lunedì 24 giugno 2013

Speciali Ps4 vs Xbox One: prime sensazioni sui nuovi pad

Prima dell'appuntamento di Los Angeles quello era abbastanza chiaro che le due principali contendenti dell'imminente conflitto next gen, ovvero Ps4 e Xbox One, potessero contare tutto sommato su peculiarità tecniche abbastanza allineate, con l'ago della bilancia, quantomeno sulla carta, leggermente a favore della macchina Sony che, senza entrare in tecnicismi estremi, può contare, a parità di memoria di sistema, su ram più veloce di Xbox One ed in maggior quantità disponibile ai giochi, senza dovr pagare all'os un tributo che, nel caso della macchina Microsoft, diventa necessario per potersi permettere il lusso dell'always on.

A giudicare dai titoli provati in fiera però, siamo ancora ben lungi dal poter giudicare prodotti basati sui kit di sviluppo definitivi di Ps4 ed Xbox One. Diversi titoli, si mormora, giravano su pc con caratteristiche neanche troppo simili a quelle delle nuove console (alcuni addirittura con GPU Nvidia) mentre alcuni sulle console vere e proprie ma certamente non adeguatamente ottimizzati. Ragion per cui sarebbe davvero fuori luogo, in questo momento, azzardare una comparativa sul piano della pura potenza bruta. Quello che però possiamo valutare e anzi siamo contenti di poterlo fare, è l'esperienza di gioco trasmessa dai nuovi pad, visto che abbiamo avuto la chance di effettuare diverse sessioni sia col Dualshock 4 che col pad di Xbox One. Vediamoli nel dettaglio.

Dualshock 4 

Fin dalla presentazione Sony del 20 Febbraio scorso a New York, il pad della Ps4 è stato il vero protagonista della next gen della casa nipponica, anche perchè la forma definitiva di Ps4 è stata svelata soltanto durante la press conference pre-E3 del 10 Giugno.
Potendolo ora toccare con mano, saggiandone gli aspetti reali, possiamo dire di esserne rimasti piacevolmente impressionati. Uno dei difetti principali che venivano imputati al Dualshock 3 consisteva nella perenne sensazione di fragilità che, tra svariati scricchiolii, il controller trasmetteva durante l'utilizzo. Sony evidentemente ha preso nota ed è riuscita a confezionare un pad più voluminoso ed ergonomico, che finalmente restituisce una buona sensazione di solidità, senza per questo risultare sbilanciato o ingombrante. Come già era noto, le leve analogiche, che ci sono sembrate precise e di buona qualità, sono sempre nella stessa posizione rispetto al passato, lasciando quindi alla croce direzionale il primo posto nella scala gerarchica dei controlli direzionali.

La Ps4 attorniata dai suoi pad
 - Screenshot 1
Vista di lato, con le luci dei pad in mostra
 - Screenshot 2
Davvero non male dal punto di vista estetico
 - Screenshot 7
Dettaglio del Dualshock 4 di fronte

Croce direzionale che abbiamo trovato davvero di ottima fattura, ancora migliore e più precisa rispetto a quella già più che buona del Dualshock 3. I pulsanti frontali sono ora completamente digitali: abbandonato quindi il vezzo dei diversi livelli di pressione, mai veramente sfruttato, e privilegiato un approccio più semplice e reattivo. Il comparto dei grilletti laterali è stato completamente rivisto ed ovviamente migliorato (fare di peggio era davvero improbabile). Grilletti superiori finalmente più solidi e reattivi, che offrono spazio ad un comodo alloggiamento degli indici e grilletti analogici sottostanti precisi e modulabili. Finalmente. La parte centrale del pad, incastonata tra il pulsante Share e Option a sinistra e a destra, e il pulsante Home con lo speaker mono sotto, è occupata da un quadrante touch a due punti, cliccabile, e raggiungibile in maniera abbastanza agevole con entrambi i pollici. Per il momento non ne abbiamo sperimentato un vero e proprio uso ingame, ma ci è sembrato reattivo e potrebbe essere sfruttato dagli sviluppatori per funzionalità innovative per una macchina che resta comunque priva di mouse. Il led luminoso presente nella parte alta si illumina di colori diversi a seconda del player rappresentato e dovrebbe essere in grado di interagire anche con la Ps Eye, anche se di questo non ne abbiamo avuto dimostrazione pratica.

Xbox One Pad

Il joypad dell'Xbox 360 era già un signor pad, quindi Microsoft da un lato aveva un'ottima base di partenza, dall'altra non era semplice migliorare qualcosa di già così buono, magari infilandoci dentro pure qualche idea originale. Eppure sembra che ci siano riusciti.
Il controller di Xbox One è stato leggermente rivisto nella forma, rimpicciolendolo appena e rendendolo ancor più ergonomico e comodo da tenere in mano, senza però rinunciare alla solidità. Per la scocca è stata utilizzata una plastica di eccellente qualità, trattata con una superficie leggermente gommata, che contribuisce a migliorarne ulteriormente il grip.
Le leve analogiche, piazzate nella stessa posizione del pad di Xbox 360, sono leggermente più corte e più piccole. Viste da molto vicino mostrano una copertura zigrinata sulla parte dove appoggiano i pollici, anche questa per migliorare la presa, oltre che per dare un look più tecnologico.
Nonostante la riduzione, minima ma avvertibile, gli stick si usano comunque molto agevolmente e offrono una diminuzione della cosiddetta dead zone, ovvero partendo da posizione centrale, la console registra il movimento decisamente prima che in passato.

Il vostro infaticabile inviato s'abbraccia Xbox One
 - Screenshot 4
Il dettaglio dei nuovi grilletti del pad Xbox One
 - Screenshot 5
Sempre il pad Xboz One, visto di fronte
 - Screenshot 8
Il gamepad Xbox One

Questa miglioria, notata anche sul Dualshock4, contribuirà a rendere più reattivi i comandi in alcuni giochi e ad esempio in Forza Motorsport 5 lo sterzo risultava più modulabile e preciso. Buoni anche i pulsanti frontali e i grilletti laterali alti, che si tengono agevolmente sotto controllo con gli indici, tanto da non rendere così complicato come in passato utilizzarli ad esempio per il cambio manuale in un gioco di corse.

