sabato 29 giugno 2013

Facebook, arriva Reader: il giornale su misura


Il servizio permetterebbe agli utenti di costruirsi un giornale su misura grazie alla condivisone delle notizie pubblicate dai siti e dai social

Dopo gli hashtag e i video su Instagram, Facebook sempre più vicino al lancio di un aggregatore di notizie sul modello di Flipboard e Pulse.Il servizio si chiamerebbe - non a caso - "Reader" e permetterebbe agli utenti di costruirsi un giornale su misura grazie alla condivisone delle notizie pubblicate dai siti e dal social, selezionate e ordinate in un formato adatto al "mobile".
Al momento Reader è in fase di sviluppo e anche il Wall Street Journal, che ha confermato l'arrivo della novità, non si sbilancia sulla eventuale data di lancio ma rivela che Facebook ci starebbe lavorando da un anno.Le intenzioni dell'azienda di Menlo Park sarebbero quelle di portare dalla sua parte quella grossa fetta di utenti che rimarrà orfana dal primo luglio del servizio Google Reader: fino a ora ha consentito agli iscritti di tenersi informati dei contenuti pubblicati sui siti senza doverli controllare di continuo, grazie ai "feed Rss".

Secondo il Wall Street Journal il "giornale" di Facebook prenderà spunto anche graficamente dai già noti Flipboard e Pulse, due app che consentono - previa scelta degli argomenti di cui si è interessati - di avere un giornale fatto su misura,che riunisce le notizie condivise in rete. Al momento Flipboard conta oltre 50 milioni, Pulse 20 milioni.Summly e Wavii, altre due app simili, sono stata comprate rispettivamente da Yahoo! e Google. Oltre al miliardo e passa di iscritti, Facebook si sta orientando sempre più sul mobile visto che negli ultimi mesi sono stati quasi 700 milioni gli utenti che si sono connessi tramite smartphone e tablet.

via tgcom24.mediaset.it

Samsung Galaxy Memo: 4,5 Full HD, Quad-Core 1,4Ghz 2GB Ram! [Rumor]


Rumor derivanti direttamente da Sammobile che parla dell’esistenza di un’altro Top di gamma della famiglia Samsung Galaxy denominato Galaxy Memo, vediamo il tutto dopo il salto:
1060194_173736706130909_484069276_n

Il dispositivo riprenderebbe le linee del Samsung Galaxy S4 ed offrirebbe:
  • Display Full HD 4,5 TFT
  • Processore 1,4Ghz Quad-Core
  • 2 GB Ram
  • Fotocamera da 8mpx
  • Android 4.2.2
  • Samsung Touch Wiz
  • S-Pen
La cosa interessante, a mio personale punto di vista, è la presenza della S-Pen e di tutte le sue funzionalità su un dispositivo con display piu’ piccolo rispetto alla gamma Note.

Per il momento la notizia è da prendere come Rumor!

Tecnologia, Microsoft fa marcia indietro sulla “XBox”


A proposito di questa immagine: Microsoft modifica le regole per la XBox One Tecnologia, Microsoft fa marcia indietro sulla XBox
Microsoft fa marcia indietro sulla “XBox”: si ai giochi usati… E non solo! Scopriamo i dettagli.
L’imminente uscita di Playstation 4di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fadeve aver fatto non poca paura a Microsoft che, dopo le lamentele di migliaia di utenti, ha deciso di rivedere la politica relativa alla “XBox”: stop alla connessione ad Internet 24 ore su 24 della consolle, che poteva, potenzialmente, permettere a Microsoft di controllare contenuti e accessi. Così, la nuova “XBox One” non avrà più questa limitazione.
Alla base della scelta c’erano motivazioni alquanto risibili, ovvero “che lo sviluppo della Banda Larga permette nuove frontiere per l’intrattenimento e i giochi”, ma nessuno ha detto chepermette anche maggiore controllo.
Poco male: le lamentele dei videogiocatori hanno avuto la meglio!

iPhone economico: nuove indiscrezioni!


