L’organo Europeo sta decidendo se intervenire o meno a seguito delle lamentele da parte di Apple e Microsoft in merito al comportamento di Motorola che, secondo le due aziende, starebbe limitando la competizione bloccando alcuni brevetti relativi a degli standard del settore.
Il vice presidente della Commissione Europea e Commissario della competizione, Joaquín Almunia, ha affermato di aver preso atto dei reclami da parte di Apple e Microsoft e di star indagando sulla vicenda con l’obiettivo di ridurre l’abuso di brevetti a cui sono legati degli standard tecnologici. Prassi di questo tipo, infatti, secondo quanto riporta il Wall Stree Journal starebbero minando la competitività dell’intero settore non permettendo una piena concorrenza tra i vari player.
“Sto considerando se è necessario o meno avviare un’investigazione in merito ai reclami formali che abbiamo ricevuto, per aiutare a fare maggiore chiarezza sulla vicenda” ha affermato Almunia durante un incontro tenutosi a Washington D.C.
Il Commissario ha poi utilizzato come esempio ciò che sta accadendo nel settore mobile per spiegare quali possano essere gli effetti della guerra di brevetti tra le aziende che operano in un determinato settore che secondo Almunia “annullano quello che è il vero obiettivo dei brevetti, ossia premiare l’invenzione e stimolare l’innovazione”.
Il Commissario ha poi utilizzato come esempio ciò che sta accadendo nel settore mobile per spiegare quali possano essere gli effetti della guerra di brevetti tra le aziende che operano in un determinato settore che secondo Almunia “annullano quello che è il vero obiettivo dei brevetti, ossia premiare l’invenzione e stimolare l’innovazione”.
Ed effettivamente quanto riportato da Almunia sembra essere vero. Ultimamente l’impressione è che i colossi dell’Hi-Tech si stiano più concentrando su limitare le possibilità dei propri avversari piuttosto che investire per creare qualcosa di migliore e più innovativo. La speranza è, ovviamente, che questa situazione possa essere in qualche modo sbloccata – anche grazie all’introduzione di nuove legislazioni – perché in fine dei conti i primi a risentire di questo trend siamo noi consumatori.
Via | AppleInsider
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