Un inciso a parte meritano i grilletti analogici. Davvero ben realizzati, solidi, precisi, con una corsa ancora più lunga e modulare rispetto al passato e con l'aggiunta non da poco delle vibrazioni indipendenti, grazie a due motorini dedicati allo scopo. Giocando a Forza Motorsport 5, ottimizzato per questa feature, la resa data dai due grilletti ai pedali di freno ed acceleratore è notevole, simulando in maniera verosimile la resistenza di pedali reali in seguito alle sollecitazioni in frenata ed in accelerazione. Il discorso vibrazioni è migliorato anche sul pad nel suo complesso e ci è sembrato davvero un bonus non da poco per aumentare il realismo di certe situazioni. Resta il dubbio di quanto questi motori potranno incidere sulle prestazioni della batteria del pad, dubbio che potremo sciogliere soltanto più in là, visto che in fiera tutti i pad erano rigorosamente collegati tramite cavo.

via gamesurf.tiscali.it

iOS 7, chi lo ama e chi lo odia


Le reazioni di designer, giornalisti e opinionisti al nuovo sistema operativo che Apple porterà al debutto su iPhone, iPad e iPod dal prossimo autunno.



Entusiasmante, incoerente, fresco, triste. È sufficiente mettere insieme gli aggettivi più utilizzati da giornalisti, opinionisti e addetti ai lavori per rendersi conto cheiOS 7 – il nuovo sistema operativo mobile svelato da Apple la scorsa settimana – ha letteralmente diviso gli animi.
C’era da aspettarselo, del resto. Per sei anni la piattaforma che ha vestito gliiPhone, gli iPad e gli iPod Touch è rimasta sostanzialmente uguale a se stessa, divenendo di fatto uno dei marchi di fabbrica della Mela. Quasi scontato, allora, che un cambiamento così radicale finisse per creare scompiglio.
Nella ridda di commenti più o meno autorevoli apparsi in questi giorni sul Web, spiccano soprattutto quelli espressi dalla community di designer, fra i più attenti (e severi) nel giudicare il lavoro di Jonathan Ive e soci.
Scrive ad esempio Ben Cline, co-fondatore di Interactive Designer (Rally Interactive): "La buona notizia: l’esperienza d’uso è notevolmente migliorata e la pelle dell’interfaccia utente potrà essere iterata e lucidata nel tempo".
 
Fra i più entusiasti nel battezzare il nuovo OS di Apple c’è Mike Monteiro di Mule Design, che in un messaggio diretto inviato a Om Malik via Twitter spiega: "È una boccata d'aria fresca. Questo (rinnovamento) apre ogni sorta di possibilità. Sono entusiasta perché è nuovo. E fresco. La schifezza creata da Forstall è andata verso la sua logica conclusione. Qualsiasi sistema di progettazione che non può più essere espanso è destinato a morire. Il nuovo materiale è un nuovo inizio, anche se alla fine è anch’esso destinato a morire. Ma in questo momento sono entusiasta di come possa crescere ed essere esteso. Non è perfetto. Ma come designer mi esalta. Come consumatore? Non so".
Più cauto ma comunque favorevole al restyling Raphael Schaad, creatore di alcune app di successo (come Flipboard e iA Writer). "C’è molto lavoro da fare ma la direzione è quella giusta".
Il partito dei detrattori di iOS 7 è capeggiato da Joshua Topolsky, storica firma del giornalismo tecnologico a stelle e strisce, che in una recensione al vetriolo apparsa su The Verge scrive: "Il look and feel è incoerente. Colori aggressivi. Nessun armonia. Nessun tema principale".
Rincara la dose Matt Galligan: "Sono il solo a pensare che le iOS 7 icone della schermata Home sono brutte, poco equilibrate e con un gusto del colore poco attraente?".
 
No, non è il solo. Si chiede ad esempio Ryan Katkov uno dei designer di Life's 360. "Ma a cosa stavano pensando quando hanno progettato l’icona di Safari? “Il gradiente va dal chiaro allo scuro di contrasto, mentre quella della Mail va al contrario ed è collocato su uno sfondo colorato. Perché?".
Ancora più severo il giudizio sulle trasparenze dell’interfaccia di iOS 7: "Odio guardare questo schermo: effetto vetro smerigliato combinato con icone ambigue".
E' proprio la grafica delle icone a scatenare le razioni più veementi: "Game Center è ora una raccolta di gocce 3D messe insieme su uno sfondo bianco, mentre l'icona Fotocamera è qualcosa di più simile a una clip-art posizionata su un rudimentale gradiente di grigio che vuole essere più astratta di quello che è", scrive ancora Topolsky.
C’è chi addirittura accusa Jonathan Ive di plagio o comunque di scarsa originalità:"La nuova e bella app Meteo assomiglia molto a quella di Yahoo", scrive The Atlantics . I più sottolineano invece le analogie fra iOS 7 e l'interfaccia a piastrelloni dinamici di Windows Phone , mentre ai più attenti non sono sfuggiti i richiami  alle animazioni in stile HTC  e al sistema di gesture della posta ispirato a BlackBerry 10.
iOS-evolution-2
Chiudiamo con l’opinione forse più equilibrata fra tutte quelle che abbiamo letto in questi giorni, quella di Craig Mod , designer, scrittore e publisher indipendente: “iOS7 ci fa semplicemente capire che siamo arrivati a un punto in cui il design delle interfacce dei dispositivi digitali non può essere valutato con precisione da lontano. Queste sono cose viventi, sistemi. Dove la fisica, la parallasse, la raffinatezza dei movimenti sono tutti parte del design e il design superficiale è solo una punta piuttosto noiosa di un iceberg che invece è molto profondo. Fino a quando non vivremo il nuovo sistema operativo per giorni sarà difficile dire se il progetto sia o meno di successo. Ciò che è stato delineato si presenta come una base molto razionale su cui estendere il sistema operativo, molto più fuori dal tempo rispetto a quella precedente. Le uniche bandiere realmente rosse che vedo (a parte la cattiva iconografia che però è facile da correggere) sono le scelte che riguardano la traslucenza. Non ho mai visto un caso in cui la traslucenza migliori la chiarezza di una interfaccia. E da quello che abbiamo visto finora, sembra che anche iOS finisca per cadere dalla parte della confusione".

Gli sfondi 3D di iOS 7 su Android: come averli


Ieri, parlando delle caratteristiche del nuovo iOS 7, ci siamo soffermati sugli sfondi che simulano la profondità e che sono in grado di generare un effetto analogo al 3D. La stessa idea era già presente su Android da tempo.



