domenica 12 febbraio 2012

Anonymous attacca la Cia Oscurato il sito web



Gli hacker hanno bloccato per quasi un'ora la pagina internet dell'agenzia di intelligence del governo Usa. L'annuncio su twitter: "Cia Tango Down!".


E adesso tocca addirittura agli spioni della Cia. Non si fermano di fronte a nulla gli anonimi hacker di Anonymous che in fondo tutti sanno chi sono: gli amici di WikiLeaks, gli amici di Occupy Wall Street, gli ultimi ribelli del mondo nuovo tecnologico che nato libero è ormai un business come un altro da Wall Street. "Cia Tango Down!" hanno twittato entusiasti i ragazzi del web mentre il sito della Central Intelligence Agency andava a picco come un blog qualsiasi. Il web dell'agenzia che fu di quel Leon Panetta oggi passato al comando del Pentagono, e adesso "militarizzato" da Barack Obama con l'arrivo dell'ex generale David Petraeus, è stato bloccato per circa un'ora, prima che gli 007 - si presume - più tecnologicamente preparati del mondo riuscissero a riparare l'affronto.

L'attacco è solo l'ultimo di una lunga serie messa a segno degli hacker. Che proprio una decina di giorni faavevano sferrato l'offensiva più massiccia 1 della loro storia bombardando da 4mila postazioni diffuse in tutto il mondo il ministero di Giustizia, l'ufficio Copyright e i siti delle maggiori associazioni di produttori cinematografici e musicali d'America. L'operazione era una ritorsione per il blitz con cui proprio il Dipartimento di Giustizia ha chiuso il sito Megaupload: il più grande contenitore mondiale di musica e film che gli utenti si possono scambiare.

Anonymous aveva promesso che sarebbe stato soltanto l'inizio e gli esperti avevano profetizzato l'avvio della guerra mondiale del web. Ma l'attacco alla Cia arriva anche a pochi giorni del deferimento davanti alla corte marziale del soldato Bradley Manning: finora l'unica persona accusata di aver rubato (e trafugato su un cd di Lady Gaga) i segreti delle cancellerie di tutto il pianeta poi spifferati da WikLeaks. Quello che è certo è che la tecnica usata anche stavolta si rifà a quel bombardamento chiamato tecnicamente DDos (distributed denial of service) contro cui ai soggetti presi di mira poco resta da fare.

Ma i ragazzi di Anonymous non si sono resi protagonisti di sole azioni di disturbo. Sempre loro sono riusciti a entrare nella cassaforte mediatica della Siria svelando le email che rivelavano come Bashar Al Assad si preparasse a prendersi gioco dell'opinione pubblica americana nell'intervista concessa poco più di un mese fa alla giornalista-diva Barbara Walters. Un'azione di disvelamento delle tecniche di seduzione del regime. Un'azione che tra mille imbarazzi è stata quasi applaudita dai media più liberal degli Usa. Un'azione che nemmeno gli 007 della CIA - oggi così clamorosamente beffati dai ragazzacci -erano finora riusciti a compiere.

via

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