Ormai non mi scandalizzo più. Nel mercato deglismartphone le battaglie legali sono ormai all’ordine del giorno, basti pensare che negli ultimi vent’anni le grane legate alla guerra dei brevetti sono costate mezzo miliardo di miliardi di dollari (!). Ma sapere che si può arrivare a portare in giudizio una società per abuso di emoticon, beh, devo ammetterlo, questo proprio non me l’aspettavo. Eppure è successo, negli Stati Uniti ovviamente.
Capita che una società denominta Varia Holdings (di proprietà di AOL) abbia depositato un documento di accusa presso la Corte del Southern District di New York citando Samsung e RIM, ree di aver utilizzato unbrevetto depositato nel 2007 presso l’Ufficio Patent and Trademarkstatunitense.
In buona sostanza, i BlackBerry e i dispositivi della casa coreana che utilizzano i tasti per l’immissione rapida delle faccine nei messaggiviolerebbero un brevetto denominato Emoticon input method and apparatus che verte sui sistemi e i metodi per l’inserimento delle emoticon. Come dire che non si può utilizzare un “emoti-button” dal momento che qualcuno ha pensato bene di farne un capitale intellettuale da salvaguardare.
Ma si può? Non entro nel merito della questione, tutta roba per avvocati del settore (a proposito se rinasco mi specializzo nel ramo piantagrane informatiche, roba da lavoro assicurato per i prossimi cento anni); però permettetemi almeno di commentare l’accaduto, con un emoticon ovviamente :-(
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