alternativi all'iPad. Il Kindle Fire, in particolare, sta avanzando al ritmo di un milione di pezzi venduti a settimana e contribuirà significativamente a centrare l'obiettivo di vendita 2011 fissato da Idc, in relazione alle proiezioni degli acquisti di Natale, a quota 62,5 milioni di unità.
La concorrenza sembra quindi aver trovato la strada giusta per insidiare Apple ma a Cupertino stanno, come noto, preparando le contromisure. Qualche giorno fa il sito taiwanese DigiTimes ha in tal senso dato per sicuro l'annuncio imminente di due versioni dell'iPad in occasione del Macworld/iWorld 2012, in programma a San Francisco dal 26 al 28 gennaio. Subito dopo sono arrivate, a firma di blog tecnologici molto vicini alla società della Mela, le smentite di rito: per vedere l'iPad 3 occorrerà aspettare ancora qualche mese.
Sebbene priva di ufficiale fondamento, l'indiscrezione secondo cui a Cupertino abbiano deciso di rinnovare l'offerta di tablet con due distinti modelli, uno da 9,7 pollici e uno (ma in merito le indiscrezioni sono contrastanti) da 7,85 pollici, destinati a coprire la fascia media e alta del mercato, ha molte probabilità di essere reale. Così come quella che vedrebbe il "vecchio" iPad 2 essere riposizionato verso il basso sui listini per competere con quello che si è rivelato essere il prodotto best seller delle vacanze di Natale, e cioè il Kindle Fire di Amazon.
Gli ultimi rumors sul fronte delle caratteristiche tecniche hanno quindi delineato in modo abbastanza preciso anche il probabile bagaglio funzionale della nuova tavoletta. Lo schermo dell'iPad 3 dovrebbe esibire una risoluzione di tipo Qxga da 2048 x 1536 pixel ed ad esserne convinti sono in particolare gli analisti di DisplaySearch, che stimano una produzione - fra i fornitori di Apple ci sono anche Sharp, che porterà in dote la tecnologia Igzo (Indium gallium zinc oxide) per ridurre lo spessore del pannello, Samsung e Lg Display - di circa otto milioni di pezzi entro il primo trimestre di quest'anno.
Nel cuore del nuovo tablet troverebbe quindi posto una batteria da 14.000 mAH (prodotta da Simplo Technology e Dynapack International Technology), e quindi con una capacità pressoché doppia rispetto a quella che equipaggia l'attuale iPad 2 e più adatta a gestire adeguatamente il maggiore numero di pixel offerti dal nuovo schermo. Alla voce processore invece i dubbi sono ancora molti. Le probabilità che questo sia l'A6 prodotto da Samsung negli stabilimenti texani di Austin sono elevate mentre non è chiaro come Apple andrà a sfruttare la potenza del suo componente multi core, puntando (questa una delle ipotesi) sull'aggiunta nella Cpu di nuovi cervelli di elaborazione dedicati a specifiche funzioni. Quanto ai possibili prezzi di listino dei nuovi iPad, infine, gli addetti ai lavori non si sbilanciano più di tanto. Difficile, comunque, che la casa di Cupertino scenda alla soglia dei 200 dollari (anche per l'iPad 2) per due ordini di motivi: non vuole intaccare i margini di profitto che il tablet le garantisce e non vuole creare i presupposti per etichettare l'iPad come un prodotto di seconda classe.

lunedì 2 gennaio 2012

Come installare Spire sui vostri dispositivi [guida]

