martedì 6 dicembre 2011

Due iPhone prendono fuoco in pochi giorni, Apple tarda a commentare


Gli iphone prendono fuoco e Apple tarda a commentare. Due casi in pochi giorni in situazioni diverse tra loro. Nella foto il modello danneggiatosi sull'aereo australiano (AP Photo)Gli iphone prendono fuoco e Apple tarda a commentare. Due casi in pochi giorni in situazioni diverse tra loro. Nella foto il modello danneggiatosi sull'aereo australiano (AP Photo)
Due casi di melafonini cotti nel giro di pochi giorni, troppo pochi per lanciare un serio allarme, troppi per credere che non vi sia un problema. Diverse le dinamiche degli incidenti: in un caso il telefono cellulare era in carica quando ha cominciato a fare scintille e la proprietaria, una donna brasiliana, è riuscita ad areare la stanza in cui stava dormendo ormai invasa dal fumo, cavandosela con tanta paura e un iPhone inutilizzabile.
Ben altre conseguenze hanno rischiato invece, il 25 novembre, i passeggeri del volo ZL319 della compagnia australiana Regional Express, a bordo del quale un altro melafonino ha cominciato a fumare colorandosi di un rosso intenso. Sganciate le misure di emergenza secondo le procedure, i viaggiatori hanno lasciato indenni l'aeroplano. Il fatto che l'aereo fosse in fase di atterraggio quando il telefono ha cominciato a prendere fuoco ha di certo semplificato le cose. Apple non ha ancora preso posizione in merito ai due incidenti e, per il momento, è lecito considerare solo quanto è risaputo: che le batterie possano rispondere male alle alte temperature soprattutto durante la ricarica è noto, come è del resto noto che non solo i prodotti di Cupertino siano soggetti a tali pericoli.
I due incidenti si sono verificati però in situazioni completamente diverse tra loro, non è pertanto lecito ritenere che il problema possa avere luogo solo ed esclusivamente quando il cellulare è sotto carica. Questi sono gli episodi più recenti: sotto accusa finirono anche i caricabatterie degli iDevice, quando durante lo scorso mese di marzo, a Torino un'esplosione ferì una bambina di 6 anni, senza conseguenze gravi per la piccola. Si è trattato però di un'eccezione, fino a quel momento sotto accusa erano finite soltanto le batterie, che avevano fatto prendere fuoco a diversi cellulari in Italia, Francia e Inghilterra. Prima di lasciarsi andare ad una psicosi è opportuno attendere i risultati delle analisi degli esperti – la Regional Express ha affidato i resti del cellulare all'Australian Transport Safety Bureau per le indagini – ed è altrettanto raccomandabile aspettare le contromosse di Apple che, di certo, non tarderanno ad arrivare. Nel frattempo è consigliabile adoperare qualche "astuzia": ricaricare il cellulare tenendolo sotto controllo (mai di notte) e, se possibile, tenerlo a distanza di sicurezza dalle persone. Togliere le custodie, soprattutto quelle in gomma, è anche consigliabile poiché in caso di problemi aiutano la combustione e rilasciano ingenti quantità di fumo e agenti potenzialmente intossicanti.

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