venerdì 30 marzo 2012

Sony e AUO insieme per gli OLED?


“Secondo indiscrezioni provenienti dalla stampa coreana, Sony starebbe trattando con la taiwanese AU Optronics per raggiungere una partnership che vedrebbe le due multinazionali collaborare nello sviluppo e la produzione di pannelli OLED”


TV OLED da 11" Sony XEL-1
Sappiamo che Sony vuole tornare a proporre TV OLED per il mercato consumer (dopo l'esordio mondiale di qualche anno fa con il "piccolo" 11 pollici). In una prima fase, la multinazionale giapponese potrebbe affidare l'esordio "grandi schermi" all'acquisto di pannelli OLED da LG, ma in realtà i vertici nipponici starebbero già guardando oltre e cercando di arrivare a una partnership di sviluppo e produzione con la taiwanese AU Optronics.
L'indiscrezione arriva dalla stampa coreana (ET News), secondo cui Sony e AUO starebbero già in trattative da diversi mesi e l'obiettivo comune sarebbe quello di accelerare l'avvio della produzione di pannelli OLED di 6a generazione su base IGZO (Indio, gallio, zinco e ossido), per poi saltare direttamente a quelli 8G che consentono pannelli di più ampie diagonali. Se tutto andrà bene, i primi frutti della collaborazione potrebbero arrivare sul mercato già nel corso del 2013.
Fonte: ET News

Microsoft Windows 8: nuovi dettagli su touch e gesture


Dopo un breve periodo di silenzio e di mancanza di novità il blog dedicato allo sviluppo di Windows 8 viene ripopolato di interessanti contenuti, e in questo caso specifico si entra in uno degli argomenti più hot per Microsoft. Ci riferiamo al supporto touch necessario per utilizzare in modo rapido e semplice l'interfaccia e le applicazioni Metro. In questo specifico ambito Microsoft non nasconde il proprio ritardo e ammette l'inadeguatezza di Windows 7.
Microsoft fa però importanti considerazioni sul piano hardware portando l'attenzione sulle caratteristiche tecniche dei dispositivi, caratteristiche che potrebbero portare anche a giudizi negativi legati all'esperienza d'uso dell'utente. Già prima della conferenza //build/  Microsoft ha iniziato a collaborare con alcuni produttori per verificare le caratteristiche necessarie a garantire una buona usabilità dell'interfaccia.
Per gestire correttamente le gesture principali di Windows 8 è necessario che il pannello riesca a rilevare almeno due punti di contatto, ma ne sono necessari almeno 5 ottenere un livello qualitativo medio. Oltre alle gesture del sistema operativo anche le singole app possono essere influenzate da questo dettaglio e a titolo di esempio si pensi a un'applicazione che emula la tastiera di un pianoforte: in uno scenario simile avere solo 5 punti di contatto è inammissibile.
Oltre al numero di punti di contatto rilevati Microsoft sottolinea come alcuni pannelli offrano livelli qualitativi differenti e tali da offrire un'esperienza d'uso poco coerente a parità di sistema operativo o applicazione. Ci sono casi in cui il pannello presenta aree maggiormente sensibili -di solito in quella centrale - e altre in cui il rilevamento delle gesture risulta meno preciso. Le aree più critiche sono solitamente vicine alla cornice e per Microsoft questo è un dettaglio non da poco: i quattro angoli del display sono utilizzati per accedere al menu start, al task delle applicazioni e alla Charms bar.
Per migliorare la situazioni - in particolare per l'edge swipe - in attesa di hardware più performante Microsoft ha implementato una soluzione correttiva software dettaglio che però potrebbe comportare qualche problema in più per gli sviluppatori. Nel video seguente vengono evidenziate alcune situazioni critiche.
Per il momento Microsoft ha condotto i propri test utilizzando questi dispositivi:
  • HP Elitebook 2760p convertible
  • ASUS EP121 tablet
  • Dell Inspiron Duo convertible
  • Lenovo x220t convertible
  • 3M M2256PW 22” display
  • Samsung Series 7 slate
In occasione della //build/ conference Microsoft ha distribuito alcuni Samsung Series 7 slate utilizzati dagli sviluppatori per provare il sistema opertivo, conoscere le caratteristiche dell'interfaccia e verificare la qualità del rilevamento. Stando a quanto riportato l'esperienza d'uso dei tablet disponibili al momento del lancio di Windows 8 sarà paragonabile a quanto offerto oggi dal Samsung Series 7 slate, modello che abbiamo provato e che ci ha convinto in quanto a precisione e reattività dell'interfaccia.
Le informazioni diffuse da Microsoft si riferiscono a scenari in cui è richiesta un'esperienza d'uso elevata, l'utilizzo di gesture che richiedono un elevato numero di punti di contatto, insomma una situazione piuttosto esigente. Ci sono però molte altri ambiti nei quali un'interfaccia touch necessita di requisiti qualitativi minimi per quanto riguarda il touch, si pensi per esempio a soluzioni software per impieghi verticali. Per questo genere di applicazioni Microsoft sta valutando anche altre soluzioni tecnologiche a basso prezzo, che permettono la rilevazione delle gesture anche su pannello tradizionali e prevedono l'applicazione di una sorta di frame direttamente sulla cornice del pannello.
Aggiungiamo infine un dettaglio visto nei giorni scorsi nel corso di un breve incontro in Microsoft dedicato proprio alle caratteristiche touch di Windows 8. Gesture, elevato numero di punti di contatto e caratteristiche simili sono elementi strategici per l'interfaccia Metro, ma le funzionalità touch sono disponibili anche nell'utilizzo classico del desktop e proprio in questo impiego l'attuale Windows 7 ha mostrate la propria inadeguatezza. Nel caso di Windows 8 Microsoft ha implementato alcune piccole novità che dovrebbero rendere usabile anche l'interfaccia grafica standard con le sole dita, infatti in presenza di un pannello touch la spaziatura tra i menu e tra i vari elementi grafici viene aumentata in modo autonomo dal sistema, e dalle poche prove effettuate abbiamo potuto vedere un radicale miglioramento rispetto al passato.
Ormai è chiaro che le tecnologie touch sono strategiche per Microsoft e lo dimostrano i fatti: in occasione della //build/ conference è stato scelto come unità demo un Samsung Series 7 slate e oltre a ciò molti sforzi vengono fatti per promuovere lo sviluppo di applicazioni Metro, applicazioni che proprio nelle tecnologie touch trovano la miglior implementazione. Con Windows 7 Microsoft ha già perso parecchio tempo in questo ambito e ora si trova in una situazione delicata, infatti deve proporre al mercato una soluzione valida, convincente che però verrà immediatamente messa a confronto con altre già disponibili da tempo, apprezzate e diffuse.

