giovedì 1 dicembre 2011

Office arriva sull'iPad Microsoft punta sul prezzo


Indiscrezioni su un prossimo ingresso del gigante di Redmond nel mercato delle app, con una versione tablet della suite professionale più diffusa al mondo. Prezzo basso in linea con la concorrenza, e una mossa per affermare la presenza dell'azienda anche fuori dal mondo pc

AI TEMPI dei primi Mac, l'arrivo di Microsoft Office sulla piattaforma Apple fu uno dei motivi per cui l'azienda della mela iniziò a conquistare quote di mercato e l'attenzione degli utenti "professionali". L'epoca è cambiata, Microsoft e Apple oggi sono realtà profondamente evolute e diverse. Ma a Redmond sanno bene che trascurare il mondo di iPad e iPhone potrebbe essere un errore imperdonabile, e da giorni ormai si inseguono le indiscrezioni sulla prossima mossa di Microsoft in questo ambito: portare la suite Office su iPad, e di rimando su iPhone. Per mettere una bandiera, certo, ma anche per offrire una compatibilità "diretta" con i formati dei documenti sui dispositivi Apple.

Basso costo. In realtà questo è già possibile attraverso altre applicazioni, alcune Apple e altre di terze parti, tutte di ottimo livello. Ma i "rumour" lasciano intendere che Microsoft rilascerebbe la suite per un prezzo attorno ai dieci dollari, una cifra inferiore a tutte le alternative al momento disponibili sull'app store. E di molto più bassa rispetto ai prezzi di Office per sistemi desktop, circa dieci volte più costosi. Una scelta che inevitabilmente porterebbe a una ridefinizione delle funzionalità del pacchetto, per avere senso nel contesto tablet. Ma ottima per rimanere in linea con i prezzi in linea di massima molto bassi delle app per iPad e iPhone.

Solo speculazioni? In realtà, non c'è conferma ufficiale della notizia,

ma Microsoft non ha negato, in passato, i suoi progetti espansivi in ambito mobile, fuori anche dall'ecosistema di Windows Phone e Windows 8. Portare una versione anche molto ridotta di Office su iPad sarebbe una mossa tattica per affermare la presenza di Redmond anche su iOs, più che un attacco al mercato degli applicativi su quella piattaforma. Qualcosa che ricordi ai milioni di utenti dei dispositivi della mela, che Microsoft non è arroccata nei suoi feudi, ma mantiene un filo rosso di compatibilità anche verso altre zone del mercato.
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