Con questo '3D', muovendo e inclinando il telefono tramite il giroscopio si genera un movimento dell'immagine di sfondo. Così come avviene anche su iOS 7, c'è un breve ritardo tra lo spostamento del telefono e la conseguente modifica della posizione dell'immagine, tuttavia non è talmente ampio da inficiare la sensazione della stereoscopia.
Come avere lo sdonfo 3D - Per installare lo sfondo che si sposta è necessario collegarsi al Google Play, selezionare Applicazioni e fare la ricerca di "3D Image Live Wallpaper" (link). Si tratta di una delle migliori app di questo genere, anche se come contro è a pagamento.
Probabilmente è possibile evitare la scocciatura di dover fornire il numero della carta di credito per un pagamento modesto come questo, in quanto gli operatori (Wind, per esempio) stanno rendendo possibili gli acquisti tramite il credito telefonico residuo.
Compatibilità - L'app, sebbene sia compatibile con tutti i dispositivi Android 2.3 Gingerbread e con versioni software più recenti, in realtà funziona solamente con gli smartphones e con i tablet dotati di giroscopio. Per esempio, su Samsung Galaxy Tab 10.1 l'app è scaricabile (Android 4.0 e giroscopio), ma da Galaxy S Plus(Android 2.3.6 Gingerbread ma niente giroscopio) no.
Solo da Android 4.2 Jelly Bean lo sfondo è disponibile anche in alta definizione.
Come usarla - Al termine del download, per impostare il nuovo sfondo è sufficiente tenere premuto il dito sulla homepage e andare a fare tap sugli sfondi animati. Con l'app di Opotech è possibile modificare anche alcune impostazioni, come la sensibilità dei movimenti, e rendere stereoscopiche anche le proprie immagini. Si noti che l'effetto 3D funziona meglio nelle immagini con elementi ad alto contrasto, e non nelle immagini con tenui sfumature.
3D Image Live Wallpaper non è l'unica applicazione del genere; è possibile dare uno sguardo al Google Play per cercarne delle altre, magari gratuite.

Samsung Galaxy S4 – La recensione

Dopo aver testato e recensito approfonditamente HTC One, è ora di provare anche il suo più grande rivale prodotto da Samsung: stiamo ovviamente parlando di Galaxy S4, di cui abbiamo avuto a disposizione la versione da 16GB nella colorazione Black Mist.

SPECIFICHE TECNICHE

  • Display da 4.99 pollici Super Amoled Full-HD (1920×1080)
  • Processore Snapdragon 600 Quad Core da 1.9 GHz
  • 2 GB di memoria RAM (LPDDR3)
  • 16 GB di memoria interna
  • Slot per la micro-SD
  • Fotocamera posteriore da 13 Megapixel
  • Fotocamera anteriore da 2 Megapixel
  • Batteria removibile da 2600 mAh
  • Android 4.2.2 con interfaccia TouchWiz
  • Dimensioni: 136,6 x 69,8 x 7,9 mm
  • Peso: 130g
  • Wi-Fi a/b/g/n/ac
  • Connettività 4G LTE (100/50 MBps)
  • MHL 2.0
  • IR LED
  • Bluetooth 4.0
  • Sensore Umidità
  • Accellerometro

HARDWARE E CONFEZIONE

Nella confezione completamente riciclabile (che ricordiamo è formata da carta/cartone riciclati e inchiostri vegetali) oltre al nostro Galaxy S4, troveremo un paio di manuali e fogli informativi, il caricabatterie dove inserire il cavo USB-Micro USB (incluso), un paio di cuffie in-ear di ottima fattura e i gommini per adattare gli auricolari al nostro orecchio. Vista la poca memoria interna avremmo preferito trovare anche una Micro-SD, ma piuttosto che trovarci una Classe 1 con 2 GB forse è meglio così.
confezione apertaconfezione aperta
DSC_0515ACCESSORI INCLUSI NELLA CONFEZIONE
Passando al cellulare vero e proprio, la prima cosa che colpisce sono sicuramente le sue dimensioni: Samsung è riuscita a inserire uno schermo da 5″ e a diminuire lo spessore con una larghezza e altezza praticamente uguali a quelle del Galaxy S3. Con anche la batteria inserita il cellulare è leggerissimo ed è molto confortevole da tenere in mano (per chi se lo chiedesse, meglio dell’One).
parte frontaleparte frontale
Il materiale principale è sempre il policarbonato ma ci sono un paio di novità: la prima è la texture particolare che ricopre il device (lo renderà simile al carbonio); la seconda è che i tasti del volume e di accensione e spegnimento sono realizzati in alluminio. Il design è praticamente lo stesso dell’S3, leggermente modificato e migliorato, e molti per questo si sono lamentati: a me sinceramente non dispiace, anche se è chiaro che sarebbe stato meglio un design completamente rinnovato. Comunque và ricordato che questo per Samsung è come un “Galaxy 3S”, probabilmente la vera rivoluzione arriverà col 5.
tasto home e i due tasti soft-touch tasto home e i due tasti soft-touch, da notare la texture nel policarbonato
speaker per le chiamate, logo samsung, fotocamera frontale e vari sensorispeaker per le chiamate, logo samsung, fotocamera frontale e vari sensori
Nella parte frontale troviamo l’ampio display da 4.99″, il tasto centrale “Home” e i tasti touch “Indietro” e “Opzioni”, nella parte alta lo speaker per le chiamate, la fotocamera frontale e i vari sensori insieme al logo Samsung. (che se lo potevano risparmiare)
fotocamera da 12 megapixel con il suo LED-FLASHfotocamera da 12 megapixel con il suo flasH-led
l'altoparlante ha un piccolo inserto in plastica per non farlo coprire quando lo appoggiamol’altoparlante ha un piccolo inserto in plastica per non farlo coprire quando lo appoggiamo
Nella parte posteriore troviamo la fotocamera da 13 megapixel che sporge leggermente rispetto a tutto il resto, accompagnata ovviamente dal suo Flash-LED. Nella parte bassa troviamo lo speaker principale, con un piccolo inserto in plastica che lo terrà leggermente sollevato evitando di coprirlo quando lo appoggiamo su una superficie piana.
DSC_0535parte laterale destra
DSC_0534parte laterale sinistra
Nella parte laterale destra troviamo il tasto di accensione/spegnimento e nella parte sinistra troviamo il bilanciere del volume; entrambi realizzati in alluminio.
DSC_0533parte superiore
DSC_0531parte inferiore
Nella parte superiore del telefono troviamo il jack da 3.5mm per inserire cuffie o cavi audio, il secondo microfono per la cancellazione del rumore e il foro per la porta IR, che ci permetterà di controllare la nostra TV. Nella parte inferiore troviamo la porta micro-USB per il collegamento a computer, memorie esterne o Tv (ricordiamo è MHL) ed infine il microfono per le chiamate.
DSC_0527i due slot per micro-SIM e micro-SD insieme alla batteria da 2600 mAh
Togliendo la cover posteriore troviamo i due slot per micro-SIM e micro-SD, insieme all’alloggiamento per la grande batteria da 2600 mAh.