Amazon pronta a presentare nuovi tablet nel 2012


Ieri ci siamo occupati, con questa notizia, delle soluzioni Kindle che arriveranno presto sul mercato italiano. Amazon, partendo proprio dai suoi Kindle dedicati principalmente ai fan della lettura, ha riscontrato un importante successo sul mercato. L'arrivo di Kindle Fire, un vero e proprio tablet, caratterizzato da un costo di 199 dollari americani ha fatto registrare importanti volumi di vendite. Al momento questa unità non è commercializzata al di fuori degli Stati Uniti.

Secondo quanto riportato da Digitimes, a questo indirizzo, Amazon presenterà almeno due nuovi tablet nel corso del 2012; questo numero potrebbe anche aumentare fino a quattro, secondo alcune fonti vicine all'industria. Una proposta da 10,1" arriverà nel corso dell'estate: Amazon ha aggiunto HannsTouch tra i fornitori dei sensori touch, oltre a Wintek e TPK Holding, mentre ha escluso J Touch da tale lista. Il prezzo al pubblico della nuova soluzione da 10,1" dovrebbe aggirarsi tra i 249 e i 299 euro.
Ad affiancare questo modello potrebbe arrivare anche una soluzione con diagonale da 8,9", anche se al momento questa unità non è stata confermata nemmeno dalle indiscrezioni. Si parla anche di consegne più importanti per le unità da 7", Amazon potrebbe così aver deciso di andare ad espandere il mercato per Kindle Fire. Il modello, grazie ad alcune modifiche potrebbe arrivare anche in una versione ancora più entry-level, caratterizzato da un prezzo di 169 dollari americani.
Con questo tipo di espansione del line-up prodotto, Amazon potrebbe arrivare a consegnare circa 20 milioni di unità tablet nel corso del 2012, un incremento sostanziale (di circa 5-6 milioni di unità) rispetto al 2011.