Arrivano nuovi rumors riguardanti il prossimo iPhone economico di Apple. Tale dispositivo, secondo il CEO di Pegatron TH Tung, sarà commercializzato entro la fine dell’anno e non sarà un vero e proprio modello low-cost ma si collocherà in una fascia di prezzo medio-alta.
Pegatron è l’azienda che dovrebbe realizzare il prossimo iPhone “low-cost”, per la produzione ha assunto 40’000 nuovi dipendenti. All’assemblea dei soci di Pegatron, il CEO TH Tung, si è detto convinto che Apple non commercializzerà mai un modello economico che si possa collocare in una fascia di mercato medio-bassa, infatti il nuovo iPhone low cost avrà un prezzo definito intorno ai 400/500 $.
Sarà ancora il caso di definirlo “iPhone economico”?
Inoltre, nelle ultime settimane sono comparse in rete delle presunte custodie per l’iPhone low cost, tramite queste custodie, AppleInsider ha fatto realizzare un modello di iPhone economico in 3D. La riproduzione in 3D è stata creata con l’aiuto di un noto produttore cinese di custodie per iPhone, il quale avrebbe già ricevuto iprogetti industriali in cui vengono rese note le misure e la forma del nuovo iPhone.
Negli anni precedenti è già successo che produttori asiatici di accessori per prodotti Apple riuscissero a entrare in possesso di progetti industriali, in modo tale da poter avviare la produzione con largo anticipo e farsi trovare pronti appena il prodotto viene ufficializzato.
 iphone_economico_02
Attraverso questi progetti si nota come l’iPhone economico sia molto simile all’ultimo modello in commercio, ma con angoli più arrotondati. La scocca sarebbe realizzata in plastica o policarbonato e dovrebbe essere prodotta in varie colorazioni. Lo spessore del modello economico sarà di 8,50 mm contro i 7,70 dell’iPhone 5.
Microfoni, speaker, fotocamera e tasti hardware non subiranno alcuna modifica rispetto alla posizione che occupano sui modelli attuali.
Ecco il modello realizzato, da AppleInsidere, attraverso le custodie che sono state prodotte:
iphone_economico_01

Garmin, i navigatori satellitari del futuro sono già presenti


Garmin porta l’attenzione su quelle che sono le caratteristiche più importanti della sua offerta di navigatori satellitari per automobili, evidenziando le funzionalità che li rendono dispositivi dotati di funzionalità “Avveniristiche”.



Sono piuttosto noti i prodotti della marca Garmin, compagnia con sede in svizzera, e la brand dispone di un ampio catalogo di dispositivi per la navigazione satellitare di ogni genere. Garmin ha anche tentato la strada degli smartphone con il Garminfone, senza troppo successo, e di recente ha lanciato un prodotto molto simile e dal costo piuttosto elevato, il Garmin Monterra.

Mentre la tecnologia migliora a vista d’occhio e sempre più spesso si parla di sistemi di navigazione e guida assistita implementati nelle automobili, Garmin si dice già in grado di offrire alcune di quelle funzionalità anticipate.
Secondo le parole della compagnia l’intera gamma nüvi rappresenterebbe un termine di novità nella navigazione satellitare. In tali dispositivi troviamo la funzione myTrends che prende nota delle abitudini dell’utente per anticiparne i bisogni. Acquisendo dati sugli spostamenti abituali dell’utilizzatore è in grado di formulare automaticamente un percorso, basandosi sul giorno della settimana e sul momento della giornata. Allo stesso modo i navigatori nüvi sono in grado di riaccompagnare il conducente alla posizione del proprio veicolo fornendo indicazioni grazie alla funzione parking recall.
Garmin Real Directions, poi, porta il dispositivo a fornire indicazioni di guida in tempo reale in modo più intuitivo, basandosi su punti di riferimento reali piuttosto che sui nomi delle strade, avvalendosi del servizio nüMaps Lifetime che fornisce mappe e traffico per l’intera durata della vita del navigatore.
Garmin in particolare indica i prodotti appartenenti alla linea nüvi 2xx7 e, come soluzione top di gamma, il Garmin nüvi 3597LMT, annunciato di recente.
Via | Cartella Stampa

Videogiochi, forse in arrivo la console di Google


Mountain View mira a rafforzare la presenza nel mercato dell’hardware per competere contro Apple
TORINO
Google è al lavoro su una console per videogiochi e un orologio da polso basati sul suo sistema operativo Android. Lo scrive il Wall Street Journal , citando fonti anonime, che hanno anticipato l’arrivo dei dispositivi il prossimo autunno. 

Gli sviluppatori di Mountain View preparano, inoltre, una versione rinnovata del dispositivo di musica in streaming Nexus Q, presentato a giugno dell’anno scorso e mai rilasciato, ma già bersaglio di critiche. 

Per competere al meglio contro la rivale Apple, Google si è lanciato nel mercato dell’hardware e ora una console per videogiochi potrebbe offrire una significativa opportunità per espandersi oltre la sua roccaforte di smartphone e tablet. Il sistema operativo Android è il software mobile più diffuso al mondo, presente su tre quarti degli smartphone venduti. Google non ha rilasciato commenti.

