giovedì 8 dicembre 2011

Tablet S, forma e sostanza

Il prodotto conta, certo, ma anche il nome che c'è stampato sopra. Quest'ultimo può fare da volano alle vendite, ma anche rivelarsi un bel fardello. Prendiamo il caso di Sony: quando in casa del colosso giapponese si è deciso di entrare nel mercato più fiorente dell'elettronica di consumo, quello dei tablet pc, è parso subito evidente che no, tutto si poteva fare meno che sfornare un'altra di quelle anonime "tavolette" destinate a popolare gli scaffali dei negozi nella speranza di fare concorrenza a sua maestà l'iPad. Talmente chiaro il risultato da evitare, che dalla mente dei progettisti è uscito fuori un device dal design assolutamente originale, il che, unito alla citata forza del brand, potrebbe essere sufficiente a farlo preferire, se non all'icona di Apple, ai molti concorrenti equipaggiati anch'essi con l'onnipresente sistema operativo Android sviluppato da Google. Ma è giusto aggiungere che gli acquirenti di questo "Tablet S" sono destinati a non pentirsi una volta premuto il pulsante d'accensione. Piuttosto, e anticipiamo le conclusioni della nostra prova, si trovano di fronte ad un apparecchio versatile e sufficientemente potente per ottemperare all'ampio ventaglio di compiti che si assegnano all'ultimo venuto fra gli oggetti dell'informatica.

Tab2Dopo tale premessa, è dunque obbligatorio partire dalla forma, che è un po' quella di un foglio di carta ripiegato su se stesso. Un look insolito che rende lo spessore del Tablet S non omogeneo: meno di 8 millimetri nel punto più sottile, circa 2 centimetri dalla parte con il "risvolto". Ingombri ben diversi da quelli della concorrenza, con vari modelli ormai inferiori al centimetro, ma che nella prova d'utilizzo non si sono mai rivelati un problema. Anzi, afferrando il device, la sua parte più spessa ne facilita l'ancoraggio alle dita. Ed a contribuire alla sensazione di buona maneggevolezza c'è anche il peso molto contenuto, 598 grammi, frutto dell'adozione di materia plastica per confezionare il guscio, il che non ne ha comunque compromesso la solidità. Sui due profili laterali ci sono quasi tutte le prese di connessione: si va dall'uscita cuffia ad uno sportellino che cela l'ingresso Usb e l'alloggiamento per la card SD, dal pulsante d'accensione ai tasti per la regolazione del volume. L'innesto per la ricarica, al quale va agganciato il connettore proprietario, è invece posto sul lato più sottile. A completare la ricognizione esterna mancano le due fotocamere, quella frontale deputata alle videochiamate (con una risoluzione di 0,3 MP) e la posteriore che con i suoi 5 MP consente dei discreti scatti fotografici, nonché lo schermo. Quest'ultimo è un display multitouch capacitivo da 9,4 pollici ad elevata risoluzione, 1280x800 pixel, che si è rivelato rapido e preciso nel rispondere al tocco.

Tab3La componentistica interna dell'apparecchio è un altro di quei fattori su cui Sony, per il suo citato blasone, non poteva permettersi passi falsi. E così si è andati sul sicuro attrezzando l'S con il potente e affidabile processore Nvidia Tegra 2, un dual core con elaborazione grafica integrata che viaggia alla frequenza di 1 GHz ed è "assistito" da 1 GB di memoria RAM. Quanto alla capacità interna d'archiviazione, va dai 16 (nel modello da noi testato) ai 32 GB, dei quali ben 7 non sono disponibili poiché destinati ad una partizione inaccessibile all'utente dove si trova anche il sistema operativo. Ed altri 2 GB sono già occupati dalle numerose applicazioni preinstallate sul dispositivo. Niente paura, però, perché basta inserire una scheda di memoria SD/SDHC, con capienza fino a 32 GB, per espandere la capacità di storage. Quanto alla connettività, comprende Bluetooth, Wi-Fi e GPS integrato, ma nel modello top di gamma non manca l'alloggiamento per una SIM telefonica che permette di accedere al Web da qualsiasi locazione. Al riguardo è bene aggiungere una breve considerazione: poiché l'acquisto di un tablet dotato di connettività 3G si paga (in questo caso ai 479 euro del modello 16 GB solo Wi-Fi se ne aggiungono 100 per quello con slot SIM) è bene riflettere sul tipo d'utilizzo prima dell'acquisto. Ad esempio, se trascorriamo la maggior parte della giornata all'interno di una casa e di un ufficio entrambi attrezzati con rete Wi-Fi, allora il più economico modello senza 3G dovrebbe bastare, ancor più se si dispone di uno smartphone che offre la funzione hot-spot, ovvero rende disponibile la sua connettività 3G ad altri device, compreso, appunto, il tablet della situazione. Sul fronte dell'autonomia, l'apparecchio se la cava abbastanza bene, con la batteria agli ioni di litio che permette un utilizzo continuato di 7 ore, il che vuol dire arrivare senza patemi alla fine della giornata.

Tab4Come si è detto, il sistema operativo è Android, nella sua versione 3.1 che però è immediatamente aggiornabile alla successiva con un'operazione rapida ed alla portata di tutti. Ma il lavoro di personalizzazione del software operato da Sony è stato davvero notevole, a cominciare dall'interfaccia principale, dove accanto alle icone caratteristiche del mondo Google se ne trovano molte altre studiate per il Tablet S e comunque deputate ad accedere ai servizi offerti dal colosso giapponese. Su tutti "Music Unlimited" e "Video Unlimited" che permettono lo streaming di musica e contenuti video (a partire dai film) con prezzi generalmente molto bassi. Fra le varie applicazioni precaricate, non mancano un paio di giochi, ne segnaliamo una comoda e originale. Infatti, grazie a "Telecomando" è possibile sostituire con il Tablet S i vari dispositivi di controllo domestici (per televisore, lettore DVD, amplificatore, ecc.). Ferma restando la possibilità di caricare molto altre "App" nel dispositivo accedendo all'Android Market piuttosto che al PS Store di casa Sony, mentre è già annunciato l'arrivo per gli utenti italiano di un Reader Store dove acquistare e scaricare gli e-book. Dunque, siamo di fronte ad un tablet che non ha nulla da invidiare ai suoi concorrenti del mondo Android, ed anzi aggiunge peculiarità e vantaggi offerti dal produttore. Il nome, insomma, conta ancora qualche cosa...
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