via hwupgrade.it

Nuovo update per i Nokia Lumia 800



Nel giorno in cui il Nokia Lumia 800 fa il proprio esordio sul mercato cinese (sul quale il gruppo nutre fortissime ambizioni), il dispositivo vede diramato anche un nuovo update del firmware con il quale l’utenza ha la possibilità di migliorare le prestazioni del device soprattutto dal punto di vista della durata delle batterie.
Il contenuto dell’aggiornamento è così descritto dalla stessa azienda europea: «Nokia ha ascoltato con attenzione i commenti e i feedback del pubblico e l’update presentato oggi potenzia ulteriormente la batteria prolungandone la durata. Test interni, infatti, hanno dimostrato che, dopo questo aggiornamento, le performance in termini di autonomia della batteria sono superiori rispetto ad altri prodotti dotati di una batteria da 1450mAh». Ma la batteria non è l’unico focus dell’intervento: «I miglioramenti riguardano in particolare la durata delle telefonate sotto rete 3G, del tempo di navigazione in Wifi, del tempo di riproduzione musicale e l’autonomia del dispositivo in standby».
L’utenza Lumia 800 può verificare la disponibilità del nuovo firmware sotto il proprio carrier facendo riferimento all’apposita tabella pubblicata sul sito Nokia. L’aggiornamento può essere effettuato collegando lo smartphone al proprio pc e dando il via alla procedura di update tramite il software Zune.

Google Chrome 18 porta il 3D anche sui PC più spompati


Chrome 18 è tra noi. La nuova versione stabile per Windows, Mac e Linux del browser è esattamente la 18.0.1025.142, e apporta miglioramenti sia alla velocità nella gestione dell'API Canvas2D che per quanto concerne il WebGL.
"Abbiamo abilitato l'accelerazione via GPU di Canvas2D sui computer Windows e Mac. Questo dovrebbe permettere alle applicazioni web come i giochi di raggiungere prestazioni più elevate rispetto alla pura implementazione software", si legge sul blog di Google dedicato al browser.
WebGL, la tecnologia che consente di riprodurre grafica 3D interattiva all'interno di un qualsiasi browser compatibile, fa un ulteriore passo avanti su Chrome grazie all'abilitazione di SwiftShader. Si tratta di un rasterizer software concesso in licenza da TransGaming, per gli utenti dotati di vecchie configurazioni.
"Ricordate che l'implementazione software di WeGL non funzionerà mai bene quanto quella su una vera GPU", ha spiegato Google, "ma ora gli utenti avrannoun accesso di base ai contenuti 3D del web". Questa versione contiene anche la nuova versione di Adobe Flash. 
Per quanto riguarda la sicurezza, Chrome 18 è una versione importante perché come dichiarato dall'azienda "alcuni interventi rappresentano l'inizio di un processo di rafforzamento delle misure conseguente allo studio degli exploit presentati al concorso Pwnium".
In totale sono state chiuse nove falle, cinque di livello medio, tre altro e una basso. Chrome ha versato ai ricercatori che hanno rintracciato questi problemi un totale di 4000 dollari. Google ha investito ulteriori 8mila dollari ad altri studiosi che hanno collaborato su altri aspetti.

Samsung Galaxy S: disponibile l’aggiornamento Value Pack ufficiale


Ecco una liete notizia per tutti i possessori di Samsung Galaxy S i9000. Oggi, in Corea, è stato rilasciato ufficialmente il Value Pack che va ad aggiornare alcuni file di sistema del firmware lasciandoinvariata la versione ma cambiando numero di build : XXJW4. L’aggiornamento introduce molto novità già presenti in Android Ice Cream Sandwich, come il Face to Unlock, possibilità di scattare foto durante la registrazione video, ritocchini all’interfaccia e tanto altro.

Come installare il Value Pack

Materiale occorrente:
  • Galaxy S con Android Gingerbread ufficiale;
  • Kies installato sul proprio pc;
  • Scaricare Odin dal seguente link;
  • Pacchetto del value pack che potete scaricare da qui.


Procedimento:
  • Scompattiamo il file .zip del value pack sul desktop;
  • Avviamo Odin e spostandoci alla voce PDA seleziomo il file .tar presente all’interno della cartella sul desktop;
  • Ora spegniamo il terminale e mettiamolo in Download Mode con la pressione dei seguenti tasti: Tasto Home + Volume Giù + Tasto Power e colleghiamolo al pc;
  • Se tutto è andato bene, Odin dovrebbe riconoscervi il terminale e mostrarvi la scritta Added;
  • Ora clicchiamo sul tasto Start e facciamo partire la procedura;
  • Terminata la procedura il dispositivo si riavvierà da solo.