Smartphone, arriva una tariffa “flat” per il traffico dati all’estero: la mossa di Vodafone


Bello avere uno smartphone. Ci permette di fare un sacco di cose. Peccato che non appena sei arrivato a Mentone il tuo smartphone da 700 euro diventa un telefonino da 20 euro. Magia al contrario delroaming. Quando si passa alla rete di un operatore straniero partono i salassi. Finché si trattava di chiamate ed sms, un po’ di anni fa, tutto sommato ci si poteva salvare, con qualche cautela. Con il traffico dati non c’è soluzione. Lo si disattiva (lo fa il 44% dei “frequent flyer”, secondo una statistica TelecomPaper-Travelling Connect) e come rabdomanti ci si mette in cerca di una rete wi-fi. In caso contrario, bastano pochi megabyte per far decollare la bolletta. Esistono “pacchetti dati” acquistabili per mitigare la spesa e non restare del tutto appiedati. Anche così però si spende non poco per avere pochissimo (una manciata di mega al giorno).
Qualcosa si muove però. Vodafone ha lanciato un’offerta per l’estero, la prima a poter essere considerata una tariffa “flat” (anche se non lo è del tutto).Smart Passport costa 3 euro al giorno e dal 1 luglio consentirà di usare lo smartphone per i dati senza patemi (sono 500 MB al giorno alla massima velocità su rete 3G, oltre i quali scende a 32 Kbps; ma è difficile pensare di superare il mezzo Giga in un giorno, con un uso “normale” da smartphone). Per i clienti con un abbonamento Relax ci sono anche chiamate ed sms illimitati. Per quelli con ricaricabile sono invece compresi 50 minuti di chiamate e 50 sms. L’opzione Smart Passport può ovviamente essere disattivata ma, una volta attivata, addebita i 3 euro solo se si fanno chiamate, sms o scambio di dati su una rete estera. Dove funziona la nuova opzione per l’estero? Sostanzialmente in Europa, intesa geograficamente. Quindi nei 27 Paesi dell’Unione ma anche in Svizzera, Norvegia, Islanda, Turchia. Di fatto mancano all’appello solo Bosnia, Serbia e Montenegro, oltre ai Paesi ex-Urss (Ucraina, Russia, etc).
In un certo senso Vodafone anticipa così la tendenza dettata dalla Commissione europea, con la responsabile delle Tlc Neelie Kroes che da tempo punta a ridurre e perfino ad azzerare i costi di roaming (l’obiettivo è che l’eliminazione sia ratificata nel 2014 e diventi operativa, indicativamente, dal 2016 ma – a differenza di quanto hanno scritto diversi media di recente – non ci sono al momento né certezze né una road map definitiva; ci sono invece certezze sulla diminuzione del costi del roaming). Smart Passport non è una panacea per tutti i problemi dello smartphone all’estero ma se non altro introduce costi certi e una quantità di dati tale da essere considerata “illimitata”. Insomma, per soggiorni brevi in un Paese europeo si può finalmente tenere abilitato il roaming sul traffico dati senza il timore di sgradevoli sorprese. “Non facciamo beneficenza – ha detto durante la presentazione Stefano Gastaut, direttore consumer mobile di Vodafone Italia – ma l’obiettivo è mantenere alto il livello di soddisfazione dei nostri clienti e conquistarne di nuovi. Se non succede questa seconda condizione, sarà un’operazione in perdita per noi”. Gastaut si è anche detto abbastanza sicuro che nessun concorrente sarà in grado di replicare l’offerta di Vodafone a breve. Resta scoperto il fronte extra-europeo, Stati Uniti in testa. “Ci stiamo lavorando” ha detto il manager dell’operatore inglese.
Detto di Vodafone e della sua mossa, che cosa offrono gli altri operatori?
Gli utenti 3 Italia probabilmente conoscono da tempo l’opzione “All’Estero Come A Casa”, che permette di sfruttare le stesse condizioni italiane (per chiamate, sms e traffico Internet, sia per i piani Ricaricabili che Abbonamento) quando si sotto una rete “3″ straniera. I Paesi sono un numero limitato (Austria, Danimarca, Gran Bretagna, Irlanda e Svezia) ma per chi va spesso a Londra è la soluzione migliore. Attenzione però a verificare di essere sotto copertura “3″, soprattutto per il traffico dati (cautela che per altro gli utenti “3 Italia” dovrebbero avere anche in patria, visto il roaming su rete Tim quando la rete “3″ non è disponibile). Attenzione allo scatto alla risposta però: all’estero è 50,42 cent per le chiamate e 10 cent per Internet. Meno nota è invece forse l’opzione Internet Daily Pass che al costo di 5 euro (dal 1 luglio) mette a disposizione 100 MB da utilizzare quando ci si trova all’estero (dal ricevimento dell’sms di attivazione fino alle 23:59 del giorno successivo) su smartphone, tablet o chiavetta Internet. L’opzione è utilizzabile con gli operatori partner in più di una ventina di Paesi (Belgio, Bulgaria, Croazia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Liechtenstein, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svizzera, Ungheria, Usa).
Wind ha alcune proposte interessanti, soprattutto nei profili All Inclusive. I clienti in abbonamento con All Inclusive Unlimited Premium (39 euro al mese in promozione) hanno a disposizione anche 120 minuti/mese di chiamate effettuate o ricevute, 120 sms/mese e 250 MB/mese in Unione Europea, Svizzera e USA . Per gli altri profili: All Inclusive Europa&USA (per ricaricabili), al costo di 2 euro per ogni giorno di effettivo utilizzo, offre 30 minuti per effettuare o ricevere chiamate, 30 SMS e 30 MB (valida in zona Ue, Svizzera e Usa); All Inclusive Europa&USA (per abbonamento e P. IVA), al costo di 7 euro offre per una settimana 120 minuti per effettuare o ricevere chiamate, 120 SMS e 120 MB. Anche quest’ultima opzione è valida in Ue, Svizzera e Usa; si disattiva automaticamente dopo una settimana ed è valida in zona UE, Svizzera e Usa.
Resta Telecom. Per ora Tim ha un approccio meno aggressivo sulle tariffe ma dal primo luglio andrà comunque a limare i costi per i suoi utenti. ConTim in Viaggio Full, in Europa o in Usa sarà possibile navigare fino a 25MB al giorno con 3 euro al giorno (attenti ai consumi ulteriori: 1 euro a MB, con tariffazione a scatti anticipati di 100 KB). Nel resto del mondo le tariffe restano improponibili (con 5 euro al giorno si hanno da 2 a 5 MB al giorno, a seconda dei vari Paesi; oltre questo plafond super-minimale si pagano 2 o 3 euro a Megabyte).
Insomma, non siamo ancora entrati nel Migliore dei Mondi Possibili in cui viaggeremo per tutto il globo senza preoccuparci dei dati che il nostro smartphone scambia in rete. Ma Vodafone ha aperto una breccia già da oggi, in attesa che l’Unione europea la allarghi a forza. Per un viaggio breve nel Vecchio Continente è possibile non rinunciare più al traffico dati, in cambio di una ventina di euro per una settimana. Non pochissimo in assoluto, ma poco rispetto a quanto avremmo speso finora. Con costi certi e senza ansie e senza brutte esperienze: chiunque abbia dimenticato di disabilitare il roaming sui dati all’estero ha imparato, sulla sua pelle, la lezione.
Tra le altre offerte che l’operatore inglese ha presentato a Milano c’è anche un piano per il traffico dati all’estero dedicato a tablet o chiavette: 6 euro al giornoper 1 GB nelle 24 ore. E uno smartphone, Vodafone Smart Mini, con display da 3.5 pollici e Android 4.1, ad appena 59 euro (fino al 31 luglio, poi 79 euro): un prezzo record che lo trasformerà in un probabile best seller.