Abbiamo visto la settimana scorsa che Chpwn ha rilasciato Spire, un tweak disponibile su Cydia che permette il porting del software anche su altri dispositivi che non sono un iPhone 4S.
Spire tweak per porting Siri
Questo rilascio ha suscitato eccitazione ma anche confusione nel capire come funziona questo porting, in realtà se avete dimestichezza con iproxy Siri di cui avevamo parlato settimane fa, l’operazione di installazione non è per nulla complicata, tale installazione può essere fatta su dispositivi come l’iPhone 4 e l’iPod Touch. Per eseguire questa operazione è necessario avere accesso a un iphone 4S per seguire questo tutorial. Questa è anche un installazione in locale. Se si desidera utilizzare Siri su reti 3G o Wi-Fi stranieri su dispositivi che non sono l’iPhone 4S, è possibile impostare un DNS dinamico nell’installazione della macchina virtuale in modo che sia possibile accedere da qualsiasi proxy Siri.
SETTARE IL PROXY SIRI
Fase 1: come prima cosa andate a vedervi il nostro tutorial sull’installazione di Siri Proxy che vi darà le basi per implementare Spire sui vostri dispositivi;
Fase 2:  C’è solo un piccolo cambiamento da fare rispetto al Tutorial Proxy Siri necessario per l’utilizzo di Spire. Al Comando 09, cambiare il seguente comando:
git clone git: / / github.com / plamoni / SiriProxy.git
sostituendolo con questa stringa
git clone git: / / github.com / westbaer / SiriProxy.git
Questo è importante. Se non si modificano Comando 09 delTutorial Proxy Siri, allora Spire non funzionerà correttamente. Se avete già in precedenza configurato proxy Siri, potete arrestare il server,e partendo poi dal comando 9 per farlo funzionare.
Una volta Proxy Siri è in funzione si può procedere con il tutorial di configurazione di Spire:
SET UP DI SPIRE
E’ necessario disporre di Proxy Siri in esecuzione sul vostro iPhone 4S prima di procedere. Confermare che funziona attivando Siri con il comando “Test Proxy Siri”. Siri dovrebbe rispondere con ”Proxy Siri is up and running!” Solo allora si deve procedere con l’installazione di Spire.
Fase 1: dovete disporre di un dispositivo con jailbreak, se non lo avete già potete eseguire il jailbreak del vostro dispositivo su firmware 5.0.1utilizzando la nostra guida apposita, una volta eseguita la procedura aprite Cydia ed andate ad installare Spire, richiederà diversi minuti quindi armatevi di pazienza ed attendete.
Fase 2: Installate iFile da Cydia.
Fase 3: Installare il certificato del dispositivo che è stato installato sul vostro iPhone 4S Tutorial Proxy Siri. Deve essere lo stesso certificato. Come nel precedente tutorial, vi consiglio di usare DropBox per trasferire il certificato sul vostro iPhone 4, ma è possibile utilizzare anche e-mail o altri sistemi. Ancora una volta, come indicato nel tutorial Proxy Siri, il certificato può essere trovato in ~ / .siriproxy / ca.pem, ed è una cartella nascosta.
Fase 4: Andate su Impostazioni> Generale> Siri e attivare Siri,  sempre in Impostazioni e configurate le impostazioni Spire con l’host proxy seguente:
https://guzzoni.apple.com
Fase 5: aprite ora iFile, e navigare in / etc / e aprire il file “hosts” con il Visualizzatore di testo, cliccate su modifica nell’angolo in alto a sinistra e creare una nuova linea che include quanto segue:
(L’indirizzo ip della macchina virtuale Ubuntu), seguita da guzzoni.apple.com
Così, per esempio, la mia nuova linea appare così:
10.0.1.12 guzzoni.apple.com
Toccate Fine.
Fase 5: ora testate Siri tenendo premuto il tasto Home. il dispositivo dovrebbe darvi le seguenti linee:
[Info - Guzzoni] Oggetto ricevute: CommandFailed
[Info - Guzzoni] Oggetto ricevute: CommandFailed
Se vi compare questa stringa siete a buon punto e pronti per colloquiare con il proxy Siri. Ora tutto quello che dobbiamo fare per far funzionare Siri per davvero è aggiungere altri tre campi necessari per il file plist di Siri.
Fase 6: Ancora una volta, in iFile andate in var / mobile / Library / Preferences /  e aprite il file com.apple.assistant.plist  con il visualizzatore di Property List. Cliccate Account> la propria chiave esadecimale (valore alfanumerico casuale)> e aggiungere i seguenti campi di utilizzando il segno “+” in basso a destra:
Ace Host
Assistente Identifier
Discorso Identifier
Cliccate su Fine.
Fase 7: “. tenete premuto il tasto home e date il comando “Test Siri Proxy”, la risposta dovrebbe essere proprio come quella sull’iPhone 4S, ovvero “Proxy Siri is up and running!” Se otterrete questo avete appena installato Siri anche sui vostri dispositivi non iPhone 4S.
Fase 8: Ora potete rimuovere il server DNS dal vostro iPhone 4S, o semplicemente aggiungere il vostro server DNS reale dopo l’indirizzo IP del proxy Siri con una virgola. Questo è opzionale, ma permette di utilizzare ancora Proxy Siri e accedere a Internet e utilizzare le applicazioni senza problemi sul vostro iPhone 4S.
Esempio:
10.0.1.12,10.0.1.1