Apple iOS e Windows Phone 7 ai vertici nella classifica dei sistemi operativi più soddisfacenti


Secondo una nuova indagine effettuata da PCMag, i sistemi operativi mobile diMicrosoft e di Apple sono ai primi posti nella classifica della soddisfazione degli utenti.
Complessivamente Apple iOS e i sistemi operativi mobili di Microsoft hanno ottenuto un impressionante 8,7 su 10. A seguire Android con 7,9 e BlackBerry con un minimo storico registrato di 6,8.
Mentre Apple e Microsoft hanno riportato un’ottima valutazione complessiva da parte degli utenti, Windows Phone ha ottenuto punteggi più alti rispetto iOS, in alcuni settori chiave come affidabilità, messaggi, navigazione Web e giochi. Apple iOS ha invece un grado di soddisfazione maggiore per quanto riguarda  la qualità del prodotto, la disponibilità delle applicazioni e il lettore musicale integrato.
Quando agli utenti è stato chiesto con quale probabilità avrebbero scelto di raccomandare il proprio telefono ad altri, su una scala da 0 a 10, iOS ha ricevuto il punteggio medio di 9,2, Android 8,2 e Windows Phone 8,8. Mentre Windows Phone 7 non è riuscita a guadagnare popolarità nonostante le sue ottime recensioni, Microsoft, Nokia e AT&T sono in procinto di lanciare una grande campagna di marketing per il nuovo Nokia Lumia 900.

mercoledì 28 marzo 2012

Samsung Galaxy S II: Android 4.0 rimandato ad Aprile?

Uno dei primi smartphone a ricevere l’atteso update ad Android 4.0 Ice Cream Sandwich è stato il Samsung Galaxy S II. Purtroppo non tutti gli utenti hanno potuto ricevere l’aggiornamento, in quanto il roll-out è iniziato, poche settimane fa, solamente per la Corea ed alcuni paesi europei, cioè Polonia, Ungheria e Svezia, e successivamente anche in UK. Per gli altri utenti si sperava una breve attesa, ma forse potrebbe non essere così.


La scadenza dell’update ufficiale ad Android 4.0 Ice Cream Sandwich per Galaxy S II prefissata da Samsung potrebbe non essere rispettata.
Infatti, secondo le ultime indiscrezioni, il roll-out di ICS per il nostro paese potrebbe non arrivare entro il termine del Q1 2012.
Perciò l’aggiornamento sarebbe stato posticipato al Q2 2012, approssimativamente entro la metà del mese di AprileIce Cream Sandwich per Galaxy S II sarebbe ancora in fase di test per alcuni mercati, e la versione attualmente disponibile sarebbe solamente una Beta, proprio per questo il roll-out potrebbe ritardare.
Il colosso sud-coreano non ha confermato la notizia, però ormai il mese di Marzosta per terminare ed un ritardo è molto probabile.
Speriamo che l’aggiornamento arrivi presto, vi terremo aggiornati.

Microsoft sfida e perde contro Android, poi chiama la mamma!

