mercoledì 18 gennaio 2012

Wozniak, uno dei padri di Apple, fan a sorpresa di Android

L''ex socio di Steve Jobs confessa di amare l''iPhone, ma di preferire le funzioni del sistema di Google

"Il mio telefono principale è un iPhone. Ne amo la bellezza. Ma vorrei facesse tutte le cose che fa il mio Android, davvero". Nessun clamore attorno a queste affermazioni, se non fosse che a farle è Steve Wozniak detto Woz, uno dei padri fondatori di Apple, l'ex socio di Steve Jobs che, dopo la sua morte, lo ha paragonato a Luther King e John Lennon.

In una intervista riportata dal Daily Beast, Woz concentra le sue critiche sugli ultimi aggiornamenti fatti dall'azienda di Cupertino. E' l'iPhone 4S, infatti, a dare qualche mal di pancia all'ex socio fondatore di Apple, deluso in particolare da Siri, il software di riconoscimento vocale.

La lamentela è divertente, ma anche feroce: “Prima potevo chiedere a Siri, 'Quali sono i cinque più grandi laghi in California?' e ottenevo la risposta. Ora latita. Mi dà annunci immobiliari. Prima chiedevo: 'Quali sono i numeri primi maggiori di 87?' e mi rispondeva. Ora, invece di numeri primi, ho elenchi per costolette di prima scelta, primi o annunci immobiliari”.

Ma non basta, perché in un altro passaggio dell'intervista, Woz confessa di avere avuto problemi anche quando cercava proprio le costolette: "Posso ripetere più e più volte nella mia macchina, 'Chiama la Lark Creek Steak House', senza riuscire a farlo. Poi prendo il mio Android, dico la stessa cosa, ed è fatta (...) Android è più avanti su questo”.

E le critiche non finiscono qua. Woz si lamenta anche delle funzioni di navigazione satellitare, che sarebbero migliori nei cellulari con il sistema operativo di Google, e con la durata della batteria, che sugli iPhone 4S sarebbe troppo limitata.

Non mancano, naturalmente, anche parole di elogio per il telefonino inventato dall'amico Jobs. Per Wozniak, l'iPhone resta la scelta migliore per quanti sono già utenti Mac, ma anche per chi non ha intenzione di confrontarsi con una tecnologia troppo complessa e non vuole saperne di computer.

Bocciato, invece, il sistema finora messo in campo da Microsoft. Chi conosce il mercato della telefonia, in ogni caso, sa che per Apple l'avversario numero uno è Google, tanto che il suo ingresso nel settore, qualche anno fa, suscitò una reazione rabbiosa da parte del compianto Jobs, deciso a schiacciare l'inatteso concorrente. Un concorrente a cui Wozniak riconosce numerose qualità e, in sostanza, un leggero vantaggio tecnologico in questo momento. In pratica, se Windows ha avuto bisogno di molti anni perché le sue applicazioni eguagliassero le prestazioni dei software per Mac, Android è già più che all'altezza.

In fondo, non c'è poi troppo da stupirsi di questa presa di posizione. Il vecchio Woz ha certamente la mela di Cupertino nel cuore, che ancora oggi dà lustro alla sua biografia e lo ha proiettato nell'olimpo della Silicon Valley, ma resta un ingegnere, e come tale non può non amare sistemi più aperti, su cui è possibile mettere le mani. Così è per Android, basato sul sistema open source Linux e adottato, sia pure con qualche cautela, dalla comunità sostenitrice del software libero. Già nel 2010, Wozniack aveva previsto per il sistema operativo di Google un futuro di dominio sul mercato, e ironizzò sul fatto che l'amico Jobs, per quelle dichiarazioni, avrebbe giocato con una bambola woodoo che lo ritraeva. Chissà se oggi, dopo questa intervista, si sente ancora minacciato da qualche intervento soprannaturale.
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