Il Mame sbarca sul browser Google Chrome come estensione gratuita

Torniamo a parlare del Mame, il famoso simulatore dei giochi arcade, che debutta sul browser Google Chrome come estensione gratutia.
Nei giorni scorsi l’applicazione iMame era stata immessa su AppStore per i dispositivi Apple per poi essere rimossa dallo store per questioni legali.
Gli appassionati di giochi retro, però, possono rifarsi grazie a questa estensione per il browser di casa Google firmata Robby Roto e sarà possibile giocare i grandi classici grazie ad una semplice installazione dal Chrome Web Store. Ovviamente, si dovranno anche scaricare le varie ROM compatibili col Mame (acronimo di Multiple Arcade Machine Emulator). E fu così che Chrome impennò ancor di più il suo indice di gradimento.

E' in Romania capitale truffe web

 E' in Romania, ai piedi dei Carpazi la 'capitale mondiale' delle truffe sul web: si tratta di Ramnicu Valcea, meglio nota nell'ambiente della cyber-criminalita' come ''Hackerville''. La conosce bene anche l'FBI: l'80% delle vittime delle frodi sono infatti cittadini americani, presi di mira da giovani hackers romeni per i quali la truffa on line e' diventata ormai un lavoro a tempo pieno. Lo racconta il quotidiano francese Le Monde.
fonte Ansa

Cosa ci aspettiamo da Apple nel 2012


Non sarà facile per Apple cercare di soddisfare le esigenze dei propri clienti. Infatti le aspettative verso Apple sono alte ed ecco cosa vogliamo che Apple ci presenti per questo nuovo anno. Le novità riguarderanno quasi tutta la gamma di prodotti dell’azienda.
Partiamo dall’iPhone, infatti Apple per contrastare la concorrenza sarà costretta a presentare un nuovo modello di telefono: il tanto atteso iPhone 5Avrà schermo più grande e un nuovo design per distinguersi dai modelli precedenti.
Verrà presentato l’iPad 3, il cui arrivo è ormai certo entro la prima metà dell’anno, la novità principale riguarderà lo schermo “retina”. Si spera che ad ampliare la gamma di prodotti si aggiunga anche un iPad Nano che avrà lo schermo di un paio di pollici più piccolo.
Riguardo i Mac, dovrebbe arrivare una linea completa nuova di MacBook / MacBook Air, non si sa ancora bene come Apple procederà a riguardo, se sopprimendo i MacBook e ampliando la gamma MacBook Air o se lasciando ancora le differenze tra i 2 prodotti. E poi dovrebbe tornare il Mac Pro, il modello di punta dell’azienda che da qualche anno è stato trascurato un po’ troppo.