La faccenda ha davvero dell’incredibile e pensiamo che Microsoft debba seriamente riflettere sul proprio grado di maturità. Smoked by Windows Phone è la sfida che Microsoft ha lanciato in una campagna pubblicitaria qualche giorno fa, la quale è consistita nello sfidare gli utenti possessori di uno smartphone nonWindows Phone nell’eseguire un’operazione con il proprio dispositivo, per fare un confronto con un Windows Phone maneggiato da un pubblicitario della società. Chi vinceva, riceveva in cambio 1000 dollari mentre, chi perdeva, doveva ammettere di aver perso guardando in una telecamera. 
La sfida ha incuriosito anche un giovane studente in Ingegneria Informatica presso la University of California Davis possessore di un Galaxy Nexus, il principe degli smartphone Android per eccellenza, il quale ha voluto accettare la sfida. Lo studente, di nome Sahas Katta, per la sfida ha disabilitato il blocco del display, che su Android è possibile, mentre su Windows Phone non è possibile. In questo modo egli ha avuto accesso diretto ai contenuti.
In particolare la sfida è stata svolta su chi riusciva a visualizzare per primo il meteo relativo a due città diverse in due diversi stati. Sahas ha dovuto premere solamente il tasto di accensione ed avere accesso diretto al widget del meteo che gli ha consentito di fatto di vincere la sfida, mentre con Windows Phone sono stati necessari più di due gesti. Sahas in questo modo ha vinto la sfida con Microsoft, la quale però si è del tutto rifiutata di decretare la vittoria dello studente, attribuendola al suo Windows Phone.
Dopo vari tentativi di Sahas di scoprire la verità sul perchè della sua sconfitta che di fatto non c’era, un dipendente del Microsoft Store nel quale egli si era recato gli spiega che il motivo è quello che il suo smartphone non è stato in grado di visualizzare il meteo di città diverse in stati diversi. Da non credere!
Infine, come se non bastasse, il dipendente gli chiede di farsi una foto con un cartello in cui c’era scritto “My Android was smoked by Windows Phone”, cioè “Windows Phone si è fumato il mio Android”, roba da matti! Al che Sahas si rifiuta e lascia il Microsoft Store.
Invece di ammettere la sconfitta per una buona volta, Microsoft ricorre ancora “alla mamma” per averla vinta a tavolino sulle cose. Se non sbaglio questi piagnucolamenti fanno parte dei bambini delle scuole materne che vogliono avere tutto, con la differenza però che Microsoft è un’azienda che campa da svariate decine di anni.
E’ proprio il caso di dirlo: sempre peggio, Microsoft!
[Via]

Nokia e Apple, guerra per le Nano-SIM

La scorsa settimana, Apple e Nokia, hanno cominciato a parlare di quelle che saranno le SIM che vedremo adottare dagli operatori telefonici nel corso dei prossimi anni. Come riportato dal Financial Times, le due aziende, avrebbero già avviato le procedure presso l'ETSI (European Telecommunications Standards Institute), per quello che viene chiamato"fourth form factor UICC", più comunemente conosciuto come "nano-SIM". Questo nuovo formato si propone di fornire uno standard che sia in grado di risultare ancora più piccolo di quella micro-SIM resa famosa da iPhone, lasciando ai produttori di telefoni importanti millimetri da poter sfruttare all'interno delle proprie soluzioni. A parlarne è The Verge, aquesto indirizzo.
Ecco allora le proposte di standard nano-SIM che arrivano non solo da Apple, ma anche da Nokia e RIM. Sulla base di queste soluzioni l'ETSI effettuerà le proprie valutazioni, entro la fine della settimana. La soluzione di Apple, stranamente, sembra essere quella più convenzionale:


Come appare evidente dalla immagine sopra proposta, l'approccio dell'azienda di Cupertino indica come una nano-SIM dovrebbe essere niente altro che una micro-SIM cui manca completamente ogni parte di plastica. I collegamenti sono pertanto identifici e non ci sono modifiche sostanziali.
Nel chiedere proposte per il nuovo standard nano-SIM, l'ETSI ha richiesto che le nuove soluzioni supportino almeno otto contatti elettrici, come le attuali SIM: non è stato però specificato alcun layout.A seguire gli approcci di Nokia e RIM.


Le proposte delle altre due aziende risultano molto più simili a delle schede microSD, con un layout molto lontano da quello delle normali e comuni SIM. Nokia asserisce che questo tipo di struttura permette di utilizzare la SIM in modo più agevole e che più così essere inserita in un apposito slot, senza bisogno di supporti appositi. Cosa che invece necessita la soluzione sviluppata da Apple, che non presenta nessuna parte plastica. Un ulteriore requisito avanzato dall'ETSI prevede però che il design del nuovo standard eviti che le soluzioni possano andare, erroneamente, infilate in uno slot dedicato alle soluzioni micro-SIM.
Questo requisito non è soddisfatto dal design proposto da Apple che, con una larghezza di circa 12mm, potrebbe tranquillamente infilarsi in uno slot per micro-SIM e rimanere incastrata. Entro la fine di questa settimana verrà definito quale design rappresenterà la base per lo sviluppo del nuovo standard.

via hwupgrade.it/

martedì 27 marzo 2012

Samsung: il grande giorno dell'arrivo dell'attesissimo Galaxy S III potrebbe essere proprio il 30 marzo.