DISPLAY

Quando ho provato HTC One ho subito pensato che a livello di schermo non avrebbe avuto nessun rivale, e devo dire che mi sbagliavo. Il display Super-Amoled HD montato su Galaxy S4 infatti è semplicemente spettacolare: la resa dei neri è perfetta, la luminosità è alta e i colori non sono troppo sparati come ci si aspetta da questa tipologia di schermo. Grazie all’alta risoluzione inoltre non si notano più le “debolezze” della matrice Pentile, quindi ad occhio nudo non riusciremo più a distinguere alcun Pixel. Ottimi i contrasti mentre i bianchi non sono resi perfettamente, ma nulla di grave.
il galaxy s4 ha uno dei display migliori sul mercatoil galaxy s4 ha uno dei display migliori sul mercato
Se dobbiamo trovarci un difetto, nonostante siano stati fatti miglioramenti rispetto all’S3, la leggibilità al sole è ancora da migliorare. E’ possibile calibrare i colori tramite le impostazioni rendendoli più o meno saturi ed è disponibile una modalità ad “alta sensibilità” per utilizzare lo schermo anche indossando un paio di guanti. Come per il suo predecessore purtroppo la luminosità automatica funziona un pò a caso, è stata infatti una delle prime cose che ho disattivato.

AUDIO

Nulla da dire per quanto riguarda l’audio in chiamata: la qualità è ottima proprio come su Galaxy S3. La ricezione è nella norma e il microfono per la cancellazione del rumore fa bene il suo lavoro. Per quanto riguarda invece lo speaker posteriore sono stati fatti grandi miglioramenti da Samsung: non solo il volume è più alto, anche il suono risulta più chiaro e definito; nonostante a volume massimo perderemo un pò di frequenze basse. Peccato sempre per la sua posizione “infelice”, se fosse stato posto sotto o lateralmente sarebbe stata tutta un altra storia.
le cuffie incluse sono di ottima qualitàle cuffie incluse sono di ottima qualità
Degna di nota la funzionalità Group Play: potremo collegarci ad uno o più Galaxy S4 e sfruttarli come diffusori, per condividere la nostra musica ottenendo un effetto del tutto unico. Buona la resa sonora tramite le cuffie, che sono in-ear e decisamente di ottima fattura.

FOTOCAMERA

La fotocamera è sicuramente la più grande sorpresa di questo Galaxy S4: è semplicemente la migliore che abbiamo mai provato su uno smartphone. Le immagini risultano nitide e con pochissimo rumore, la messa a fuoco e veloce e non fallisce praticamente mai. Anche in condizioni di scarsa luce ambientale non se la cava male, ma in questo campo c’è chi se la cava decisamente meglio. Le impostazioni sono innumerevoli e abbiamo tantissime modalità di scatto fra cui segnaliamo la modalità che ci permette di scattare foto con una breve registrazione audio e la modalità che ci permette di ottenere scatti con soggetti in movimento come già facevamo con Zoe.
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Ottimi anche i video e soprattutto il loro audio: anche qui sono stati compiuti passi da gigante e nella nostra consueta prova in discoteca la distorsione è davvero minima. Segnaliamo la possibilità di girare video in HDR e a 60 fps a patto di diminuire la risoluzione a 720p. Vi lasciamo con alcuni scatti, cliccateci sopra per aprirli:

SOFTWARE

Il telefono, oltre a montare Android 4.2.2 Jelly Bean, eredita ancora una volta l’interfaccia Touchwiz che, sin dal primo Galaxy, è diventata uno standard dei dispositivi mobili Samsung. Le sostanziali differenze a livello di Touchwiz le troviamo all’interno delle impostazioni a partire dalla barra delle notifiche che risulta più completa e personalizzabile. Entrando nelle impostazioni avremo ora a disposizione 4 tab (Connessioni, Dispositivo, Account e Altro) che vanno a raggruppare quelli che sono i settaggi solitamente racchiusi in un unico menu.
Samsung ha inoltre aggiunto davvero tantissime micro-funzioni divise tra SmartAir:
Smart Stay: presente anche sul predecessore Galaxy S III, consente al dispositivo di rimanere attivo se lo si sta guardando; un occhio comparirà nella barra delle notifiche.
Smart Rotation: la rotazione del display sarà automaticamente regolata a seconda dell’angolo di vista rilevato dal dispositivo.
Smart Pause: se mentre guardiamo un video distogliamo lo sguardo dal dispositivo, esso andrà in pausa automaticamente; la riproduzione ripartirà automaticamente non appena torneremo a guardare il telefono. Questa funzione è di dubbia utilità in quanto se si guarda il video in più persone contemporaneamente è facile incorrere in pause inaspettate (molto facile).
Smart Scroll: il dispositivo è in grado di scorrere automaticamente le pagine (di un sito web per esempio) a seconda del nostro angolo di vista e dall’inclinazione della testa.
Air View: questa funzione non è nuova in casa Samsung, l’abbiamo già vista e apprezzata sul Galaxy Note II dove richiedeva però l’uso della S Pen per visualizzare anteprime di messaggi, e-mail, foto ecc.. Tutto questo è possibile su Galaxy S4 semplicemente avvicinando il dito al display.
Air Gestures: forse la funzione più interessante di quelle appena elencate. Tramite la fotocamera frontale il telefono riconoscerà i gesti delle nostre mani e potremo scrollare pagine, immagini, messaggi o altro ancora semplicemente passando una mano davanti al display sia in verticale che in orizzontale.

Come HTC One, anche il nuovo Galaxy S4 è dotato di una porta infrarossi in grado di funzionare come telecomando per i televisori. Il tutto è gestito dall’applicazione WatchOn dove si potranno creare diverse stanze per tutti i nostri TV. (Il divertimento in ristoranti e pizzerie dotato di televisori è assicurato :P )
2013-05-19 17.48.17Con S Healt avremo sempre sotto controllo il nostro stato fisico. L’applicazione, al primo avvio, ci chiederà il nostro nome, altezza, peso, sesso età e livello di attività fisica svolta. S Healt ci monitorerà e ci indicherà la più corretta via per un alimentazione e un’attività sana. In abbinamento è possibile acquistare la Body Scale, una bilancia che comunica direttamente con il Galaxy S4 ed S Healt tramite bluetooth registrando man mano i nostri cambiamenti di peso.
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L’ultima novità di cui vogliamo parlarvi (ma ce ne sarebbero altre delle quali troverete qualche screenshot più in basso) è Group Play; applicazione sulla quale Samsung ha spinto molto anche a livello di spot pubblicitari.