iPhone, ecco lo smartwatch (non ufficiale)


Foxconn, uno dei principali fornitori della società di Cupertino, annuncia il suo primo orologio multifunzione compatibile con il Melafonino. Un antipasto, forse, di quello che Apple presenterà nei prossimi mesi.


Smartwatch, dopo tante parole si passa ai fatti. Nell’attesa di scoperchiare il pentolone dei principali player dell’Olimpo tecnologico (leggasi Apple, Samsung e Google) qualcosa di interessante inizia già intravedersi. È il caso di questo avveniristico orologio mostrato mercoledì da Foxconn nel corso di un assemblea degli azionisti, un dispositivo da polso che permette di collegarsi wireless all’iPhone per visualizzare in prima battuta tutta una serie informazioni chiave: le chiamate entranti, ad esempio, ma anche i postin bacheca di Facebook piuttosto che il battito cardiaco e altre funzioni vitali.
Naturalmente, trattandosi di un dispositivo sfornato da uno dei più importanti fornitori mondiali di Apple, è lecito chiedersi se non si tratti in realtà di un prodotto pilota voluto dalla stessa società americana per sondare gli umori del mercato. Benché si tratti di oggetti molto chiacchierati, i primi esemplari di smartwatch presenti sul mercato (come ad esempio lo SmartWatch di Sony ) non hanno ancora dimostrato un potenziale dirompente.
Foxconn, dal canto suo ha già fatto capire da tempo di volersi smarcarsi dal ruolo di mero fornitore per provare ad affermarsi come vendor indipendente. E con grandi ambizioni. Lo stesso presidente di Hon Hai (il mega-gruppo cinese di cui Foxconn è parte) ha rivelato che è intenzione della società portare all’interno del proprio smartwatch funzioni evolute, prima fra tutte un sistema di riconoscimento delle impronte digitali.
Insomma quello di Foxconn potrebbe essere davvero un progetto parallelo. Già, e allora Apple? Quel che sappiamo di certo (o quasi) è che Tim Cook e soci stanno valutando tutta una serie di componenti destinati al progetto iWatch, a cominciare dai display(le ultime indiscrezioni parlano di uno schermo Oled da 1,5 pollici). E che hanno ordinato alla stessa Foxconn di produrre un tiratura limitata di dispositivi da polso (circa un migliaio di pezzi) da utilizzare in fase di trial. Poca roba, insomma. Per capirne di più dovremo aspettare ancora.

