mercoledì 1 febbraio 2012

Il numero uno di Arm: «Successo immediato per i tablet con Windows 8»


Il Ceo di Arm: successo immediato per i tablet con Windows 8Il Ceo di Arm: successo immediato per i tablet con Windows 8
Una trimestrale con il botto e un preciso messaggio al mercato. Per Arm si è chiuso un anno molto denso di soddisfazioni e lo dimostrano i risultati che la società inglese – oggi riferimento assoluto nel campo dei chip per smartphone e tablet – ha iscritto a bilancio per l'ultimo trimestre del 2011: utili pre-tasse in crescita del 45% a 69 milioni di sterline, rispetto ai 47,6 milioni registrati nello stesso periodo del 2010, e ricavi che hanno raggiunto quota 217 milioni, con un incremento del 21% rispetto a dodici mesi fa. Il tutto condito da un aumento del valore del titolo sui listini quantificato ieri nell'ordine del 4,5 per cento.
Che cosa ha spinto i conti di Arm è presto riassunto: nel corso dell'ultimo anno l'azienda ha fornito in licenza i propri prodotti a 25 aziende e in totale sono stati spediti complessivamente 1,2 miliardi di chip per dispositivi mobili (fra questi c'è anche l'iPhone di Apple) basati sulla sua tecnologia, cui vanno aggiunti un ulteriore miliardo di componenti per dispositivi embedded (in crescita del 40%). Più smartphone e tablet vengono venduti, più Arm vede crescere il giro d'affari delle royalty, che nel quarto trimestre sono cresciute del 22% arrivando a superare i 114 milioni di dollari.
Molto significative, ai margini dei risultati finanziari, sono risultate anche le dichiarazioni del ceo della compagnia inglese Warren East, che si è "azzardato" a profetizzare un successo pressoché immediato, a parziale scapito dei prodotti a piattaforma Android, per i tablet equipaggiati con Windows 8. L'assunto del numero uno di Arm nasce ovviamente dal fatto che il nuovo sistema operativo di Microsoft "girerà" anche su architettura di processore Arm, promettendo prestazioni ed efficienza energetica di elevato livello.
East ritiene inoltre che serva ancora un po' di tempo prima di vedere decollare le vendite dei dispositivi Android, secondo una dinamica che ricalcherà quella degli smartphone con a bordo il software di Google (oggi market leader nel settore dei telefonini intelligenti). E la concorrenza, leggi soprattutto Intel, che nel mercato dei chip mobili si è ora gettata con estrema decisione? Il ceo ha liquidato la questione citando alcuni numeri. E cioè quelli inerenti le 700mila attivazioni giornaliere di smartphone Android aventi nel motore tecnologia Arm e i 20 produttori attualmente focalizzati con tanto di licenze attive sull'architettura della casa inglese. Senza contare il ruolo giocato dalle migliaia di sviluppatori che stanno lavorando sulla creazione di applicazioni compatibili con i chip Arm.

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