martedì 28 agosto 2012

Apple: "Bloccate otto smartphone Samsung" Google si schiera: "L'appello gli darà torto"


L'azienda fondata da Steve Jobs presenta la lista di dispositivi di cui vuole vietata la vendita in base alla sentenza di venerdì. I sudcoreani incassano l'appoggio dei produttori di Android. E si profila un'escalation di carte bollate tra Cupertino e Mountain View.


Il secondo tempo del processo Apple-Samsung è pronto a iniziare: se la compagnia sudcoreana ha già annunciato la sua intenzione di fare ricorso contro il verdetto che la condanna a pagare oltre un miliardo di danni 1 a Cupertino per aver violato sei brevetti targati Apple, la compagnia fondata da Steve Jobs ora muove all'attacco dei prodotti 'colpevoli' e ha chiesto al giudice Lucy Koh di bloccare la commercializzazione di otto smartphone delle Tre Stelle (che è il significato di Samsung in coreano). 

A rischiare di essere messi fuorilegge negli Stati Uniti sono così il Galaxy S 4G, Galaxy S2 AT&T, Galaxy S2, Galaxy S2 T-Mobile, Galaxy S2 Epic 4G, Galaxy S Showcase, Droid Charge and Galaxy Prevail. Forse diversa la sorte del Galaxy Note 10.1, il tablet più recente di casa Samsung, che era stato bloccato già a giugno per la "probabile violazione" di un altro brevetto, il settimo oggetto del processo. Ma la giuria su quel fronte ha detto che no, quel brevetto non è stato violato. Gli altri sei si, obietterà Apple, che punta a far rimanere il Note 10.1 nella lista nera. 

Una decisione su questo fronte 'commerciale' arriverà in un'udienza fissata il 20 settembre, anche se Samsung ha già chiesto un rinvio. Ma il verdetto della giuria non avrà conseguenze solo su questi modelli: tutta la filiera dei prodotti Samsung dovrà essere almeno in parte ripensata. E se gli esperti dicono che la sentenza non dovrebbe intaccare le vendite, ma al massimo potrebbe far aumentare leggermente i prezzi, c'è anche chi ha detto che la vera sconfitta non è per Samsung, quanto per le altre compagnie che puntano sul sistema operativo Android, come Lg o Htc. 

Sì, perché al termine di questo scontro tra titani Samsung si sarebbe definitivamente elevata dal magma degli altri produttori che non sono Apple e avrebbe ottenuto una sua propria caratterizzazione, una riconoscibilità che non può che rafforzarlo. A scapito degli altri che dovranno sottostare comunque alla minaccia di una causa da parte di Apple in caso di violazioni. Intanto l'azienda sudcoreana in borsa ha subito il colpo, perdendo il 7% nella prima giornata di contrattazioni dopo la sentenza.

L'altro elemento 'ignoto' al momento è cosa succederà tra Apple e Google: in fondo il sistema operativo su cui Samsung ha puntato tutto è Android. E i numeri della crescita di Android è noto che spaventano Apple: oltre il 65% degli smartphone attualmente venduti ha il sistema operativo di Mountain View. 
 
In quest'ottica va letta la mossa di Google che l'anno scorso ha acquistato Motorola Mobility, con il suo ampio pacchetto di brevetti. Una mossa difensiva. Forse si prepara un'escalation di cui l'attacco a Samsung potrebbe essere solo l'inizio. 

Big G proprio ieri ha rilasciato un primo commento sulla vicenda: "La corte d'appello rivedrà la sentenza sia per quanto riguarda la violazione sia per quanto riguarda la validità delle rivendicazioni sul brevetto". Appoggio a Samsung, per poi aggiungere però: "In ogni caso l'oggetto del contendere riguarda solo marginalmente Android". Che Google fosse consapevole dei rischi che correva Samsung pare dimostrato dalla ormai famosa e-mail 2 che ha orientato la giuria verso il verdetto pro-Apple. In quella comunicazione, Mountain View suggeriva a Samsung di differenziare il design dei suoi prodotti rispetto all'iPhone. 

Saranno tempi duri sotto il cielo dell'hitech. E gli avvocati saranno protagonisti tanto quanto i prossimi modelli di smartphone.


via repubblica.it

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