Apple inizia ad eliminare le scorte in eccesso di iPhone 5 presso i rivenditori USA


In vista dell’evento autunnale di presentazione del nuovo iPhone, secondo Mashable Apple avrebbe iniziato a diminuire le spedizioni dell’iPhone 5 e ad eliminare le scorte in eccesso.
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In particolare, secondo la fonte, il rivenditore Walmart ha trovato un accordo con Apple per vendere l’iPhone 5 in abbonamento ad un prezzo inferiore rispetto a prima, passando da 189$ a 129$. Tale prezzo dovrebbe rimanere invariato fino al lancio del prossimo iPhone.
Stessa cosa è avvenuta con AT&T, che ha lievemente abbassato il prezzo dell’iPhone 5 con contratto, e con altri piccoli rivenditori USA. Visto che il nuovo iPhone arriverà ad ottobre, è quindi molto probabile che Apple e gli stessi rivenditori  vogliano eliminare tutte le scorte di iPhone 5 ancora in magazzino, proprio per accogliere al meglio il prossimo dispositivo.

martedì 14 maggio 2013

Microsoft, Windows 8 non va

La voce girava ed era sotto gli occhi di tutti: Windows 8 non va. La conferma però è arrivata direttamente da Tami Reller, Chief Financial Officer e Chief Marketing Officer della divisione Windows: da fine ottobre, dice,  Redmond ha venduto 100 milioni di licenze di Windows 8, 60 milioni nei primi due mesi e poi sempre meno fino ad oggi. Eppure i dispositivi certificati non mancano, sono oltre 2.400, e si parla già del più grande fiasco commerciale degli ultimi 30 anni. Il precedente sarebbe stato segnato dalla Coca-Cola con la New Coke, nuova bibita che avrebbe dovuto sostituire la storica bevanda nera, ma ritirata dopo soli 3 mesi, su richiesta degli utenti. 

Anche in questo caso siamo noi utilizzatori il problema, se così si può dire. Difficile destreggiarsi e capire la ratio che si nasconde dietro l'aspetto chiave su cui puntava Redmond, una piattaforma unica per PC, tablet, smartphone e, in parte, Xbox. La scomparsa del tasto Start, per esempio, ha creato più di qualche perplessità così come la morte del menù Start, sostituito dall'interfaccia Metro e dallelive tile, le mattonelle grafiche, che su tablet e smartphone risultano interessanti ma su PC proprio non convincono. 

A veicolare il sistema operativo poi sarebbe dovuto essere soprattutto il suo tablet, Surface. I computer infatti stanno subendo un inesorabile rallentamento nelle vendite dovuto alla fiammata delle tavolette ma Microsoft non è riuscita a compensare. Secondo i dati forniti da IDC, Redmond ha venduto solo 900mila tablet e attualmente il mercato di Windows 8 e RT è ristretto al solo 2% del mercato globale. 

La beffa poi è che l'azienda va avanti, ma i suoi utenti non la seguono. A quanto riportato da Net Application, Win8 raccoglie solo il 3,2% del traffico generato sui network di Microsoft, seguito dal 4,99 per cento dell'altro fallimento, Vista, dal buon Windows 7, che si pone a 44,7% e dal vecchio ma duraturo XP, che vola ancora a quota 38,7%. Un po' troppo per un sistema operativo uscito nel 2001. 

Insomma, tutto da rifare? Sembra proprio di sì e in fretta. Sette mesi sono tanti prima di dichiarare fallimento (La Coca-Cola ne aveva impiegati solo tre) e la risposta è già pronta: Blue. Abbiamo anticipato alcune caratteristiche del successore di 8 e la più importante sembra proprio il ritorno del tasto Start. La presentazione è prevista per giugno ma qualche piccolo aggiornamento sarà scaricabile già da nelle prossime settimane. Staremo a vedere.

via gadget.wired.it

Jailbreak iOS 6.1.3 e aggiornamento iOS 7, si allungano i tempi: ecco perché


Jailbreak iOS 6.1.3Jailbreak iOS 6.1.3
Il jailbreak iOS 6.1.3 deve fare i conti con gli sviluppi riguardanti l’aggiornamento del sistema operativoiOS 7, che, se da un lato Apple potrebbe presentare tra poco meno di un mese, allo stesso tempo pare sia soggetto a tempi di diffusione più lunghi del previsto.
Al dì là della rivoluzione grafica che è in programma con il colosso di Cupertino, infatti, è necessario tenere in considerazione il fatto che nuove funzionalità per l’intero settore smartphone sono all’orizzonte con il suddetto aggiornamento, portando diversi addetti ai lavori ad ipotizzare che il suo rilascio effettivo possa avvenire piu tardi di quanto si potesse pensare: emblematico, in tal senso, che i vertici di PayPal parlino del probabile arrivo di un lettore per le impronte digitali con il prossimo iPhone.
Insomma, molteplici e complesse le novità riguardanti iOS 7, il cui destino resta incrociato a quello del jailbreak iOS 6.1.3: quali saranno le mosse del gruppo Evad3rs, alla luce delle ultime novità? Le certezze degli hacker saranno condizionate dalla prospettiva di mettere a disposizione degli utenti un tool solo tra qualche mese? Nei prossimi giorno ne sapremo di più.

Xbox 720 diventa "Xbox Infinity"? Un nuovo nome per la console Microsoft


"Xbox Infinity" potrebbe essere il nome della nuova Xbox 720: l'ipotesi è stata rilanciata a un mese dalle prime indiscrezioni

Xbox 720 Non si fa altro che parlare del nome della nuova Xbox: “720″ lo completerà? Oppure Microsoft sta pensando a qualcosa di nettamente diverso rispetto al passato? Non abbiamo ancora certezze, anche se finora i rumor si sono rincorsi all’impazzata: le ultimissime indiscrezioni, per esempio, volevano che la console next gen si sarebbe dovuta chiamare Fusion, dopo la registrazione di domini piuttosto strani da parte del colosso di Redmond.
Oggi, invece, quelli di Ibtimes si dicono convinti che la piattaforma porterà il nome di Xbox Infinity, visto che una parte del logo della console è costituita proprio dal simbolo dell’infinito, posto vicino alla lettera “X” (segno, quest’ultimo, che ha fatto nascere nel corso del tempo altre ipotesi ancora). Non si tratta di una ipotesi nuova, comunque: il logo ha fatto la sua comparsa il mese scorso e sin da allora non sono stati pochi i pettegolezzi.
La nuova Xbox sarà annunciata il 21 maggio e dovrà essere in grado di affrontare la concorrenza nel migliore dei modi: non è tanto Nintendo Wii U il problema, visto il difficile periodo che la console sta attraversando, quanto PlayStation 4, che, almeno finora, è riuscita a catalizzare l’attenzione di tutti (recentemente, tra l’altro, Shuhei Yoshida è intervenuto sulla polemica always online, per attaccare indirettamente i competitor). Non sappiamo se riuscirà a soddisfare le richieste dei consumatori; qualora dovesse farcela, però, una nuova console war avrà inizio.
Chi saranno i vincitori e chi, gli sconfitti?