venerdì 28 giugno 2013

iPhone 6 in autunno: su cosa punterà la concorrenza?


Ancora non sappiamo quando il nuovo melafonino arriverà negli Apple Store di tutto il mondo: l’azienda di Cupertino, infatti, continua a mantenere il più grande segreto, senza nemmeno far trapelare una minima indiscrezione, su quello che sarà il suo nuovo, chiaccheratissimo, iPhone6. Ma già ora siamo in grado di stilare alcune delle sue future caratteristiche, di conoscere un periodo approssimativo di uscita, l'autunno 2013, oltre a interrogarci su quali saranno le mosse della concorrenza.
Ogni uscita di un nuovo iPhone è seguita con eccitazione dagli appassionati del settore: persone in fila fuori dai negozi, presentazioni e caratteristiche pronte a stupire e stimolarci all’acquisto. Quest’anno, però, quello che tutti noi chiamiamo iPhone 6 potrebbe avere una dura concorrenza da parte dei device Android,Nexus e Samsung Galaxy in primis.
L’azienda sudcoreana, infatti, sta già riscuotendo record di vendite con il suo Galaxy S4 e con i vari modelli a esso dedicati e potrebbe uscire con il suo Galaxy S5 già nella primavera 2014, a pochi mesi dalla release del melafonino. Dal canto suo, invece, Nexus 5 dovrà rifarsi dalle troppe controversie del suo predecessore Nexus 4 per ridare lustro a una serie di smartphone (e tablet) che sin dalle origini erano stati molto amati dal pubblico.
Oltre iPhone 6, Apple potrebbe giocare la carta dell’iPhone low cost: anche questo molto chiaccherato, potrebbe far convertire alla mela molti consumatori che, non potendo permettersi il modello completo, da anni erano ormai passati al più democratico Android. Dunque, anche su questo campo la concorrenza potrebbe essere molto spietata e, come al solito, non ci resta che attendere notizie ufficiali da Apple (e non solo) per scoprire ulteriori dettagli sul futuro dei dispositivi mobili!

Facebook, un bug diffonde sei milioni di dati personali degli utenti


ROMA - In pieno Datagate, spunta un'altra grana per Facebook. Un 'bug', un errore in un software, ha agevolato la diffusione di sei milioni dei dati personali di iscritti al social network. A fare 'outing' la stessa azienda californiana che spiega di aver allertato le autorità negli Stati Uniti, Canada ed Europa e che non ci sono prove che il baco sia stato utilizzato per un'intrusione «maligna». 

LA FALLA NEL SISTEMA Il bug dovuto ad un errore tecnico si è diffuso tramite uno strumento che consente di aggiornare la propria lista di contatti o di indirizzi su Facebook. In particolare, sarebbe legato ad una funzione che elabora le agende dei contatti per dare segnalazioni di possibili nuove amicizie. È stato eliminato in 24 ore, troppo tardi però per evitare la dispersione dei dati personali. 

I DATI DIFFUSI
 Sei milioni di indirizzi e-mail e numeri di telefono sono stati condivisi, secondo gli stessi dati forniti dall'azienda di Menlo Park in un documento ufficiale. «Rispettiamo la privacy, è uno dei nostri scopi farlo seriamente, abbiamo un team di tecnici che segue ogni evoluzione ma in questo caso non siamo riusciti a farlo al cento per cento. Abbiamo già risolto il problema e manderemo una mail per contattare gli utenti», fa sapere la società californiana. Il tema della privacy riemerge così prepotentemente nei giorni del Datagate, che ha visto la stessa Facebook e altri colossi del web dichiarasi estranei al programma Prism - il controverso programma di controllo ad opera della National Security Agency - e stringere accordi con le autorità Usa per poter diffondere pubblicamente agli utenti notizie sul numero di richieste di controllo ricevute. 