Evento Samsung
Il conto alla rovescia per l’arrivo del nuovo attesissimo smartphone di Samsung potrebbe stare per giungere al termine, a darne notizia o meglio a lanciare l’indiscrezione è un negozio di Londra Phones4U, che si trova tra le viette di Oxford Street a Londra.
Il prossimo venerdì, secondo quanto riportato da un grande manifesto affisso nella vetrina del negozio, è in programma un importante evento organizzato dal colosso produttore di smartphone sudcoreano che, con molta probabilità, sfrutterà la data del 30 marzo per il lancio di un nuovo prodotto e, secondo i meglio informati, potrebbe trattarsi proprio del Samsung Galaxy S III che rappresenta il Top gamma per Samsung.
In passato già si era parlato di Londra come la location designata per il lancio del nuovo smartphone visto anche l’avvicinarsi delle Olimpiadi 2012 e si pensava che, proprio in occasione di quest’ultime, Samsung avesse deciso di fare la presentazione dell’attesissimo smartphone ma potremmo non dover attendere così tanto.
Il rivenditore britannico, al momento, non ha rilasciato alcuna informazione in merito al cartellone pubblicitario esposto nella vetrina del suo negozio tuttavia è possibile, secondo alcuni, che non si tratti  dell’attesissimo Samsung Galaxy S III ma solamente di un’altro dispositivo. Tra i device più quotati per la presentazione dopo il Galaxy S III c’è sicuramente il Samsung Galaxy Beam o il Samsung Galaxy Note 10.1, ma come ben potrete immaginare si tratta solamente di rumors e nulla di più.
Certo pare assurdo che Samsung, uno dei principali sponsor di Londra 2012, non sfrutti nel migliore dei modi le Olimpiadi per mostrare in anteprima esclusiva il suo nuovo e rivoluzionario smartphone Galaxy S III.
Riguardo le ultime indiscrezioni sull’hardware, il Samsung Galaxy S III sarà dotato di componenti da far invidia a qualsiasi altro smartphone di fascia alta: iPhone 4S in primis, potrebbe esser dotato infatti di un processore da 1.5 GHz quad-core, un display AMOLED da 313 ppi e una fotocamera da 12 Megapixel, oltre ovviamente ad uscire di fabbrica dotato dell’ultima versione di Android: Ice Cream Sandwich.

Sony si lancia nei Chromebook, Google al lavoro per migliorarli


Per il momento, e per lo meno sotto l'aspetto delle vendite, non sono certo il prodotto meglio riuscito dalle parti di Mountain View. IChromebook, i portatili basati sul sistema operativo di Google e pensati per operare completamente o quasi nella cloud non hanno trovato fino a oggi particolari entusiasmi presso l'utenza, consumer o aziendale che sia.
Il colosso californiano, stando a quanto riferiscono alcuni autorevoli blog tecnologici, sarebbe quindi al lavoro per dare nuova spinta al progetto rendendo compatibili i portatili con a bordo la propria piattaforma software anche con processori a tecnologia Arm. Quali i possibili vantaggi derivanti da questo cambio nel motore? Maggiore autonomia delle batterie rispetto a quella garantita dagli attuali chip Atom di Intel e, dicono i bene informati, anche generalizzate migliori prestazioni della macchina.
Gli ingegneri di Google, in particolare, starebbero già testando il system on chip Exynos 5250 di Samsung (l'unica azienda, con Acer, che da subito ha scommesso sul progetto dei Chromebook) nell'ambito di un nuovo prodotto - non è chiaro se si tratti di un notebook, di un tablet o addirittura di un desktop - il cui nome in codice è Daisy. Il processore in questione, appartenente alla famiglia Arm Cortex-A15, avrebbe dalla sua i plus dichiarati la tecnologia di processo a 32 nanometri e una velocità massima di clock di 2 GHz.
Sui Chromebook, intanto, ci ha lavorato con molta attenzione in questi mesi anche Sony, visto e considerato che l'azienda nipponica ha già presentato tutta la documentazione del Vaio VCC111 alla Federal Communications Commission), in cui sono contenute immagini e particolari inerenti un nuovo notebook che sfrutta per l'appunto il sistema operativo di Mountain View e un processore Arm Cortex A9 a basso consumo, il Soc Tegra T25 250 dual-core da 1.2 GHz di Nvidia.
Le caratteristiche tecniche di base del nuovo nato di casa Sony sono lo schermo da 11.6 pollici, la connettività Wi-Fi e la presenza di una più che discreta gamma di interfacce, e cioè doppia porta Usb, uscita Hdmi e slot per schede Secure Digital.
Altro tassello fondamentale di questo nuovo portatile motorizzato Google dovrebbe quindi essere la presenza di un windows manager dedicato per Chrome Os, e cioè Aura (attualmente ancora in fase di sviluppo), che di fatto annulla il concetto di software completamente eseguibile solo via browser Web per dare all'utente la possibilità di interagire con esso attraverso il tradizionale modello delle finestre.

