Gli hacker hanno bloccato per quasi un'ora la pagina internet dell'agenzia di intelligence del governo Usa. L'annuncio su twitter: "Cia Tango Down!".
E adesso tocca addirittura agli spioni della Cia. Non si fermano di fronte a nulla gli anonimi hacker di Anonymous che in fondo tutti sanno chi sono: gli amici di WikiLeaks, gli amici di Occupy Wall Street, gli ultimi ribelli del mondo nuovo tecnologico che nato libero è ormai un business come un altro da Wall Street. "Cia Tango Down!" hanno twittato entusiasti i ragazzi del web mentre il sito della Central Intelligence Agency andava a picco come un blog qualsiasi. Il web dell'agenzia che fu di quel Leon Panetta oggi passato al comando del Pentagono, e adesso "militarizzato" da Barack Obama con l'arrivo dell'ex generale David Petraeus, è stato bloccato per circa un'ora, prima che gli 007 - si presume - più tecnologicamente preparati del mondo riuscissero a riparare l'affronto.
L'attacco è solo l'ultimo di una lunga serie messa a segno degli hacker. Che proprio una decina di giorni faavevano sferrato l'offensiva più massiccia 1 della loro storia bombardando da 4mila postazioni diffuse in tutto il mondo il ministero di Giustizia, l'ufficio Copyright e i siti delle maggiori associazioni di produttori cinematografici e musicali d'America. L'operazione era una ritorsione per il blitz con cui proprio il Dipartimento di Giustizia ha chiuso il sito Megaupload: il più grande contenitore mondiale di musica e film che gli utenti si possono scambiare.
Anonymous aveva promesso che sarebbe stato soltanto l'inizio e gli esperti avevano profetizzato l'avvio della guerra mondiale del web. Ma l'attacco alla Cia arriva anche a pochi giorni del deferimento davanti alla corte marziale del soldato Bradley Manning: finora l'unica persona accusata di aver rubato (e trafugato su un cd di Lady Gaga) i segreti delle cancellerie di tutto il pianeta poi spifferati da WikLeaks. Quello che è certo è che la tecnica usata anche stavolta si rifà a quel bombardamento chiamato tecnicamente DDos (distributed denial of service) contro cui ai soggetti presi di mira poco resta da fare.
Ma i ragazzi di Anonymous non si sono resi protagonisti di sole azioni di disturbo. Sempre loro sono riusciti a entrare nella cassaforte mediatica della Siria svelando le email che rivelavano come Bashar Al Assad si preparasse a prendersi gioco dell'opinione pubblica americana nell'intervista concessa poco più di un mese fa alla giornalista-diva Barbara Walters. Un'azione di disvelamento delle tecniche di seduzione del regime. Un'azione che tra mille imbarazzi è stata quasi applaudita dai media più liberal degli Usa. Un'azione che nemmeno gli 007 della CIA - oggi così clamorosamente beffati dai ragazzacci -erano finora riusciti a compiere.
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