Come scoprire la password di Facebook

Il tuo browser sembra aver “dimenticato” i dati di accesso per collegarti automaticamente aFacebook? Hai provato ad effettuare manualmente l’accesso al social network di Zuckerberg ma ti dice che la password è sbagliata? Evidentemente non ricordi bene i dati per effettuare il login, ma in realtà il tuo browser, anche se non li visualizza, li ha ancora in memoria.
Questo significa che devi assolutamente provare FacebookPasswordDecryptor, un programma gratuito per Windows che permette di scoprire la password di Facebookrecuperandola dai dati memorizzati in Internet Explorer, Firefox, Chrome ed altri browser. Ecco come usarlo per tornare a collegarsi a Facebook liberamente.
Innanzitutto, collegati al sito Internet di FacebookPasswordDecryptor e fai click sul pulsante verde Download collocato sotto l’immagine di anteprima del software per scaricare il programma sul tuo PC. A download ultimato apri, facendo doppio click su di esso, l’archivio appena scaricato (FacebookPasswordDecryptor.zip), accedi alla cartella FacebookPasswordDecryptorpresente al suo interno e avvia il programma Setup_FacebookPasswordDecryptor.exe per far partire l’installazione di FacebookPasswordDecryptor.
Nella finestra che si apre, clicca sul pulsante Next. Accetta quindi le condizioni di utilizzo del programma, mettendo il segno di spunta accanto alla voce I accept the terms of the License Agreement, e fai click prima su Next per due volte consecutive e poi su InstallDecline (per evitare l’installazione di toolbar aggiuntive per il browser), ancora Next e Finish per completare il processo d’installazione e avviare FacebookPasswordDecryptor.
A programma avviato, tutto quello che devi fare per scoprire la password di Facebook è cliccare sul pulsante Start recovery (collocato in alto a destra) e attendere cheFacebookPasswordDecryptor completi la scansione dei dati salvati nei browser installati sul PC. Ad elaborazione completata, saranno visualizzati tutti i dati di accesso a Facebook svelati dal programma con accanto l’icona del browser da cui sono stati tratti.
Le password in maniera predefinita vengono mascherate dietro degli asterischi. Per visualizzarle liberamente senza protezioni, clicca sul pulsante Show Password (collocato in basso a sinistra). Per nasconderle nuovamente dietro gli asterischi, clicca su Hide password.

Oltre a scoprire la password di Facebook, con FacebookPasswordDecryptor puoi anche esportare i dati di accesso a Facebook in file di testo (txt) e pagine Web (html). Per farlo, avvia la procedura per recuperare la password di Facebook  come visto in precedenza e fai click sul pulsante Export to text, per esportare i dati di accesso sotto forma di file di testo, o sul pulsanteExport to HTML, per esportare i dati di accesso sotto forma di pagina Web.
Nella finestra che si apre, seleziona la cartella in cui vuoi salvare il documento con i dati di accesso a Facebook, digita il nome che vuoi assegnargli nel campo Nome File e clicca sul pulsante Salva per completare l’operazione.

Vi hanno regalato il Kindle? Ecco come funziona



Arriva la prima guida italiana al Kindle: è disponibile da oggi in promozione a 2.98 euro, l'ebook del volume Il mio Kindle di Furio Piccinini, Hoepli Editore, che sarà pubblicato anche in versione cartacea dal 20 gennaio 2012. Amazon, colosso dell'editoria (e non solo) ha appena presentato anche in Italia la nuova versione del proprio lettore che negli Stati Uniti ha già stabilito un record di vendite. Il libro è disponibile da oggi su bookrepublic.it e dal 27 dicembre su Amazon.it.

Il volume illustra tutte le potenzialità del nuovo eBook reader che dà molta importanza anche alle utility segrete, quelle che permettono di personalizzare e trasformare il dispositivo rendendolo più simile a un tablet di ultima generazione, senza rischi e soprattutto con un minimo sforzo. Si Il mio Kindle insegna come acquistare libri tramite computer e e-reader; a configurare il dispositivo per connettersi alle reti Wireless; a installare altri software per espandere le potenzialità del Kindle e a sfruttare i social media dal Kindle per dialogare con la propria community.

