Così alla fine il “grande annuncio” di Google Tv è arrivato, ed è nientemeno che YouTube. Proprio così. Dopo aver montato l’attesa con un post apparso sabato sulla pagina ufficiale di Facebook (già, ma perché non Google+?), il team di Mountain View ci informa che sta per arrivare un aggiornamento dell’applicazione del Tubo per la sua personalissima piattaforma televisiva. Che sarà più facile da utilizzare, e permetterà pure di visualizzare i canali divisi per categorie e di seguirli in base alle preferenze. Entusiasmante vero?
Se pensavate a una svolta radicale per quella che - almeno finora - è stato uno dei progetti più deludenti della grande G dovrete attendere ancora. La televisione che avrebbe dovuto rivoluzionare i vostri salotti non sa fare di meglio che offrirvi una versione ricucinata di YouTube.
A conti fatti, Google Tv resta un’opzione come tante (e nemmeno disponibile in tutto il mondo) nel mondo delle cosiddette smart-tv, un settore nel quale i grandi produttori di televisori riescono comunque a muovere i loro passi anche senza l’ausilio del software di Google.
In questo senso il vero tallone d’Achille della piattaforma di Larry Page e compagni sembra essere la penuria di servizi coinvolgenti per il telespettatore. Lo conferma fra gli altri da Xyologic, un istituto di ricerca che ha analizzato tutte le app utilizzate dagli early adopters della televisione di Google evidenziando come solo l’8% di queste sia stato realmente scaricato dall’Android Market (il restante 92% deriva da applicazioni preinstallate).
In Italia, lo ricordiamo, la Google Tv dovrebbe arrivare nel corso di quest’anno. Ma a questo punto è lecito chiedersi: c’è davvero qualcuno fra gli utenti di casa nostra che non vede l’ora di sintonizzarsi sui canali di Mountain View?
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