«Sono contento ed anche un po' emozionato nel trovarmi qui. Non intervengo a tutte le presentazioni dei nostri centri di distribuzione, ormai sono quasi sessanta sparsi per il mondo di cui ben 17 aperti quest'anno, ma da italiano questa non potevo perderla». A parlare è Diego Piacentini, che di Amazon non è un dirigente qualsiasi ma il vice-presidente, "secondo" soltanto al celebre fondatore Jeff Bezos. «Quella di Castel San Giovanni è una bella storia - spiega - basti pensare che dopo aver aperto il sito italiano di Amazon nemmeno un anno fa, non prevedevamo di creare un centro di distribuzione già nel 2011. A farci cambiare idea è stato l'enorme successo del sito, ma questo è stato deciso soltanto ad aprile a Seattle (la sede americana della società, ndr). Ebbene dopo poco mesi eccoci qua, a riprova che certe cose si possono fare pure in Italia».
Alla base di tutto, poi, c'è una convinzione, quella della crescita del commercio via Internet, non basata su un atto di fede ma sui fatti. «L'e-commerce si espande in modo costante, in Italia con un'accelerazione impressionante anche perché partiamo da posizioni più arretrate rispetto ad altri Paesi. Per questo un anno fa dissi che l'arrivo di Amazon avrebbe rappresentato un'opportunità per tutti, rendendo più popolare l'idea dell'acquisto utilizzando la Rete. Adesso - aggiunge Piacentini - a contribuire alla crescita c'è un ulteriore aspetto, ovvero la diffusione di smartphone e tablet e quindi la possibilità di praticare l'e-commerce attraverso questi strumenti. E gli ultimi dati ci dicono che gli acquisti effettuati in mobilità crescono con una velocità tripla rispetto a quelli compiuti utilizzando il pc».
E la ferma convinzione di un futuro in discesa spiega anche la scelta di Castel San Giovanni. «Qui - spiega Stefano Perego, responsabile italiano di Amazon per la logistica - non solo possiamo sfruttare la posizione geografica strategica per effettuare le spedizioni delle merci in tutta Italia, ma disponiamo di una struttura all'avanguardia e di grandi dimensioni, l'equivalente di quattro campi da calcio, in grado di supportarci pure nei prossimi anni. Il resto lo fa il nostro modo di lavorare, con una gestione evoluta del magazzino che sfrutta al meglio le possibilità offerte dal software». Un magazzino destinato nei prossimi anni a cambiare faccia... «Adesso - conclude Piacentini - circa la metà dell'attività di Amazon è legata alla vendita di prodotti come libri, Cd, Dvd. In futuro le cose cambieranno in fretta, perché questi prodotti verranno "consumati" sempre più in altro modo, utilizzando gli e-book piuttosto che vedendo i film e ascoltando la musica direttamente attraverso la Rete. Ma in compenso sugli scaffali di Amazon ci saranno sempre più prodotti tradizionali pronti alla consegna, come i capi d'abbigliamento ed anche i generi alimentari. E' solo questione di tempo».
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