lunedì 24 giugno 2013

Speciali Ps4 vs Xbox One: prime sensazioni sui nuovi pad

Prima dell'appuntamento di Los Angeles quello era abbastanza chiaro che le due principali contendenti dell'imminente conflitto next gen, ovvero Ps4 e Xbox One, potessero contare tutto sommato su peculiarità tecniche abbastanza allineate, con l'ago della bilancia, quantomeno sulla carta, leggermente a favore della macchina Sony che, senza entrare in tecnicismi estremi, può contare, a parità di memoria di sistema, su ram più veloce di Xbox One ed in maggior quantità disponibile ai giochi, senza dovr pagare all'os un tributo che, nel caso della macchina Microsoft, diventa necessario per potersi permettere il lusso dell'always on.

A giudicare dai titoli provati in fiera però, siamo ancora ben lungi dal poter giudicare prodotti basati sui kit di sviluppo definitivi di Ps4 ed Xbox One. Diversi titoli, si mormora, giravano su pc con caratteristiche neanche troppo simili a quelle delle nuove console (alcuni addirittura con GPU Nvidia) mentre alcuni sulle console vere e proprie ma certamente non adeguatamente ottimizzati. Ragion per cui sarebbe davvero fuori luogo, in questo momento, azzardare una comparativa sul piano della pura potenza bruta. Quello che però possiamo valutare e anzi siamo contenti di poterlo fare, è l'esperienza di gioco trasmessa dai nuovi pad, visto che abbiamo avuto la chance di effettuare diverse sessioni sia col Dualshock 4 che col pad di Xbox One. Vediamoli nel dettaglio.

Dualshock 4 

Fin dalla presentazione Sony del 20 Febbraio scorso a New York, il pad della Ps4 è stato il vero protagonista della next gen della casa nipponica, anche perchè la forma definitiva di Ps4 è stata svelata soltanto durante la press conference pre-E3 del 10 Giugno.
Potendolo ora toccare con mano, saggiandone gli aspetti reali, possiamo dire di esserne rimasti piacevolmente impressionati. Uno dei difetti principali che venivano imputati al Dualshock 3 consisteva nella perenne sensazione di fragilità che, tra svariati scricchiolii, il controller trasmetteva durante l'utilizzo. Sony evidentemente ha preso nota ed è riuscita a confezionare un pad più voluminoso ed ergonomico, che finalmente restituisce una buona sensazione di solidità, senza per questo risultare sbilanciato o ingombrante. Come già era noto, le leve analogiche, che ci sono sembrate precise e di buona qualità, sono sempre nella stessa posizione rispetto al passato, lasciando quindi alla croce direzionale il primo posto nella scala gerarchica dei controlli direzionali.

La Ps4 attorniata dai suoi pad
 - Screenshot 1
Vista di lato, con le luci dei pad in mostra
 - Screenshot 2
Davvero non male dal punto di vista estetico
 - Screenshot 7
Dettaglio del Dualshock 4 di fronte

Croce direzionale che abbiamo trovato davvero di ottima fattura, ancora migliore e più precisa rispetto a quella già più che buona del Dualshock 3. I pulsanti frontali sono ora completamente digitali: abbandonato quindi il vezzo dei diversi livelli di pressione, mai veramente sfruttato, e privilegiato un approccio più semplice e reattivo. Il comparto dei grilletti laterali è stato completamente rivisto ed ovviamente migliorato (fare di peggio era davvero improbabile). Grilletti superiori finalmente più solidi e reattivi, che offrono spazio ad un comodo alloggiamento degli indici e grilletti analogici sottostanti precisi e modulabili. Finalmente. La parte centrale del pad, incastonata tra il pulsante Share e Option a sinistra e a destra, e il pulsante Home con lo speaker mono sotto, è occupata da un quadrante touch a due punti, cliccabile, e raggiungibile in maniera abbastanza agevole con entrambi i pollici. Per il momento non ne abbiamo sperimentato un vero e proprio uso ingame, ma ci è sembrato reattivo e potrebbe essere sfruttato dagli sviluppatori per funzionalità innovative per una macchina che resta comunque priva di mouse. Il led luminoso presente nella parte alta si illumina di colori diversi a seconda del player rappresentato e dovrebbe essere in grado di interagire anche con la Ps Eye, anche se di questo non ne abbiamo avuto dimostrazione pratica.

Xbox One Pad

Il joypad dell'Xbox 360 era già un signor pad, quindi Microsoft da un lato aveva un'ottima base di partenza, dall'altra non era semplice migliorare qualcosa di già così buono, magari infilandoci dentro pure qualche idea originale. Eppure sembra che ci siano riusciti.
Il controller di Xbox One è stato leggermente rivisto nella forma, rimpicciolendolo appena e rendendolo ancor più ergonomico e comodo da tenere in mano, senza però rinunciare alla solidità. Per la scocca è stata utilizzata una plastica di eccellente qualità, trattata con una superficie leggermente gommata, che contribuisce a migliorarne ulteriormente il grip.
Le leve analogiche, piazzate nella stessa posizione del pad di Xbox 360, sono leggermente più corte e più piccole. Viste da molto vicino mostrano una copertura zigrinata sulla parte dove appoggiano i pollici, anche questa per migliorare la presa, oltre che per dare un look più tecnologico.
Nonostante la riduzione, minima ma avvertibile, gli stick si usano comunque molto agevolmente e offrono una diminuzione della cosiddetta dead zone, ovvero partendo da posizione centrale, la console registra il movimento decisamente prima che in passato.

Il vostro infaticabile inviato s'abbraccia Xbox One
 - Screenshot 4
Il dettaglio dei nuovi grilletti del pad Xbox One
 - Screenshot 5
Sempre il pad Xboz One, visto di fronte
 - Screenshot 8
Il gamepad Xbox One

Questa miglioria, notata anche sul Dualshock4, contribuirà a rendere più reattivi i comandi in alcuni giochi e ad esempio in Forza Motorsport 5 lo sterzo risultava più modulabile e preciso. Buoni anche i pulsanti frontali e i grilletti laterali alti, che si tengono agevolmente sotto controllo con gli indici, tanto da non rendere così complicato come in passato utilizzarli ad esempio per il cambio manuale in un gioco di corse.

Un inciso a parte meritano i grilletti analogici. Davvero ben realizzati, solidi, precisi, con una corsa ancora più lunga e modulare rispetto al passato e con l'aggiunta non da poco delle vibrazioni indipendenti, grazie a due motorini dedicati allo scopo. Giocando a Forza Motorsport 5, ottimizzato per questa feature, la resa data dai due grilletti ai pedali di freno ed acceleratore è notevole, simulando in maniera verosimile la resistenza di pedali reali in seguito alle sollecitazioni in frenata ed in accelerazione. Il discorso vibrazioni è migliorato anche sul pad nel suo complesso e ci è sembrato davvero un bonus non da poco per aumentare il realismo di certe situazioni. Resta il dubbio di quanto questi motori potranno incidere sulle prestazioni della batteria del pad, dubbio che potremo sciogliere soltanto più in là, visto che in fiera tutti i pad erano rigorosamente collegati tramite cavo.

via gamesurf.tiscali.it

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