martedì 29 novembre 2011

PlayStation La nuova Vita di Sony



Se il tempo è denaro, allora in questo caso lo scorrere dei giorni di soldi ne vale davvero molti. Talmente tanti da poter condizionare, nel bene e nel male, i bilanci di aziende grandi come dei piccoli Stati. Una è senz'altro Sony, il colosso giapponese che ha scritto in lunghi decenni alcune delle pagine più importanti dell'elettronica di consumo, e che adesso guarda con speranza e timore alla sua ultima creatura appartenente alla fortunata famiglia PlayStation, il cui nome non a caso ha una valenza assoluta: Vita. Arriverà nei negozi di tutta Europa il prossimo 22 febbraio, questa consolle portatile iperdotata che vuole allargare, e non poco, il raggio d'azione dei dispositivi per il gioco e l'intrattenimento. E pochi giorni fa, a Londra, PS Vita è stata mostrata nel dettaglio ad un nutrito gruppo di giornalisti provenienti da tutto il continente, perfettamente operativa e con vari giochi già disponibili. Uno sforzo mediatico, quello di Sony, che diventa più comprensibile rifacendosi proprio all'assunto di partenza. Dal successo o meno della consolle dipenderanno molte cose, con ricadute a pioggia su un gigante che sta attraversando un periodo non facile, dove le sue trimestrali in rosso che si intrecciano con le generali difficoltà dell'economia e quelle del Giappone post tsunami. Ma c'è di più, perché l'operazione Vita andrà ad incidere su un mercato, quello dell'intrattenimento in mobilità, tanto ricco ed in espansione quanto selvaggio nella sua competizione, dove si fa persino fatica ad identificare tutti i contendenti.

Psv2Per capire la vastità e la durezza del campo di battaglia si può partire proprio dalle "esagerate" caratteristiche di PS Vita. Una consolle portatile, si è detto, ma trattasi di definizione riduttiva, anche se il prezzo dell'oggetto, dai 250 ai 300 euro, non si discosterà molto da quello che avevano al lancio i più recenti prodotti per l'intrattenimento in mobilità. A fare la differenza, in questo caso, ci sono sia le modalità costruttive che le conseguenti funzionalità. Innanzitutto lo schermo dell'apparecchio, non solo molto ampio con i suoi 5 pollici ma anche touch, il che aggiunge tutta una serie di variabili nella modalità ludica. La grande fluidità delle immagini, che abbiamo constatato anche alle prese con videogiochi dalla grafica molto complessa, deriva poi dal notevole "motore" interno, un processore a quattro core che non sfigurerebbe all'interno di un buon pc domestico. E se le dimensioni di PS Vita non sono molto maggiori del precedente modello, la PSP, la sua dotazione esterna è stata implementata, con più tasti di controllo e la presenza di ben due fotocamere, frontale e posteriore, utilizzabili per foto e filmati nonché per ulteriori attività ludiche. Un capitolo a parte merita la connettività: non solo la consolle si può collegare ad una rete Wi-Fi o a dispositivi Bluetooth, ma nella sua versione top dispone anche del GPS e dell'alloggiamento per una SIM telefonica che permette di connettersi ad Internet da qualunque luogo.

Dunque, così potente e con uno schermo vicino a quello di un tablet, connessa come uno smartphone, che cosa vuole veramente essere PS Vita? La risposta è che Sony l'ha fatta così per fronteggiare avversari che non si aspettava di avere, appunto gli smartphone e i tablet. Il mercato plurimiliardario dei videogiochi sta cambiando faccia, a scapito delle tradizionali consolle portatili ed a beneficio dei cosiddetti telefoni intelligenti nonché dell'iPad e dei suoi fratelli. Infatti, fra le miriadi di applicazioni a disposizione dei possessori di smartphone e tablet ci sono anche giochi in straordinaria quantità, magari non così sofisticati come quelli messi a punto per le consolle ma comunque divertenti e, soprattutto, a basso costo. E probabilmente sarà proprio la leva del prezzo a decidere il destino di Vita. Più potente e versatile dei suoi nuovi concorrenti (permette persino di confrontarsi con un avversario che utilizza la PlayStation 3 domestica), la nuova creatura di Sony non è molto costosa di suo, ma bisognerà vedere che tipo di esborso richiederanno i giochi dedicati, decine dei quali sono stati mostrati o annunciati durante l'evento londinese. Senza dimenticare che nel caso del modello Vita con SIM a fare la loro parte ci saranno pure gli operatori telefonici, a cominciare da Vodafone che avrà l'esclusiva nel periodo di lancio con tariffe ancora da definire.
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