mercoledì 30 novembre 2011

Il social è sempre più business: Linkedin apre in Italia

Linkedin, l’unico social network “serio” come lo definiscono i suoi manager, apre un ufficio in Italia a Milano sotto la guida di Marcello Albergoni che, per sua ammissione è stato contattato proprio sul social network dai suoi nuovi capi.

"Linkedin - ci dice Ariel Eckstein, responsabile per l’intera Europa - conta 135 milioni di membri nel mondo e un’invidiabile +126% di crescita di fatturato nell’ultimo anno sfiorando quota 140 milioni di dollari".

L’azienda ormai è una delle realtà più interessanti (e concrete) del web con i suoi 1800 impiegati, di cui una decina a Milano, è quotata in borsa a New York e la metà dei guadagni li fa con le soluzioni per la ricerca del personale messe a disposizione dei clienti (in Italia tra gli altri Star e Telecom), un 35% circa viene dalle soluzioni di marketing e, infine, poco meno di 30 milioni di dollari provengono dalle sottoscrizioni a pagamento degli utenti.

In Italia, secondo i dati forniti da Albergoni, gli utenti registrati sono circa due milioni con una crescita del 107% in un anno ed, effettivamente l’impressione comune è che solo in quest’ultimo periodo Linkedin stia realmente prendendo piede nel nostro paese. “L'Italia – sostiene Albergoni – è il secondo per tasso di crescita in Europa – e l’apertura di un ufficio fisico lo dimostra”.

I dieci dipendenti di Linkedin Italia avranno l’incarico soprattutto di portare nuovi clienti proponendo alle aziende le soluzioni disponibili. Si va, appunto, dal supporto alla ricerca del personale al marketing fino all’advertising.

D’altronde cosa c’è di meglio per un’azienda di un luogo virtuale dove si possa contattare potenziali clienti, molto profilati dunque ottimizzando le ricerche, o anche creare community intorno a uno stesso argomento (i gruppi attivi su Linkedin sono 80mila nel mondo).

Dal punto di vista dell’utente la macchina sembra essere molto rodata, anche in Italia, soprattutto se si lavora in ambito It, telecomunicazioni e banche. Se si è furbi e si è disposti a investire un po’ di tempo per completare il proprio profilo, costruire la propria rete e richiedere a qualcuno un parere sulle scorse esperienze professionali, i risultati arrivano. Piano piano possono iniziare i contatti da parte di head hunter o da parte delle aziende stesse.

Esiste anche la modalità di sottoscrizione a pagamento, certo, che potrebbe aprire delle corsie privilegiate, ma il consiglio è di impararne le dinamiche prima di tutto e sfruttarne tutto il potenziale. I creatori della piattaforma di social networking, partendo dal suo creatore Reid Hoffman, dal 2002 hanno quasi lavorato nell’ombra e non si sono minimamente scomposti all’arrivo di Facebook.

Linkedin ha costruito la sua rete, ha migliorato l’interfaccia e aggiunto nuovi tool, come l’integrazione con gli altri social network (occhio, se si connette il profilo Linkedin con quello di Facebook, tutti gli aggiornamenti di stato finiranno in entrambi) e l’interessante Linkedin Today.

Il servizio di aggregazione di news permette di scegliere le fonti da leggere ogni giorno e, d’altra parte, può essere un ottimo strumento per gli editori per portare traffico e contatti ai propri siti, la filiale italiana si occuperà anche di questo tipo di partnership.
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