Nessun ritardo per PS4 in Europa: nuova console prevista per il 2013 (PS4)


Fino a oggi, Sony Computer Entertainment non è stata chiara sulla data di disponibilità di . Ha detto che raggiungerà i negozi nella stagione natalizia, ma non ha chiarito in quali territori. Un recente articolo su Edge sostiene che il lancio di PS4 in Europa sarebbe previsto nel 2014, ma una fonte "coinvolta nel business" PlayStation ha adesso detto a Cvg che non ci sarà, invece, nessun posticipo.

Cvg ha sentito da un insider della società che Sony sta facendo tutto il necessario per garantire che non vi sia alcun ritardo per PS4 in Europa.
Starebbe, anzi, intensificando gli sforzi per conservare la sua posizione dominante sul mercato europeo, visto che Microsoft intende fare progressi per essere più aggressiva in questo territorio. Sony, stando alla fonte di Cvg, non vuole ripetere gli errori del lancio di PS3, giunta sul mercato in ritardo rispetto a Xbox 360 con il lancio europeo posticipato rispetto a quello internazionale.
Nonostante PS3 e Xbox 360 abbiano venduto pressappoco lo stesso numero di unità, Xbox è ancora molto più forte del brand rivale soprattutto negli Usa e nel Regno Unito. Microsoft, ha infatti, venduto 40 milioni di unità di Xbox 360 negli Usa, contro le 25 milioni di unità di PS3 vendute in questo territorio. Quanto al Regno Unito, Xbox 360 si attesta sulle 8 milioni di unità vendute e PS3 sulle 5 milioni di unità.
Sony chiaramente recupera in Giappone e nelle altre nazioni europee, le quali diventano dunque determinanti. D'altronde, Microsoft difficilmente riuscirà a recuperare in Giappone, dove gli hardcore gamers si attendono un tipo di gaming che non Xbox riesce a offrire, mentre con ogni probabilità diventerà più competitiva in Europa con la sua nuova console.
Nel marzo del 2012, il team Xbox si è assicurato i servizi di Phil Harrison, che prima aveva sempre lavorato per il brand PlayStation. In occasione di quell'annuncio, in un comunicato ufficiale di Microsoft si leggeva che Harrison, che avrebbe ricoperto il ruolo di corporate vice president dell'Interactive Entertainment Business (Ieb), "non solo guiderà direttamente la divisione Ieb europea, ma influenzerà le attività in questo territorio attraverso partnership strategiche e tramite esperienze di intrattenimento culturalmente rilevanti per le piattaforme Microsoft, sia per il presente che per il futuro".
Sfruttando la sua profonda conoscenza della sensibilità commerciale del territorio europeo, insomma, Harrison potrebbe essere in grado di rovesciare le sorti di Xbox in Europa.
Al momento non è possibile dire se si possa verificare qualche tipo di carenza nell'offerta di PS4 al lancio, che possa influenzare la distribuzione in uno dei tre territori principali. Secondo Cvg, comunque, se ciò si verificasse, Sony preferirebbe puntare su Usa ed Europa piuttosto che sul Giappone, territorio nel quale il successo di PS4 appare certo a prescindere. Non c'è ancora una posizione ufficiale di Sony a proposito di queste indiscrezioni.

Recensione Samsung Galaxy S4


A distanza di quasi un anno la società coreana cerca nuovamente di superarsi portando sul mercato il suo nuovo smartphone top di gamma: il Samsung Galaxy S4.
Rispetto al predecessore Galaxy S3 troviamo piccoli ma numerosi cambiamenti come un display più grande mantenendo pressoché le stesse dimensioni, numerose funzionalità software esclusive come l’AirView e l’AirGesture e la possibilità di utilizzare contemporaneamente entrambe le fotocamere presenti sul dispositivo.
Molto altro però offre questo dispositivo superlativo, uno smartphone che per la prima volta cerca di sfruttare al massimo ogni singolo componente hardware per offrire al cliente maggior sicurezza, semplicità, velocità e funzionalità.

Hardware

Le caratteristiche tecniche, manco a dirlo, sono avanzatissime. Troviamo un hardware simile solamente su Sony Xperia Z e HTC One – i diretti avversari di Galaxy S4 – da cui differisce solamente per l’avere lo slot MicroSD, la scocca non unibody che permette la sostituzione della batteria e un clock maggiore del processore (da 1.7 a 1.9 Ghz) oltre ad un display da 5 pollici con tecnologia Super AMOLED Full-HD.
La scocca è sempre di policarbonato seppure risulti al tatto e alla vista di maggiore qualità e compattezza rispetto a tutto il resto della gamma Samsung. Anche il bordo risulta essere in policarbonato con un effetto metallo davvero elegante.
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Ad aiutare il Processore Snapdragon 600 di Qualcomm nelle operazioni ci sono ben 2GB di memoria RAM DDR3 e la GPU Adreno 320 capace di far girare in modo fluido e senza problemi qualsiasi gioco e applicazione.
Ancora poca cura per l’Audio ma sul resto non c’è storia!
Sul comparto multimediale troviamo un unico altoparlante sul retro con il foro rialzato come sul Note 2 in modo da non perdere in volume quando il dispositivo è poggiato su di un piano. Sempre sul retro, ma nella parte alta, fa capolino la fotocamera da 13 megapixel con flash LED capace di registrare video in Full-HD (1080p), stessa qualità raggiunta anche dalla fotocamera presente sul fronte che, però, è da 2 megapixel.
Grazie al Wi-Fi Direct Samsung ci regala un’altra perla dopo S Beam: Group Play. Grazie a questa applicazione sarà possibile condividere o riprodurre contemporaneamente su più dispositivi Samsung – che hanno la stessa funzionalità – musica, file e immagini in modo praticamente istantaneo.
La tecnologia LTE non manca, promette una velocità di navigazione internet fino ad un massimo di 100Mbit/s e completa il comparto connettività già di alto profilo grazie al modulo WiFi 802.11 a/ac/b/g/n, il Bluetooth 4.0 e il sensore infrarossi TX/RX.
Nel complesso stiamo parlando di un hardware ben gestito da un software ben strutturato seppur molto appesantito dalle innumerevoli funzionalità che andremo ad analizzare nel dettaglio nei successivi paragrafi.

