Ma di che cosa stiamo parlando? E' la strana, ma legittima domanda che sovviene alla mente rigirandosi fra le mani un oggetto come l'Htc Sensation XL. Per essere un telefono, è un telefono, nel senso effettua e riceve chiamate né più né meno di quei moloch con grandi tastiere e cornette che hanno giaciuto per decenni sui tavoli delle nostre abitazioni. Però, e la cosa non è un dettaglio, oltre che per le conversazioni l'apparecchio in questione può essere impiegato per una miriade di altri utilizzi, quelli che di volta in volta lo trasformano in un mini computer, in una consolle da gioco, piuttosto che in un riproduttore musicale e persino, considerando lo schermo oversize, in un televisiore in miniatura. Se a questo aggiungiamo la sua predisposizione per tutto quel che riguarda la connettività e la comunicazione, compresa la condivisione sui social network, beh, allora si comprende lo smarrimento di cui sopra. Per adesso device del genere, vengono ancora battezzati come smartphone, ma ci sembra che con l'impetuosa evoluzione dell'hardware e del software anche questo termine cominci ad andar stretto, tanto che la stessa Htc propone un nuovo vocabolo, "superphone", per definirli.
Esaurita la parentesi semantica, osserviamo da vicino "l'ammiraglia" prodotta dall'azienda di Taiwan, titolo già di per sé impegnativo visto che stiamo parlando di un brand ormai collocato al vertice qualitativo fra i produttori di smartphone. Ma per rimanere sulla cima in un settore come questo occorre avere di continuo delle buone idee, e naturalmente saperle mettere in pratica. Il Sensation XL è un adeguato testimonial di questa filosofia, evidenziando fra l'altro una nuova tendenza. Infatti, pur essendo la sua dotazione hardware e software persino esagerata, in casa Htc hanno deciso che ormai un numero uno degno di tal nome deve offrire qualcosa di assolutamente peculiare. Da qui l'abbinamento con il celebre marchio "Beats Audio", testimoniato dal logo impresso sulla scocca nonché dalla presenza, all'interno della confezione, di un paio di auricolari Beats con caratteristico cavo rosso e pochette per il trasporto. "Ora puoi sentire la tua musica proprio come l’aveva pensata l'artista", afferma il produttore. Non sappiamo se sia proprio così, noi ci limitiamo a dire, dopo la prova, che l'esperienza sonora assicurata dal Sensation è la migliore fin qui offerta da uno smartphone, con una presenza dinamica solitamente propria di situazioni d'ascolto più impegnative.
Detto della ciliegia, è opportuno passare alla torta, che colpisce innanzituto per le sue dimensioni. La sigla XL non è affatto buttata lì per caso perché il device è quel che si sarebbe tentati di definire un peso massimo per via dell'ingombro. Ma sarebbe sbagliato poiché alle forme "esagerate" corrispondono appena 162 grammi, e questo senza sacrifici sul fronte della solidità dell'oggetto. Il display multitouch, con i suoi 4,7 pollici, ha una superficie semplicemente impensabile fino a qualche tempo fa, se non altro per il dispendio energetico che avrebbe comportato il suo funzionamento. Problema risolto, se è vero che con la potente batteria da 1600 mAh si scavalla senza troppi patemi la giornata d'utilizzo. Piuttosto, alle dimensioni record dello schermo si accompagna una risoluzione normale, di 480x800 pixel, che comunque non ci ha impedito di apprezzare la qualità delle immagini riprodotte dal Sensation, fra l'altro con una buona reattività al tocco, utile anche in modalità ludica. Per incastonare un tale display si è dovuto inevitabilmente largheggiare sui lati: 132,5 millimetri di altezza e 70.7 di larghezza, mentre lo spessore è ai minimi termini, 9.9 millimetri.
L'esibizione muscolare dell'XL prosegue con la dotazione fotografica e di ripresa. Se davanti c'è un obiettivo da 1,3 megapixel, utile soprattutto per le videochiamate, dietro staziona ben altra fotocamera, con risoluzione di 8 megapixel, doppio flash a LED e autofocus. Ne consegue un'ottima qualità delle immagini, oltre la quale c'è al momento soltanto il ricorso ad apparecchi specializzati nello scatto. Buone anche le riprese in Alta definizione (720p), seppur in questo caso il gap con le videocamere entry level risulta più marcato. Il dispositivo non delude nemmeno per quel che attiene la sua dotazione interna. Il "blocco motore" è costituito da un processore che pur essendo a singolo core gira alla considerevole frequenza di 1,5 GHz ed è assistito da ben 768 mb di RAM. Alla mancanza di uno slot per l'inserimento di schede microSD utili ad aumentare la sua capacità d'archiviazione, il Sensation ovvia con una generosa memoria interna, 16 GB dei quali l'80% effettivamente a disposizione dell'utente.
Come compete ad un top di gamma, l'apparecchio è dotato di tutti i componenti hardware a alto valore aggiunto. Questo significa la presenza di accelerometro, giroscopio, bussola digitale e il chip GPS per la navigazione satellitare. Nella stessa logica esaustiva la connettività del dispositivo, con Gsm/Gprs/Edge (850/900/1800/1900 MHz) e Umts/Hsdpa (850/900/2100 MHz). Ed ancora, non manca il Bluetooth e il collegamento Wi-Fi in modalità 802.11 b/g/n. Consistente è pure il capitolo software del Sensation. Cominciamo con il dire che il sistema operativo è l'onnipresente Android, qui nella sua rodata versione 2.3, ma a conferire personalità al device c'è l'interfaccia proprietaria di Htc, denominata Sense. Non si tratta, infatti, di un esercizio di stile bensì di un'interpretazione grafica e funzionale che aggiunge razionalità al sistema operativo sviluppato in casa Google. In particolare, Sense facilita l'accesso ai programmi installati sul dispositivo, con tanto di effetti e animazioni tridimensionali, permette la fruizione di widget di varia natura (su tutti quello del Meteo), rende più immediato l'utilizzo dei social network. Last but non least, alcuni programmi di particolare importanza, come quello che permette la gestione della suite Office di Microsoft.
Da un device così "attento" all'elemento sonoro e con un display oversize ci si attende ovviamente tanto sotto il profilo della riproduzione multimediale. Htc è stata dunque attenta a non trascurare nulla, affiancando al lettore di file Mp3 anche una comoda radio FM. E se la ripresa di video con l'obiettivo integrato non fa gridare al miracolo, la visione di filmati provenienti da YouTube o altre sorgenti si rivela appagante, con l'ampio schermo che aumenta non poco il coinvolgimento dello spettatore. Un'ultima annotazione per la navigazione sul Web, operazione che beneficia anch'essa delle dimensioni del display. Il browser pre-installato ci è sembrato adeguato e sufficientemente veloce nel caricare le pagine, ma nulla vieta di scaricarne uno alternativo andandolo a prelevare nello sterminato panorama di App presenti sull'Android Market. Resta da dire del prezzo: il Sensation XL costa di listino 649 euro, che diventano meno andando alla ricerca di questa o quell'offerta, come risulta anche da un rapido giro esplorativo su Internet. Comunque una spesa importante, consigliata soprattutto a coloro che sanno come tirare fuori il meglio, che non è poco, da questo "superphone".
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