Nel 2014 la versione del sistema operativo basato su Linux anche per i dispositivi post-Pc e le connected-tv. Il concorrente principale sarà Android, ma anche iOs potrebbe risentire del nuovo arrivato.
Shuttleworth ha sempre parlato di Ubuntu come un "Linux per gli esseri umani". Utenti non tecnici, abituati ad ambienti fatti di finestre, frecce e oggetti da cliccare. Nel mondo sono già oltre 20 milioni, con il sistema operativo giunto alla versione 11.10, con un'interfaccia ormai molto raffinata e perfettamente utilizzabile anche da chi non si è mai spostato da Windows Xp. E la versione post-pc riprenderà certamente l'estetica di "Unity", l'interfaccia grafica dell'ultima versione di Ubuntu, impostata come un ambiente moderno e touch, molto lontana dal "vecchio" Linux.
Canonical parla di contatti avviati con partner produttivi da oltre un anno. Una serie di dispositivi basati su Ubuntu potrebbero dare del filo da torcere a Android, il sistema operativo di Google, e impensierire anche Apple con il suo iOs, per un semplice elemento: il prezzo. Ubuntu è infatti completamente gratuito e così dovrebbe restare anche una volta fatto il salto verso il post-pc. Spazio sul mercato del
resto ce n'è, e l'invasione dei nuovi dispositivi è appena iniziata. Particolarmente interessante potrebbe essere l'applicazione nel campo delle tv connesse, sempre più terreno di conquista per i grandi nomi dell'hi-tech. Forse il 2014 è però troppo lontano. Apple potrebbe entrare nel mercato delle tv già dal prossimo anno, mentre la diffusione di Android è in continuo aumento. I primi esperimenti "toccabili" di Ubuntu potrebbero però già arrivare prima della fine del 2012, e non è detto che il progetto non subisca una propizia accelerata.
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