NEW YORK - E' arrivato il giorno in cui Facebook diventa grande: non per il numero di utenti - quello ormai, con 800 milioni di iscritti, è ormai assodato - ma perché i legali dell'azienda sarebbero pronti a presentare a Wall Street i documenti per la quotazione in borsa.
L'Ipo (Initial public offering) dell'azienda fondata da Mark Zuckerberk nel 2004 è infatti il primo passo per sbarcare negli indici azionari e con tutta probabilità sarà la più grande di sempre tra i titoli legati a Internet: 5 miliardi di dollari, anche se alcune voci delle settimane passate parlavano anche di 10 miliardi. Un simile valore di offerta iniziale indicherebbe un valore complessivo della compagnia tra i 75 e 100 miliardi di dollari.
Il social network potrebbe offrire i propri titoli fra i 34 e i 40 dollari l'uno.
I documenti saranno poi analizzati dalla Sec (la Consob statunitense) e, se tutto andrà liscio, le azioni saranno sul mercato da maggio. A guidare l'entrata in Borsa sarà Morgan Stanley, che rafforzerà così la sua leadership nel settore dei collocamenti di imprese tecnologiche, con un ruolo minore a Barclays, Bank of America-Merrill Lynch, Goldman Sachs e JPMorgan. Nel loro complesso la banche coinvolte nell'operazione potrebbero incassare fee per complessivi 500 milioni di euro.
Anche se l'azienda si 'accontentasse' di un'Ipo da cinque miliardi, surclasserebbe i record precedenti relativi alle aziende web. Nel 2004 Google presentò un'Ipo da 1,92 miliardi, poco più del precedente massimo di Genuity (1,91 nel 2000, in piena bolla di internet). Al terzo posto Zynga, la società creatrice di giochi-social come FarmVille, ha segnato un'Ipo da 1 miliardo lo scorso anno. Se invece l'Ipo fosse da 10 miliardi, sarebbe la 15esima di tutti i tempi, e la sesta nella storia degli Stati Uniti.
Un gigante della pubblicità. Con i suoi 800 milioni di utenti, Facebook ottiene gran parte dei suoi utili dalla pubblicità. Secondo le stime di eMarketer, i ricavi di Facebook nel 2011 sono ammontati a 4,27 miliardi di dollari, di cui 3,8 miliardi di dollari dalla pubblicità.
La società, sempre secondo indiscrezioni, ha registrato nel 2011 un utile operativo di 1,5 miliardi di dollari. Il social network lo scorso anno ha rafforzato la propria leadership nella pubblicità online tramite banner, distanziando Yahoo!: Facebook ha conquistato - secondo i dati di ComScore - il 27,9% del mercato, in aumento rispetto al 21% del 2010. Yahoo! si ferma all'11%.
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