Apple e i display per iPhone 5 e iPad 3. Come risolverà il problema delle apps?
Si tratta, come del resto prassi quando c'è di mezzo un nuovo prodotto di Apple, di indiscrezioni. E questa volta a rendere pubbliche le mosse della società di Cupertino per quanto riguarda l'iPhone 5 è stato il sito Macotakara.jp. Che, citando come fonte alcuni non precisati produttori asiatici, ha confermato le ricorrenti voci inerenti il display del nuovo melafonino, che dovrebbe essere da quattro pollici a tecnologia Lcd. Il sito in questione fa anche i nomi dei fornitori - Hitachi Displays e Sony Mobile Display, candidati al pari di Samsung e Sharp a produrre gli schermi ad altissima risoluzione (2048×1536) pixel del nuovo iPad 3 - di uno dei componenti chiave dello smartphone della Mela, rimasto di fatto l'unico terminale di fascia alta (anche in fatto di prezzi di listino) con un display dalle dimensioni "normali".
Adottando il formato da 4 pollici e dando per scontato che in termini qualitativi si manterranno le prestazioni oggi assicurate dalla tecnologia Retina Desplay, l'iPhone colmerebbe quindi il gap dimensionale che attualmente la separa da alcuni modelli di telefonini intelligenti equipaggiati con Google Android e Windows Phone (si pensi all'Htc Titan, per esempio, dotato di schermo da 4,7 pollici).
La società di Cupertino oggi si affida a tre differenti formati e tipologie di display per i suoi prodotti best seller su cui gira tutto l'ecosistema di apps e contenuti: i non Retina Display per iPhone e iPod, i Retina Display per gli iPhone e gli iPod di nuova generazione e quelli per gli iPad. Introdurre due nuovi form factor, e quindi due diverse configurazioni di schermo per lo smartphone e il tablet, significherebbe obbligare gli sviluppatori a scrivere applicazioni ad hoc (che siano servizi o giochi) e correre il rischio di "mandare al macero" molte apps per cui il porting sui nuovi formati risulterebbe essere impossibile o troppo oneroso.
Sarà strano a dirsi (è comunque un dato di fatto), ma su questo fronte Apple sta oggi inseguendo la concorrenza – nei mesi scorsi, prima del lancio dell'iPhone 4S con display da 3,5 pollici si parlava per i nuovi melafonini di schermi da 3,7 pollici o addirittura da 4,2-4,3 pollici - e a giustificare i tentennamenti della casa californiana nel buttarsi sul fattore "extra large" ci sarebbe anche una fondamentale questione di opportunità legata alle applicazioni.
La domanda che i più attenti osservatori si pongono è dunque la seguente: in che modo Apple ha pensato di ricalibrare il suo sistema operativo e soprattutto il suo mondo di applicazioni sui nuovi formati? Steve Jobs, del resto, si era sempre opposto all'allargamento del display, e lo ha sottolineato giorni fa il sito specializzato Mobile Inquirer, perché prioritaria era la volontà di garantire la stessa esperienza d'uso su tutti gli iPhone. Aumentando la dimensione dello schermo come reagirebbero gli sviluppatori e gli utenti?
Identico discorso si può applicare per l'iPad, ed è curioso come le stesse Hitachi e Sony siano ora due candidati aggiunti - al fianco di Samsung, Lg e Sharp - a produrre gli schermi ad altissima risoluzione (2048×1536 pixel) del nuovo iPad 3. La tavoletta multimediale di terza generazione, questa l'ipotesi formulata da alcuni addetti ai lavori, potrebbe arrivare sul mercato in due distinte versioni, una nell'attuale form factor da 9,7 pollici e una seconda con schermo da 7,8 pollici (guarda caso la taglia che Samsung ha sposato per lanciare il suo Galaxy Note). Formato che presenterebbe per Apple gli stessi "inconvenienti" dell'evoluzione prevista per lo schermo dell'iPhone 5. Entrambi i nuovi gioielli di Cupertino sono attesi sul mercato fra la tarda primavera e l'inizio dell'autunno del 2012: per la casa della Mela ci sono almeno sei mesi di tempo per sciogliere tutti i dubbi del caso.
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