LA BUONA NOTIZIA A risollevare l'umore dell'azienda di Mark Zuckerberg ci pensa però il successo dell'inserimento dell'opzione video nell'app del fotoritocco Instagram, acquistata da Facebook quasi un anno fa. Nella prima giornata di lancio sono stati caricati ben 5 milioni di clip. «Ci vorrà un anno per vederli tutti», spiega il sito Cnet che ha ricevuto i dati dall'azienda. Numeri che fanno pensare come la sfida sia su due fronti: rivolta a Vine, l'app concorrente di Twitter, ma anche a YouTube la più grande piattaforma al mondo di video-sharing di prorietà di Google.

via ilmessaggero.it

Sony sistema la Playstation 3


Pronto un nuovo aggiornamento per la console. Che risolve il problema delle console bloccate dopo l'update precedente.
Roma - C'è voluto un po' più di una settimana per venire a capo definitivamente della questione, ma ora c'è una patch ufficiale e (si spera) definitiva per i blocchi causati alle Playstation 3 dal firmware 4.45. Sony ha pubblicato sul suo sito la nuova release 4.46, assieme a una dettagliata procedura per riportare in vita le sfortunate console incappate nei guai del firmware precedente.

La scorsa settimana, parecchi utenti avevano lamentanto il "brick" della loro Playstation in seguito all'aggiornamento ufficiale del firmware. Sony aveva confermato il problema e si era scusata per quanto accaduto.

La metodologia descritta da Sony richiede un'unità esterna (USB o altri formati, a seconda del modello della console), il riavvio della macchina in modalità "Safe" e l'aggiornamento manuale alla nuova versione del software. Nel caso qualcosa dovesse andare storto, si può ritentare l'aggiornamento: se la console non torna in vita, sarà necessario rivolgersi all'assistenza Sony. (L.A.)

Kinect per Xbox One non sarà collegabile al PC


xbox-one-620x350
Cattivissima notizia per gli appassionati di Xbox. Microsoft, infatti, ha appena annunciato che Kinect non sarà collegabile al PC. Questo significa che, i possessori di un dispositivo Kinect, saranno costretti ad usarlo solo con la console e non ci sarà nessun adattatore in grado di compiere una modifica al fine di renderlo compatibile.

Di conseguenza, chi vorrà utilizzare Kinect su PC sarà costretto ad attendere il nuovo Kinect per Windows. Proprio a tal senso, Microsoft ha annunciato che il suddetto modulo sarà lanciato nel 2014. Per accelerare la produzione, la società statunitense ha aperto le iscrizioni agli sviluppatori: a partire da novembre chi vorrà sviluppare su Kinect per Windows riceverà un dev kit del nuovo dispositivo al prezzo di 399$.
Ecco quanto annunciato da un portavoce Microsoft: “Kinect per Xbox One non avrà un adattatore che permetterà di collegarlo al PC. Questa funzione sarà invece presente su quello che sarà Kinect per Windows, dispositivo che potrà essere collegato al PC usando una porta USB3″

Windows 8.1: c'è l'anteprima


Win81.jpg
Windows 8.1 è disponibile in anteprima per il download gratuito dalla rete. Molto già si sapeva, ma non mancano novità dell'ultim'ora.
Il tasto Start tanto anelato dagli utenti ritorna, vedremo maggiore integrazione con il motore di ricerca Bing, con Skype e Skydrive. Inoltre il sistema operativo potrà stampare in 3D.
Windows 8.1 supporta un'ampia varietà di PC e tablet. Gli sviluppatori hanno la possibilità di cimentarsi nell'implementazione di App che potranno trovare estimatori e acquirenti in Windows Store. La gestione dei benefici economici prevede che l'80% dei ricavi resti ai programmatori per l'intera vita dell'applicazione, una volta superato il limite di 25.000 dollari.
Windows Store è stato interamente rivisto per Windows 8.1. Ciò consentirà di portare le App ai clienti con immediatezza ed efficacia.

Nokia Asha 210 in vendita in Italia, prezzo



Anche in Italia è finalmente disponibile il nuovo Asha 210, terminale low cost del gruppo finlandese dedicato espressamente al pubblico giovane.
Lo smartphone, che fa parte della serie Asha già presente sul mercato da diverso tempo, costa 79 euro ed è disponibile nei principali store e catene di vendita di prodotti tecnologici oltre ai siti web di ecommerce.

Fra le caratteristiche tecniche, ricordiamo la tastiera QWERTY, il display da 2,4 pollici da 65 mila colori, con risoluzione 320 x 240, memoria interna da 64Mb espandibile con schede MicroSd.
Lo smartphone supporta le connessioni Bluetooth, WiFi, EGPRS e MicroUSB. Come già detto, si tratta di un terminale essenziale e destinato ai più giovani, considerando la presenza del tasto Facebook che permette con un solo click di accedere direttamente al proprio profilo sul social network. Il peso è estremamente contenuto: meno di 100 grammi.