Samsung Galaxy S4

Processore1.9 GHz Snapdragon 600 quad-core
GPUAdreno 320
RAM2 GB
Memoria interna16 GB
Espansione memoriaSi
Display5 pollici Super Amoled Full-HD
Risoluzione e PPI1920 x 1080 con 441 PPI
Fotocamera anteriore2,1 megapixel, reg. video Full-HD
Fotocamera posteriore13 megapixel, reg. video Full-HD, Double Camera
ConnettivitàLTE 100 Mbit/s, WiFi a/ac/b/g/n, Bluetooth 4.0, Infrarossi TX/RX, Miracast Wireless Display, MHL
GPSSi, aGPS, GLONASS
NFCSi
PorteMicroUSB
Batteria2.600 mAh removibile
Sistema OperativoAndroid 4.2.2 Jelly Bean
Dimensioni137 x 70 x 8mm
Peso132 gr
DisponibilitàInternazionale
Data di lancioAprile 2013
Prezzo (circa)€ 699

Display

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La produzione di display è uno dei core business dell’azienda coreana. Ogni anno Samsung implementa sul suo smartphone flagship l’ultimo nato e, se l’anno scorso è toccata ai pannelli HD, quest’anno è la volta del Full-HD. Con una densità di pixel pari a 441 ppi, come sul Sony Xperia Z, il Galaxy S4 ha un display di tipoSuper AMOLED Full-HD da 5 pollici. Un display ampio, definito, con colori accesi e un ottimo contrasto. Fra i migliori sulla piazza.
Batte con estrema facilità la qualità LCD del display dell’Xperia Z mentre è spalla a spalla con il Super LCD 3 dell’HTC One, dove decidere quale sia il migliore è davvero difficile. L’unica nota negativa che si può fare sul display è il fatto dei colori “sparati” a causa della sovrasaturazione imposta sia dal software che dalla tecnologia AMOLED.
Tutto qui? Ovviamente no. Il display installato sul Galaxy S4 ha diverse particolarità: prima fra queste è la dotazione del vetro Gorilla Glass 3 che, oltre ad essere uno fra i più resistenti, non fa lasciare troppe impronte durante l’utilizzo rimanendo sempre abbastanza pulito; inoltre, caratteristica ancor più di rilievo, è la sensibilità. Il display infatti è capace di riconoscere non solo il tocco lieve sul display ma anche il dito a una distanza di 2-3cm. Grazie a questa peculiarità Samsung ha introdotto tutte le funzionalità della S-Pen, presenti sul Galaxy Note 2, che potremmo utilizzare semplicemente con il nostro dito.
Funzionalità nel dettaglio le trovate nel paragrafo Software, tuttavia è possibile visualizzare delle anteprime di Immagini, Sms, Eventi sul Calendario e altro senza toccare lo smartphone ma semplicemente avvicinando il dito e tenendolo a distanza dallo schermo.
Si può poi notare l’elevata sensibilità anche perché è possibile interagire con lo smartphone usando oggetti metallici (esempio: chiavi, lattine di bibite e, per estremizzare, PC portatili in alluminio…).

Fotocamera

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Anche sul comparto imaging Samsung ha voluto sorprenderci una volta ancora, non tanto per quella posteriore bensì per quella frontale. Andiamo per passi.
La fotocamera sul retro è da 13 megapixel con una lunghezza focale di 4.2mm e un’apertura focale pari a f/2.2. A differenza del “fratellino” Galaxy S3 abbiamo quindi un sensore con maggior densità di elementi fotosensibili ed anche una maggior apertura focale. Può realizzare foto sia in 16:9 che in 4:3 a varie risoluzioni e ISO ed è capace di registrare video a 1080p a 30fps.
La fotocamera frontale invece è da 2 megapixel ma la cosa sorprendente – se così possiamo dire – è che anch’essa è capace di registrare video in Full-HD (1080p) oltre ad essere di buona fattura.
Sul lato software della fotocamera troviamo un paio di cose interessanti: la prima è la possibilità di utilizzare contemporaneamente entrambe le fotocamere per realizzare una foto unica, la seconda è la presenza dei “modi d’uso” proprio come quelli della Galaxy Camera in modo da migliorare la qualità dello scatto in base alla situazione e all’ambiente.
Di seguito, come è nostro solito, trovate una prova di registrazione video a 1080p e alcune foto di test. Se invece volete vedere un foto-confronto con il Galaxy S3 vi basterà cliccare qui.

Prova Registrazione a volume elevato

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Batteria

Samsung Galaxy S4 è dotato di una batteria da 2600 mAh che potrebbe far presumere una buona autonomia essendo di ben 500 mAh maggiore rispetto al Galaxy S3. Tuttavia bisogna considerare che non solo abbiamo un upgrade della stessa bensì anche dell’hardware che la sfrutta: di conseguenza quale durata possiamo aspettarci?
Abbiamo fatto diversi test ed alcuni dati che abbiamo rilevato sono questi:
  • 3G e sensori attivi, medio utilizzo: 8:20 ore
  • 3G e sensori attivi, elevato utilizzo: 6:30 ore
  • 3G e sensori attivi, basso utilizzo: 13 ore
  • Wifi, Sensori attivi, giocando a Need For Speed Most Wanted: -0,7% di carica ogni minuto di gioco
Con questi dati si può ben capire come la batteria non sia sufficiente per un elevato utilizzo mentre si rivela capace di durare tutto il giorno se non stressiamo troppo il telefono. Non si può certo comunque sottovalutare il fatto che un gioco consumi quasi 1 punto percentuale di batteria al minuto.
C’è di buono dunque solo il fatto che la cover, essendo in plastica, è intercambiabile e così anche la batteria, in modo da reperirne una di maggior amperaggio e – di conseguenza – di maggiore autonomia.
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Software