Furio Piccinini lavora nel mondo delle pubblicazioni da oltre 15 anni e con il tempo si è specializzato nella creazione di edizioni digitali. È stato relatore in importanti convegni sul mondo dell'eBook. Autore di diversi libri e collaboratore per numerose riviste, digitali e non, è appassionato di tecnologia e fotografia digitale.
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A rischio anche gli smartphone "Sono vulnerabili"

Allarme hacker per milioni di utenti di telefonini intelligenti, quelli che permettono di collegarsi a Internet e svolgere funzioni sempre più sofisticate, come l’accesso ai servizi bancari online o alle reti di aziende commerciali. L’anello debole, secondo Karsten Nohl, capo del Laboratorio berlinese di Ricerca sulla sicurezza sulle comunicazioni, è la tecnologia Gsm (che sta per Global System for Mobile Communications, sistema globale per le comunicazioni mobili) che è da vent’anni la più usata dagli operatori telecom internazionali.

I test fatti dallo staff di Nohl su 32 società presenti in 11 Paesi (Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Marocco, Slovacchia, Svizzera e Thailandia) hanno mostrato diversi gradi di vulnerabilità delle aziende agli attacchi dei criminali digitali, con la tedesca T-Mobile e la francese Sfr che si sono rivelate tra le migliori per la qualità delle protezioni offerte alla clientela a livello europeo, secondo Reuters.

Sul sito gsmmap.org, che mostra la mappa della sicurezza nei diversi Paesi, l’Italia appare mediamente salvaguardata dai software protettivi, ma con Telecom Italia piazzata molto meglio di Vodafone e soprattutto di Wind. La finalità della ricerca era di mostrare la facilità con la quale gli hacker possono intercettare le telefonate, entrare nel network, «impossessandosi» del numero di un abbonato e fargli fare chiamate oppure fargli spedire messaggi a sua insaputa a indirizzi truffaldini che comportano costi per servizi indesiderati. Il cliente scopre l’intromissione soltanto dopo, quando riceve la bolletta.

Se un abbonato dimostra d’essere stato vittima di un attacco, gli operatori finiscono per sobbarcarsi i costi della truffa, e i risultati dei test dovrebbero quindi convincere le aziende a migliorare i loro software. Oggi, «nessuno degli operatori protegge i propri clienti veramente bene» contro le debolezze del Gsm, sostiene Nohl.

I dati sono stati presentati a Berlino martedì scorso, appena pochi giorni dopo che il pensatoio americano sulla sicurezza Strategic Forecasting Inc (Stratfor) aveva detto che il suo website era stato violato dai pirati informatici dal gruppo di hacker Anonymous, che ha rivendicato l’intrusione e reso pubblici i nomi di varie corporation iscritte a Stratfor.
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domenica 1 gennaio 2012

La tastiera virtuale per iPad



Vi serve una tastiera per l'iPad o per l'iPhone da portare ovunque senza ingombri? Provate con questaVirtual Keyboard, un dispositivo funzionante tramite Bluetooth che proietta dei tasti virtuali su qualsiasi superficie piatta usando la tecnologia laser.

La tastiera virtuale riconosce le "pressioni" dei tasti in forma tridimensionale ed è dotata di un sensore ottico che rileva perfettamente la posizione delle dita, che siano sulla barra spaziatrice o su altri tasti, e di una superficie virtuale orizzontale a infrarossi che intercetta il contatto delle dita con gli stessi "tasti". 


Impressionante, per i dattilografi di professione, il fatto che si possano digitare fino a
 7 battute al secondo senza che il dispositivo si confonda.

La batteria ricaricabile può fornire fino a 2 ore e mezzo di funzionamento con una carica di un'ora e mezzo tramite adattatore di corrente, o in tre ore se la si collega a una porta USB del pc. 
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