I Chromebook, insomma, sbarcati sul mercato lo scorso anno dopo l'anteprima del prototipo Cr-48 esibito pubblicamente da Google, si apprestano a un consistente aggiornamento per tentare di ritagliarsi uno spazio vitale al cospetto di ultrabook (i portatili di nuova generazione cui ha dato il làIntel) e i tablet. Con il cambio in corsa di processore e sistema operativo i limiti evidenziati da molti circa la mancanza di applicazioni preinstallate e di uno spazio di archiviazione fisico a bordo del portatile sarebbero probabilmente meno importanti. E il Vaio di Sony, di cui è possibile aspettarsi l'annuncio ufficiale alla Google I/O conference in calendario a giugno, potrebbe essere il primo esemplare della nuova ondata di Chromebook.

Rumor: Microsoft lancerà Xbox Lite nel tardo 2013

Microsoft potrebbe lanciare un nuovo modello di Xbox 360 nel tardo 2013, stando al noto leaker MS Nerd.
Tale modello, denominato Xbox Lite, dovrebbe costare intorno ai $100 ed essere basato sull'architettura ARM, nonché seguito "più avanti" da una console di prossima generazione.
"I dettagli in merito sono piuttosto scarsi. Come la 360, avrà giochi per un pubblico hardcore e le stesse applicazioni mediali, come altri device e Kinect".
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Kinect dovrebbe avere ancora un ruolo centrale.

Apple e Steve Jobs, l’inizio della fine?