Incubo virus sui telefonini Aumentano i danni per smartphone e tablet


Gli attacchi informatici più frequenti su piattaforme mobili sono gli sms-inganno (48%) che imbrogliano l'utente per fargli inviare costosi messaggi a numeri 'premium'. A seguire le applicazione false (29%) e i programmi 'spia' (19%) che raccolgono furtivamente password
Ipad
Ipad
Roma, 26 giugno 2013 - Il crimine informatico è in aumento. Il numero di smartphone e tablet colpiti dai virus cresce sempre di più. L'ultimo rapporto annuale di Juniper Research evidenzia che da marzo 2012 a marzo di quest'anno c'è stata una crescita record di minacce sulle piattaforme mobili: +614%, il tasso più alto di sempre, con oltre 276mila applicazioni 'maligne' rilevate. Nel mirino dei cybercriminali ci sono per lo più i dispositivi basati su Android, sistema operativo di Google che raccoglie il 92% delle minacce.

Si tratta di una crescita quasi esponenziale del dilagare di virus informatici e altri programmi dannosi sui telefonini e altri dispositivi mobili: l'anno precedente l'aumento era stato 'solo' del 155%. Altra tendenza degna di nota è l'accanimento su Android. Più che cercare di craccare tutti i sistemi, i criminali informatici pare abbiano concentrato i loro sforzi su quello più diffuso. Android appunto, che secondo l'ultima ricerca di Canalys rappresenta il 60% della fetta di mercato degli smartphone (a seguire Apple e Microsoft rispettivamente col 19 e il 18%). Ma tutti gli altri, avvertono gli analisti, non sono immuni, nemmeno gli utenti iOS di Apple. Gli attacchi informatici più frequenti su piattaforme mobili sono glisms-inganno (48%) che imbrogliano l'utente per fargli inviare costosi messaggi di testo a numeri 'premium'. A seguire le applicazione false (29%) e i programmi 'spia' (19%) che raccolgono furtivamente password e altri dati dell'utente.
LA DIFESA DI GOOGLE - Utenti del web sempre più informati sulle minacce informatiche. Con questo obiettivo Google aggiorna il suo 'Rapporto sulla Trasparenza' online inserendo una nuova sezione, 'Navigazione Sicura', dedicata a malware e phishing, ovvero al censimento di quei programmi dannosi per il computer e delle truffe in rete finalizzate alla sottrazione di dati sensibili o credenziali di accesso ai servizi in rete. Ogni giorno il motore di ricerca segnala come 'dannosi' o 'infetti' 10mila siti web.
I dati, spiega Mountain View sul suo blog, arrivano dal suo programma volto a etichettare tutti i siti web portatori di un qualche tipo di minaccia informatica. Eventualità indicata di volta in volta agli internauti che cercano di accedervi con una pagina rossa di avviso 'pericolo'. Oltre alle statistiche sul traffico o alle richieste di rimozione ricevute da autorità, sulla pagina web dedicata alla trasparenza è possibile da oggi consultare, in italiano, le informazioni sugli avvisi visualizzati ogni settimana nel browser (Google Chrome, Mozilla Firefox e Apple Safari) dagli utenti quando si imbattono in un indirizzo ritenuto non sicuro, i siti contenenti codice dannoso o quanto frequentemente si verifica una nuova infezione dovuta a vulnerabilità non risolte. C'è anche una mappa della provenienza delle minacce informatiche: al top l'Europa centrale ma anche l'India. In Italia l'11% dei siti analizzati ospitano malware

Musica in streaming, Microsoft a caccia di utenti: presto la nuova versione di Xbox Music


Dopo Google e Apple la casa di Redmond si rinnova:
sarà cruciale il fattore prezzo.




