Sotto accusa questa volta sono finiti l'iPhone 4S e il servizio iCloud, colpevoli, secondo Motorola Mobility, di aver infranto la proprietà intellettuale delle tecnologie relative all'antenna, alla sincronizzazione, all'apparato di comunicazione dati, al filtro dei dati nelle trasmissioni wireless, all'utilizzo di software aggiunto a device portatili e la messaggistica wireless.
Il nuovo affondo di Motorola arriva dopo due significative vittorie in carta bollata ottenute dalla compagnia a danno di Apple, la prima relativa a una causa avviata in Germania e la seconda inerente il parere favorevole incassato dal giudice in merito alla presunta violazione di tre brevetti di proprietà di Cupertino.
Motorola Mobility attacca nuovamente Apple e lo fa con una causa per violazione di brevetti depositata ieri presso il tribunale del Distretto del Sud della Florida.
In particolare una clausola del contratto prevede l’obbligo per Motorola di chiedere a Big G “il permesso” di fare causa per questioni che riguardano la proprietà intellettuale.
Sulla base di queste presunte violazioni, Motorola chiede che venga emessa un’ingiunzione contro iPhone 4S e iCloud che comporti il blocco delle vendite e della fornitura del servizio negli Stati Uniti.
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