La storia è ormai nota: un ex-ingegnere Apple ha scritto su Twitter che l’interfaccia grafica della nuova Apple TV venne bocciata da Steve Jobs alcuni anni fa. Una notizia che ha fatto il giro di tutti i blog e i siti specializzati, con i media che hanno trovato pane per i loro denti: “Apple riprende una grafica vecchia di anni che fu bocciata da Steve Jobs, ma cosa stanno combinando in quel di Cupertino?”. Proviamo a fare un po’ di chiarezza…
Steve Jobs era un visionario, un genio, una persona attenta ad ogni minimo dettaglio, ma anche una persona in grado di selezionare con estrema cura i suoi collaboratori. Chi ha avuto modo di leggere la biografia ufficiale saprà che per Jobs esistevano solo il bianco e il nero: o sei un genio, e quindi sei all’altezza di lavorare per Apple, o sei un deficiente e allora vieni licenziato all’istante. Nel corso degli anni la sua durezza non si è ammorbidita, ma gli ha consentito di attorniarsi di collaboratori validi, in primis Jon Ive, il designer per eccellenza, e Tim Cook, attuale Amministratore Delegato della società. Questo vuol dire che se i media attribuiscono a Steve Jobs la genialità, allora bisogna affermare anche che tale genialità è stata usata nella scelta dei collaboratori. Altrimenti dovremmo dire che Jobs ha sbagliato e quindi non era “perfetto”.
Questa premessa era doverosa per arrivare al nocciolo della questione e parlare non solo dell’interfaccia grafica della nuova Apple TV, ma anche di tante “stupidaggini” che si leggono in rete. Con Steve Jobs alla guida di Apple abbiamo visto nascere prodotti magnifici, alcuni fortemente voluti da lui, altri proposti dai suoi più stretti collaboratori. Sappiamo che molti prodotti sono stati ideati da Jobs (a lui si deve la musica digitale, l’iPad, l’iPhone così come lo conosciamo, la perfezione dei Mac e tanto tanto altro), ma altre  idee sono nate anche dai suoi collaboratori. In alcuni casi, se avesse vinto lui, alcune cose sarebbero molto diverse: la ghiera dell’iPod non fu un’idea di Steve Jobs (e la ghiera era il plus tecnico dell’iPod); Jobs non voleva l’App Store (immaginatevi un iPhone senza app terze); Jobs non voleva portare iTunes su Windows (milioni di iPod in meno venduti), ma i collaboratori di cui si attorniava lo convinsero a cambiare opinione. Inoltre, con Steve Jobs alla guida, non tutto è andato alla perfezione: un esempio su tutti l’antennagate dell’iPhone 4, che è stata in parte colpa sua e di Jon Ive i quali, ignari dei suggerimenti degli ingegneri, hanno continuato a voler realizzare il dispositivo con la cornice in acciaio.
Insomma, pochi sono geni, nessuno è perfetto.
Tornando all’interfaccia grafica della Apple TV: Steve Jobs la rifiutò quando gli venne mostrata alcuni anni fa. Ora Apple la riprende, la migliora e la ripropone. Ma le cose stanno davvero così o è stato solo “tutto fumo e niente arrosto”? L’ingegnere che ha scatenato questo immenso dibattito, e che ha fatto dire a tanti media che “Apple è finita, perchè non rispetta più Steve Jobs”, ha voluto chiarire la sua posizione, affermando che, quando Steve Jobs rifiutò l’interfaccia a griglia per la Apple TV, l’iPhone era appena nato e l’iPad non era ancora in commercio. Successivamente, quando l’iPad è divenuto un prodotto con un successo maggiore rispetto alla Apple TV e quando l’interfaccia a griglia è diventata un “must” grazie all’iPhone e ai suoi milioni di dispositivi venduti, la scelta di riproporre quell’interfaccia è stata, parole sue, “molto intelligente”. Questo perchè, come si intuisce anche con Lion (voluto da Steve Jobs…), Apple vuole creare un design software molto simile e identificato per tutti i suoi prodotti: iDevice, Mac e Apple TV. Perché lasciare solo quest’ultimo prodotto con un’interfaccia completamente estranea al resto dei dispostivi, contando che la Apple TV monta proprio una versione ottimizzata di iOS? Ma questo pochi lo hanno detto, forse perchè fa molto più discutere una notizia presa da un tweet di 140 caratteri che un chiarimento vero e proprio dello stesso autore.
Ma le sciocchezze lette in rete in questi giorni non sono finite qui. Parliamo del nuovo iPad. In giro si legge che Steve Jobs non lo avrebbe mai approvato, perchè è più spesso e pesante del precedente modello, mentre lui ha sempre voluto che i dispositivi, di anno in anno, diventassero più sottili e leggeri. Ma davvero c’è qualcuno in grado di credere che un apparecchio elettronico, sia esso una lavatrice piuttosto che un forno a microonde, possa essere ideato, progettato, sviluppato e realizzato in 4 mesi? Secondo voi è mai possibile pensare che Steve Jobs, morto solo pochi mesi fa, non sapesse nulla del nuovo iPad? Sciocchezze.
Un dispositivo di questo tipo richiede almeno 18 mesi di sviluppo. Questo significa che il progetto del nuovo iPad è iniziato alla fine del 2010, quando Steve Jobs era ancora a capo della Apple. Dalla stessa biografia si legge, ad esempio, che ancor prima del lancio del primo iPad, Jobs e soci erano già al lavoro sull’iPad 2. Si legge che l’iPhone è stato progettato anni prima di essere prodotto e che lo stesso vale per tutti gli altri prodotti.
Insomma, chi dice che Apple è cambiata perchè il nuovo iPad è più pesante non sa quello che dice. Si badi bene: si può criticare la scelta di rendere questo dispositivo leggermente più pesante per farvi entrare una batteria grande il doppio, si può criticare il fatto che il nuovo iPad è identico al precedente e si può criticare che non sia stato implementato il teletrasporto. Ma non si può dire che queste scelte siano state prese solo perchè “Steve Jobs non c’è più”. Da fonti certe (leggi il Wall Street Journal) sappiamo, invece, che Steve Jobs ha partecipato attivamente alla progettazione di prodotti per i prossimi 4 anni: questo significa che fino all’iPad 6 e all’iPhone 9 ci sarà lo zampino di Jobs, nel bene e nel male.
E dopo? Dopo, come detto prima, c’è il DNA di Apple, ci sono collaboratori che hanno fatto la fortuna dell’azienda, c’è la volontà di perseguire il perfezionismo e c’è la consapevolezza che Steve Jobs ha lasciato la sua società in mano ai migliori ingegneri, designer e amministratori del mondo. Perché lui non lasciava niente al caso, giusto?