Dopo Google e Apple arriva Microsoft: il settore è quello della musica in streaming. Secondo le fonti interpellate da The Verge ed Engadget, la prossima settimana la casa di Redmond lancerà una nuova versione di Xbox Music disponibile online. La soluzione estenderà a tutti gli utenti quanto già offerto dall'omonimo servizio sulla console di videogiochi Xbox 360 e all'interno dei sistemi operativi Windows 8 e Windows Phone. E andrà a concorrere con i vari Spotify, Deezer, Napster e i nuovi arrivati Play All Access Music di BigG e iTunes Radio della casa della Mela.
LIBERO ACCESSO - Le indiscrezioni trapelate nelle ultime ore fanno riferimento alla possibilità di ascoltare le canzoni e gestire le proprie playlist attraverso il browser e di scegliere fra una versione gratuita e contenente messaggi pubblicitari e una a pagamento. Qualcosa, quindi, di molto simile a Spotify. Apple si è invece orientata verso il modello Pandora e andrà a proporre l'ascolto e la creazione di stazioni radio secondo i propri gusti musicali. Al momento la versione premium di Xbox Music costa 10 dollari al mese: bisognerà vedere se Microsoft proverà a ingolosire il grande pubblico con un cartellino più basso.
IL FATTORE PREZZO - Proprio il fattore prezzo sarà cruciale in un settore relativamente giovane in cui i nuovi attori si sono già ritagliati uno spazio di tutto rispetto e le grandi Web company devono riuscire a proporre qualcosa di, se non innovativo, abbastanza ben fatto e conveniente per guadagnare terreno. L'indipendenza dei vari Spotify e Deezer è fra l'altro un punto di forza perché non hanno limitazioni legate al sistema operativo quando si sbarca sui dispositivi mobili.
A CACCIA DI UTENTI - In Google, Apple e Microsoft convivono invece, da un lato, la volontà di raggiungere un numero sempre maggiore di utenti con i loro servizi e, dall'altro, l'interesse a confinarli in un recinto proprietario. Parallelamente alla novità a proposito della quale Redmond potrebbe iniziare a dare qualche dettaglio durante la conferenza degli sviluppatori iniziata mercoledì arriva anche il supporto delle schede SD e un ritocco grafico dell'applicazione Xbox Music con l'aggiornamento a Windows 8.1.

Debutta il Galaxy S4 Lte Advanced: può scaricare un film in 40 secondi


Due volte più veloce del 4G, dieci volte superiore al 3G: con una capacità di trasferimento pari a 150 megabit al secondo, la rete mobile Lte (Long term evolution) Advanced realizzata dall'operatore sud coreano SK Telecom ha stabilito il nuovo primato mondiale in fatto di velocità di connessione dati. 
Cosa significhi poter disporre di tale capacità a bordo del proprio telefonino lo dice un esempio molto concreto: per scaricare un film di 800 Mbyte servono soli 43 secondi, contro gli 80 necessari sfruttando l'attuale rete Lte.

Altri smartphone ultra veloci in arrivo 
L'esperimento andato in scena con successo oggi a Seoul ha visto come protagonista annunciato la versione Lte-A del nuovo super smartphone Galaxy S4 di Samsung, di fatto il primo terminale al mondo dotato della nuova tecnologia 4G "avanzata" (e primo del produttore ad integrare il nuovo processore quad core Snapdragon 800 di Qualcomm) a vedere il mercato. 
Altri telefonini in grado di raggiungere le stesse prestazioni in fatto di velocità di download, fra questi sicuramente uno a firma di Lg Electronics, arriveranno nel catalogo di SK Telecom entro fine anno. I servizi commerciali appoggiati alla nuova rete Lte-Advanced del più grande carrier mobile del Paese asiatico saranno invece inizialmente disponibili da subito nella capitale sud coreana e nei suoi sobborghi e raggiungeranno nei prossimi mesi altre 84 città coreane. 

Lo sviluppo delle reti 4G nel mondo 
La Corea del Sud non è certo nuova a primati di questo tipo – è ai vertici delle classifiche mondiali in fatto di penetrazione e capacità delle reti a banda ultra larga (sia fisse che mobili) – e non sorprende in tal senso come oltre il 60 per cento dei suoi 33 milioni di utenti di smartphone abbia già sottoscritto un servizio Lte. 
A livello mondiale, invece, fanno fede i dati della Gsm Association, secondo cui le reti mobili di quarta generazione saranno disponibili in 87 Paesi entro la fine del 2013. In Italia, per il momento, la copertura 4G offerta da Tim, Vodafone, 3 e Wind si limita a pochissime grandi città ed alcune località turistiche.
Prima di poter effettuare un test come quello visto a Seoul anche a Milano o a Roma e di navigare in Rete con il nostro smartphone a 150 Megabit passerà quindi ancora un pò di tempo. Ma il futuro è sicuramente tracciato, senza dimenticare il fatto che la tecnologia Lte Advanced ha comunque ulteriori margini di miglioramento. La velocità in upload è infatti pari a 37,5 megabit al secondo, e cioè la stessa capacità garantita dalle reti Lte oggi disponibili. 

Le reti 5G entro il 2020 
Dalla Cina agli Stati Uniti, in ogni nazione gli operatori telco sono tuttora impegnati nella transizione delle loro reti dallo standard 3G (che rimarrà quello dominante almeno fino a tutto il 2017) al 4G. Il traguardo dell'immediato futuro si chiama invece 5G, ed è fissato per il 2020.


via ilsole24ore.com