Va in dirittura d'arrivo l'operazione per portare Facebook in Borsa: la società sta ultimando i preparativi per presentare la documentazione alla Securities and Exchange Commission per il più atteso collocamento pubblico iniziale dell'anno: il «filing» potrebbe essere attuato già mercoledì prossimo, anche se sulla tempistica esatta non è ancora stata presa una decisione definitiva.
Lo ha anticipato il quotidiano Wall Street Journal, secondo il quale la banca d'affari Morgan Stanley è vicinissima a conquistare il ruolo principale nell'Ipo come «lead underwriter», anche se alla rivale Goldman Sachs sarebbe comunque assegnata una posizione di rilievo nelle operazioni di quotazione. Questo, però, rappresenterebbe comunque una mezza sconfitta per Goldman, che aveva insistito parecchio per ottenere per sè la leadership di quella che promette di essere la maggiore Ipo tecnologica. Morgan Stanley, inoltre, consoliderebbe il suo primato nel settore, visto che nel 2011 ha condotto più Ipo nel settore di Internet di ogni altra banca d'affari di Wall Street.
Nessuna conferma ufficiale, comunque, è finora arrivata, ma la sospensione delle contrattazioni sul mercato secondario ha indicato piuttosto chiaramente una accelerazione delle procedure preliminari allo sbarco in Borsa. Le indiscrezioni indicano altresì che la prima società mondiale di social networking conta di poter strappare al mercato una valutazione tra i 75 e i 100 miliardi di dollari. l'Ipo potrebbe dunque raccogliere fino a 10 miliardi di dollari, eclissando i precedenti record relativi ad aziende tecnologiche, compreso il collocamento iniziale di Google (che nel 2004 aveva rastrellato 1,9 miliardi di dollari valutando il gruppo a 23 miliardi).
La presentazione della documentazione a inizio febbraio dovrebbe consentire l'inizio delle contrattazioni in Borsa durante il mese di maggio. La Sec suole infatti prendersi 3-4 mesi di tempo per esaminarla ed eventualmente sollevare obiezioni, prima di dare il suo via libera.
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