L’aspetto Software è la parte che Samsung ha curato di più. Dopo il primo Galaxy distribuito con l’interfaccia Android classica (il GT-i9500) l’azienda Coreana ha subito capito che l’unico modo per differenziarsi e conquistare velocemente maggiori quote di mercato sui concorrenti era quello di curare il software nei minimi dettagli per migliorare esperienza d’uso e usabilità.
Sul Samsung Galaxy S4 troviamo Android 4.2.2, l’ultima versione ad oggi disponibile, con l’interfaccia grafica TouchWiz 5.0. Nella home screen non si notano modifiche rispetto alla precedente versione dell’interfaccia, mentre la situazione si fa diversa nella barra delle notifiche e nel menu delle impostazioni. La prima infatti è a doppia funzione come in Android 4.2.2 dove, tirando giù la tendina con due dita, vengono mostrati i collegamenti rapidi alle maggiori funzionalità; il secondo invece è nettamente rivoluzionato: ora è suddiviso in 4 schede (Connessioni, Dispositivo, Account e Altro) in modo da rendere più intuitiva e rapida la navigazione all’interno delle numerose voci.
Soffermandoci poi sulla voce Dispositivo abbiamo di che divertirci. Tralasciando le prime voci dove si possono modificare le impostazioni della schermata di blocco, dello schermo, del LED e dell’audio, tipici in tutti gli Android, subito sotto compaiono nuove le sezioni Movimento e Controlli, Schermo Intelligente, Air View e Controllo Vocale.
E quando pensavi di aver visto tutto…
Movimento e Controlli
In questa scheda possiamo attivare e disattivare alcune funzioni che sfruttano il movimento delle mani o del dispositivo. Ad esempio: passando la mano da destra a sinistra o viceversa sopra i sensori posti sopra lo schermo potremo “sfogliare” le foto se ci troviamo nella galleria, o ancora, spostando la mano dall’alto verso il basso o viceversa se siamo nel browser potremo navigare la pagina senza toccare il display.
Di nuovo, se ci stanno chiamando e abbiamo le mani sporche basterà passare la mano sopra questi magici sensori da destra a sinistra e poi di nuovo a destra per accettare la chiamata e attivare in automatico il vivavoce.
Se ci troviamo invece in standby ancora una volta basta passare la mano perché l’S4 ci riveli una breve interfaccia con un veloce riepilogo di chiamate perse, messaggi non letti ed eventuali icone di notifica.
Schermo Intelligente
Samsung ha voluto sfruttare al 100% i sensori installati sullo smartphone. In Schermo intelligente possiamo attivare/disattivare le funzionalità di “Scrolling Intelligente”, per scorrere una pagina web in alto e in basso semplicemente alzando o abbassando la vista; “Pausa Intelligente” invece, metterà in pausa un video nel momento in cui ci distraiamo e non prestiamo attenzione allo smartphone per poi continuare la riproduzione quando la nostra vista torna sullo stesso. In ultimo “Standby e Rotazione Intelligente” che già conosciamo.
Air View
Air View è la tecnologia di cui vi parlavo prima. Grazie a questa il display è capace di riconoscere il nostro dito anche se non è appoggiato al display ampliando così le funzionalità. Passando infatti il nostro dito – senza appoggiarlo sul display – sopra ad alcuni elementi come foto, email, documenti, contatti o sms comparirà un popup che mostra un’anteprima dell’oggetto.
Controllo Vocale
Ultima voce, ma non meno importante, al cui interno possiamo attivare/disattivare alcuni comandi vocali speciali. Per esempio possiamo decidere di voler rimandare o fermare la sveglia quando suona semplicemente dicendo “Rimanda” o “Stop”; scattare una foto dicendo “Cheese” o “Scatta”, accettare una chiamata dicendo “Rispondi” o rifiutarla dicendo “Rifiuta” o ancora controllare il letto musicale dicendo “Successiva” per cambiare traccia, “Aumenta Volume” per alzare il volume e così via.
Non è finita qui però. Non solo il Samsung Galaxy S4 è ricco di queste funzionalità appena descritte che funzionano in modo egregio, bensì è dotato anche di una serie di applicazioni per installate che vanno a completare lo smartphone sotto tutti i punti di vista. Samsung Hub, Apps, Video, Musica, ChatOn e Link sono applicazioni ormai classiche e fanno compagnia alle nuove arrivate Group Play, WatchOn, S Health e S Translate.
Group Play: permette la riproduzione contemporanea su più dispositivi Samsung (che hanno questa applicazione) di una stessa canzone presente su un unico smartphone, oltre alla condivisione di foto, documenti o altri file.
WatchOn: è una sorta di aggregatore di informazioni sui contenuti televisivi che sono in onda o che arriveranno in modo da non perdere più la propria fiction preferita.
S Health: un’app che a 360° monitora il tuo stile di vita, una sorta di diario alimentare che traccia le Kcal assunte con i pasti e perse con l’attività fisica.
S Translate: permette la traduzione di frasi in varie lingue oltre alla possibilità di tradurre direttamente ciò che la fotocamera sta inquadrando.

“E’ tutto oro ciò che luccica” o “tanto fumo e poco arrosto”?

Un po’ e un po’. Dal mio punto di vista ho utilizzato in rari casi la funzionalità dello Scrolling Intelligente ma fa comunque effetto mostrarlo agli amici, più utile invece la funzionalità di Pausa Intelligente che funziona anche all’interno dell’app YouTube. Una nota negativa è la pesantezza del software, è così ricco di funzionalità e applicazioni che non risulta reattivo al 100% come HTC One ed inoltre si mangia molta memoria tant’è che dei 16GB di spazio ne rimangono 9GB a disponibile dell’utente. A mio avviso tuttavia è un buon compromesso tra funzionalità e reattività.

In Conclusione

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Samsung Galaxy S4 durante la presentazione ufficiale a New York non ha dato quell’impressione “Wow!” che era invece riuscito a dare il Galaxy S3 l’anno prima, tanté che è stato rinominato più volte S3s. Tuttavia, personalmente, posso dire che una volta provato a fondo e quindi utilizzato come device principale si colgono molti piccoli aspetti che rendono l’upgrade da Galaxy S3 a Galaxy S4 molto piacevole e con un suo perché.
La dotazione software più completa, i 2GB di memoria RAM, la fotocamera frontale di elevata qualità, il display di eccezionale definizione e ampiezza e le dimensioni invariate, rendono questo dispositivo unico e particolare ben distante dal fratellino minore.
Samsung Galaxy S4 è disponibile sul mercato Italiano e Internazionale a partire dai primi giorni di Maggio ad un prezzo consigliato al pubblico di 699 euro. Ci ha soddisfatto.

Via tuttoandroid.net